Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
2 Sep 2025 19:02
2 Sep 2025 17:35
2 Sep 2025 13:57
2 Sep 2025 13:51
2 Sep 2025 13:51
2 Sep 2025 13:46
2 Sep 2025 21:44
2 Sep 2025 21:32
2 Sep 2025 20:47
2 Sep 2025 20:43
2 Sep 2025 20:04
2 Sep 2025 19:43
Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 26-11-2009
Visto 4.088 volte
In principio fu Bram Stoker a parlare di vampiri. Anzi, il suo è il vampiro per antonomasia, l'impareggiabile Conte Dracula, dai modi sinistri, il colorito malato e l'olezzo vagamente nauseabondo, che ha ispirato circa 160 film nella storia del cinema.
Da quel lontano 1897 tuttavia, le cose sono cambiate: lentamente, letteratura e cinema hanno contribuito a caricare la figura del vampiro di una conturbante sensualità. Dracula ha ritirato pian piano i canini, addolcito i lineamenti e la sua figura si è caricata di irresistibile fascino.
Nel 2005 Stephenie Meyer ha raccolto questa eredità pubblicando Twilight, un romanzo che, miscelando con maestria il genere fantasy e la storia d'amore, ha catturato milioni di lettori in tutto il mondo, tanto che la scrittrice ha deciso di creare una vera e propria saga che consta di ben quattro, corposi, romanzi. La trama è incentrata sulla storia d'amore, proibita ma inevitabile (d'altronde si sa, fin dai tempi di Romeo e Giulietta, che le relazioni contrastate fanno breccia nel cuore del pubblico), tra Bella Swan, un'adolescente piuttosto anonima, ed Edward Cullen, un affascinante vampiro. In un'era in cui le case editrici e la scuola lamentano sempre più la mancanza d'interesse dei giovani per la lettura, la saga di Twilight, tradotta in più di venti lingue diverse, è riuscita a vendere ben 53 milioni di copie.
I lettori principali sono i giovanissimi, ma il fascino di questa storia d'amore proibita non lascia immune neppure il pubblico più maturo, contando tra gli affezionati fan anche numerosi genitori, che leggono famelici le opere della Meyer, rubandole dai comodini dei figli adolescenti.
Questo fenomeno editoriale è stato così potente che la regista statunitense Catherine Hardwicke, ha deciso di trarre dai quattro romanzi altrettanti film. Il primo, Twilight, è apparso sugli schermi lo scorso anno, attirando nelle sale cinematografiche milioni di ragazzi. Il secondo episodio, New Moon, uscito nei cinema di tutto il mondo il 18 novembre scorso ha già fatto gridare al record d'incassi: con un guadagno stimato di 140.7 milioni di dollari, sarebbe il terzo miglior incasso di sempre, dopo The dark Knight e Spider-Man 3.
Il film inoltre presenta un fascino ancor più seduttivo per il Bel Paese, visto che alcune delle scene sono state girate proprio in Italia, a Montepulciano, e vi figurano centinaia di comparse italiane assunte per l'occasione.
Anche a Bassano, nel nostro piccolo, abbiamo potuto constatare quanto sia dilagante la febbre-Twilight: il film, in programmazione da mercoledì scorso al cinema Metropolis, finora ha registrato il tutto esaurito ad ogni spettacolo. Il fatto è ancora più eccezionale se si considera che la pellicola viene proiettata nella sala più grande del cinema, che accoglie 264 spettatori, e che all'abituale programmazione è stato aggiunto uno spettacolo extra, alle 17.30, anche nei giorni infrasettimanali. E per i prossimi giorni, le prenotazioni sono ancora da record, lasciando ai ritardatari appena qualche posto libero in prima fila. Il pubblico bassanese appassionato di vampiri è composto soprattutto da ragazzine tra gli 11 e i 18 anni, perdutamente innamorate dell'attore britannico Robert Pattinson, che veste i panni del tenebroso protagonista, Edward Cullen. Ma c'è già chi preferisce il fascino brutale dei licantropi, che in questo secondo episodio fanno trionfali la loro comparsa, sfoggiando fisici ben più prestanti di quelli degli esangui vampiri. Con una trama avvincente, una storia d'amore che sembra eterna, bei ragazzi a torso nudo, una colonna sonora strepitosa in cui i Muse spiccano sovrani e una fotografia sorprendente, la coda alla biglietteria del Metropolis non accenna a scemare e il film promette una permanenza in cartellone piuttosto lunga.