Pubblicità

Pubblicità

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Primo piano

Libri

Modalità lettura 2 - n.9

Una recensione di Letty Fox, tra i romanzi capolavoro di Christina Stead, una delle voci più importanti e originali della letteratura australiana e inglese del Novecento

Pubblicato il 13-06-2021
Visto 4.877 volte

Pubblicità

«Non c’è frase di questo romanzo che non commuova e non sospinga verso la prossima con spontanea curiosità e gratitudine. Poi, però, finisce, ma giusto all’ultima parola e non a una di meno» (Aldo Busi). Un giudizio autorevole e ammirato, che traccia già una strada all’interno del libro e ne rivela l’impronta della struttura: l’invito a nozze per un lettore.
Il romanzo in questione è Letty Fox di Christina Stead (collana gli Adelphi 254, 2004, pagine 734, 12 euro).
La trama in breve, presa pari pari dalla copertina dell’Adelphi e sbirciata con il consueto disamore per la sintesi delle trame: “In una calda primavera del 1942 una sensuale ventiquattrenne, dopo aver inutilmente aspettato la telefonata del suo uomo del momento, lascia la sua stanza d’albergo e si butta per le vie del Village, depressa. È piena di debiti ma gira in taxi, va a letto all’alba ma lavora fino al tramonto – e affronta una mondanità sfrenata con il solo corredo di ‘completini lisi e infeltriti’. Sotto la scorza cinica e dissoluta conserva una polpa romantica, perché non ha smesso di cercare l’Amore”.

A fine libro, le settecento pagine e oltre scorrono via senza alcuna fatica, viene spontaneo affermare: che bella scrittura, la Stead — autrice originaria di Sydney, una tra le voci più importanti e originali della letteratura australiana e inglese del Novecento — e che personaggio in fondo inconcludente ma indimenticabile, la sua Letty Fox. Ogni tentativo di cercare un parallelo tra la vita privata della scrittrice e la sua eroina, di piazzare alla guida del libro una bussola per orientarsi sarà anche pertinente ma è piuttosto vacuo. Cercando a tutti i costi tra le righe lei, la Stead, verrebbe da pensare che Christina conosca meglio le cose del mondo dalla parte di una donna brutta, o anche solo incapace di dire, o di suscitare interesse negli uomini, e che mettersi in un altro ruolo le era congeniale per arrivare meglio alla conclusione, salvifica, che gli esiti della guerra tra i sessi in fondo non dipendono dalle armi in dotazione o che le donne si fabbricano da sole: sono infelici e tradite le belle e le brutte, le giovani e le vecchie, le stupide e le intelligenti, e avanti così. Il resto è mascheramento, materiale da teatrino di società.
Il viaggio di Letty, una sorta di Ulisse in gonnella con le sembianze di giovane donna nubile, single, si direbbe ora, cresciuta nell’America del New Deal (il romanzo è stato pubblicato nel 1946) gira in tondo perché al timone c’è quel terrore della solitudine frammisto allo spavento della precarietà economica che inchioda la nave su una rotta antica.
L’aspetto più interessante del libro è il contrasto tra l’arco di virata ridotto al minimo e quegli occhi speciali di Letty che guardano abbracciandolo l’orizzonte intero, per quanto è largo e anche di più. Un’intraprendenza frenetica ma onesta, è quella che muove questa giovane inconcludente che poco più che ventenne traccia già un bilancio della sua vita tutta vissuta all’insegna dell’on s’engage… , e poi si vedrà.
Letty agisce senza paura del ridicolo, avanzando di letto in letto seguendo l’illusione che ogni vicinanza temporanea non sia solo utile ma possa essere/diventare amore, il libro è un romanzo-tragedia en travesti, e poi neanche tanto, in realtà. Quello di Letty è un comportamento che ha spesso il retrogusto dello squallore, però il più delle volte, anche quando le vedi in faccia il mercante coi denti d’oro, resta intorno alla ragazza invecchiata precocemente che è in fondo Letty un alone rosato e viene da pensare: se questo fosse il male, come si potrà mai chiamare tutto l’inferno che ci sta intorno?
Jacky, la sorella di Letty, attraversa con lei il romanzo assieme a un alveare di api regine (a partire da quelle capitane di lungo corso che sono le nonne) e a al ronzio da fuco di tanti uomini che si presentano via via alle tappe da apprendistato sentimentale della protagonista.
In Letty c’è più di qualche molecola mRna di Holly Golightly, l'eroina di Colazione da Tiffany, il celebre romanzo di Truman Capote, compresa l’ombra che incombe che disegna l’enormità del tempo da vivere che si ha davanti vissuta come una minaccia. Il tono scanzonato di Letty, insieme all’andamento arruffato dei flashback che riportano a galla in ordine sparso i suoi ricordi ne fanno un personaggio così simpaticamente fox, anche se per procura e senza pelliccia, che da lettori si è in fondo felici di non saperla ingabbiare.

Pubblicità

Più visti

1

Attualità

26-04-2025

E tra le rette lettere l’arte

Visto 10.580 volte

2

Politica

23-04-2025

L’abdicAzione

Visto 10.244 volte

3

Attualità

23-04-2025

O Chioma O Morte

Visto 10.212 volte

4

Attualità

25-04-2025

ANPI orizzonti

Visto 10.023 volte

5

Politica

24-04-2025

Licenziato in tronco

Visto 9.977 volte

6

Attualità

24-04-2025

In Sole 24 Ore

Visto 9.948 volte

7

Attualità

28-04-2025

Bonifica istantanea

Visto 4.411 volte

8

Politica

28-04-2025

Calendimaggio

Visto 4.263 volte

9

Danza

27-04-2025

Dance Well: tra arte, salute e cambiamento

Visto 2.721 volte

10

Calcio

23-04-2025

Bassano, colpito e affondato

Visto 2.279 volte

1

Attualità

18-04-2025

Anna dei miracoli

Visto 20.702 volte

2

Attualità

21-04-2025

Sua Spontaneità

Visto 15.130 volte

3

Attualità

19-04-2025

Posa plastica

Visto 14.262 volte

4

Politica

03-04-2025

Senza PL sulla lingua

Visto 12.898 volte

5

Attualità

09-04-2025

Frutti di chiosco

Visto 12.342 volte

6

Politica

08-04-2025

Marco Tullio Pietrosante

Visto 12.152 volte

7

Attualità

01-04-2025

Saldi di primavera

Visto 11.799 volte

8

Politica

11-04-2025

I grandi assenti

Visto 10.998 volte

9

Politica

14-04-2025

Forza Italia Viva

Visto 10.697 volte

10

Attualità

31-03-2025

Cassata alla Bassanese

Visto 10.623 volte