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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Tra erbe e profumi d'Oriente: in viaggio fra le pagine con Francesca Costenaro
La nostra intervista all'autrice di Marostica, in tour nelle librerie per la presentazione del suo secondo romanzo
Pubblicato il 04-05-2025
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Francesca Costenaro, autrice di Marostica, terra di scacchi e di scrittrici, ha pubblicato di recente il suo secondo libro, che porta il titolo: La piccola bottega delle erbe (Editrice Giunti). Il romanzo è stato presentato a inizio aprile alla Libreria La Bassanese e attualmente sta seguendo un tour di presentazioni nel Nord Italia.
Nel 2022 era uscito il suo romanzo d’esordio, ovvero La ragazza dell’altalena, per Land Editore, ambientato sulle colline marosticensi, dove una giovane donna, per scoprire il segreto del padre, torna indietro nel tempo, nel 1944, epoca segnata dalla guerra e da una travagliata storia d’amore.
Anche il secondo è un romance storico, fitto di segreti e colpi di scena, che si distingue perché al lettore pare di vivere davvero un viaggio, del cuore e dell’anima. Parte nella Londra vittoriana e arriva sulle misteriose e selvagge coste dell’isola di Penang, in Malesia, tra suggestive ambientazioni orientali. Jane Godwin, la protagonista, è la proprietaria del “Little Herbalist Shop”, una piccola erboristeria situata in Regent Street che accoglie clienti di ogni estrazione sociale, un luogo capace di alleviare pene e inquietudini con rimedi naturali e saggezza. Sophie Belford, un’altra delle protagoniste, ricca figlia di un mercante di spezie e tessuti, fin dalla nascita ha delle visioni che non riesce a spiegare e si affida alla competenza di Jane. Rimane incantata dalla magia emanata da quel negozio delizioso e con lei lega un’amicizia strettissima. Vi è poi Simon, giovane brillante, alle prese con l’incomprensibile morte del padre, che si unirà alle due donne nel viaggio in Malesia. Co-protagoniste, le erbe: “Le erbe richiedono cura Miss Belford. Funzionano. E funzionano meglio se si sentono amate. Come le persone”, riporta la quarta di copertina.

Francesca Costenaro alla Libreria La Bassanese
Parliamo del libro e della passione per la scrittura con l’autrice, nella nostra modalità “a tu per tu”.
Sul suo canale Facebook si definisce: “una Mary Poppins moderna con la passione per i romanzi ricchi di amore, mistero e storia”. Quali per esempio?
Normalmente leggo di tutto, ma sono stata folgorata da Le Sette Sorelle, di Lucinda Riley e dalla dolcezza con cui le protagoniste rivivono il passato delle loro famiglie. Amo anche Ken Follett di cui ho letto ogni libro, Joël Dicker con i suoi scritti (soprattutto L’enigma della camera 622) e prendo spunto dai grandi classici: le sorelle Brontë, anche se sono più malinconiche e Jane Austen, in cui mi rivedo di più.
E perché proprio Mary Poppins?
Nella vita faccio l’Assistente Sociale e vedo tanti casi difficili di storie quotidiane delle persone. Alcune, per fortuna, sono anche divertenti, ma mi piace fare il mio lavoro con un pizzico di fantasia, cerco di trasmettere forza e condividere soluzioni. E sono gli occhi con cui, fin da piccola, guardavo Mary Poppins.
Da dove nasce la sua passione per la scrittura?
Nel 2017 ero in crisi profonda perché non riuscivo ad avere figli. Tra fecondazione assistita, tentativi diversi, dopo anni mi sono chiusa nel dolore. E in quel buio ad un certo punto mi sono chiesta che omaggio stessi dando alla vita che mi era stata donata, continuando a soffrire. Mi sono detta: come posso aiutarmi? Così ho scritto un libro. È stato meraviglioso e terapeutico, un qualcosa di inspiegabile che ora è una passione.
Il suo secondo romanzo si inserisce nel filone feel-good, scaffale che raccoglie libri dal tono positivo, che spesso mirano all’Oriente. Da dove arriva questo guardare con attenzione a quelle terre lontane?
Il mio romanzo è semplice, di quelli che si leggono velocemente, leggero. Ideale per le vacanze o la sera, per staccare la mente. Ma in questa descrizione non impegnativa, ho inserito dei temi importanti, come i danni della colonizzazione in Malesia (e nel mondo). Come la spiritualità, la magia della vita e della connessione di gruppo, contrapposta al materialismo occidentale. Ancora, il bilanciamento tra bene e male, che di fatto non esistono e continuano a ondeggiare grazie alle nostre azioni. Oppure, la forza delle donne e l’arte di ascoltare. Anche il viaggio, che apre la mente. Tutto questo e molto altro per me è l’Oriente, il mio luogo preferito nel mondo, che ho avuto la fortuna di visitare, per la maggior parte.
C’è già un nuovo progetto nel cassetto?
Sì, ce ne sono due. In un romanzo viaggeremo dalla Scozia al Sudafrica, sempre alla ricerca di misteri da svelare. Mentre nell’altro, un’anziana signora di un paesino della Provenza invierà lettere anonime ai suoi compaesani, facendo esplodere una bomba. Spero di riuscire, nei romanzi già pubblicati e in quelli che verranno, a trasmettere i colori dei luoghi descritti e le sfumature delle persone.
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