Pubblicità

Opera Estate Festival

Pubblicità

Opera Estate Festival

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Primo piano

Libri

Modalità lettura 1 - n.23

Una recensione di Il delirio del particolare, di Vitaliano Trevisan

Pubblicato il 18-10-2020
Visto 2.596 volte

Pubblicità

Opera Estate Festival

Un invito a perdersi come in un labirinto degli specchi, il temporale incombente, o più modernamente tra i settori a tenuta stagna di Cube — per chi non conoscesse il film, inquadrature-frammento che ricalcano e anticipano una struttura complessa in perenne movimento affacciata sul nulla. C’è anche Kafka, con Ibsen e i suoi spettri, e poi tanta letteratura del teatro del secolo scorso e di quello immortale: il gioco di citazioni e rimandi evocati che si potrebbe mettere in campo parlando di Il delirio del particolare di Vitaliano Trevisan (Oligo Editore, 2020, pagine 88, 12 euro) potrebbe essere lungo, di sicuro affonda le radici lontano nel tempo, e in una commistione di arti, ma indugiare a tirare i dadi sposterebbe di troppo l’asse alla visione notturna ricostruita magistralmente, del tutto illuminata a giorno, che appare qui.
Si tratta di un testo per il teatro, “ein kammerspiel” cita il sottotitolo, ovvero una “recitazione da camera”. È stato vincitore nel 2017 del Premio Riccione, con la motivazione della giuria che riconosceva e affermava ciò che il lettore di oggi percepisce quasi fisicamente procedendo tra le pagine, anche senza avvertire necessariamente lo scattare di ingranaggi del “ferreo congegno” narrativo: la natura di partitura musicale del testo. Senza svelare ciò che non si deve sulla scena più bella, naturalmente raffigurata in musica, tolto il brusio e regolate le frequenze per mettersi in ascolto, parole, frasi e dialoghi dei personaggi (la tomba Brion, la Vedova, il Defunto, Cecchin e Bernardi) ma anche i loro silenzi, svelano un intreccio di linee perfette (intessute a rovi di rose) che disegnano tratto-spazio-tratto un edificio umano e non più umano di cui l’architettura di Carlo Scarpa, col suo canone, è insieme artefice e sintesi. Sarebbe un gran peccato che non ci fossero i Cecchin (il segretario-badante della vedova), quelli come lui che ascoltano i cantastorie in estinzione — forse sono le storie da cantare in estinzione, di sicuro in mutazione. Su taccuini pieni di dignità, con fare puntuale, prendono appunti col lapis, disposti a inciampare in racconti come questi che fanno vacillare pur parlando di una summa di equilibri, perché di fatto mostrano a chi li guarda da vicino un’architettura di ossa rose da un’ossessione imperiosa, irriducibile.
Procedendo tra le pagine, ci si chiede se il delirio sia quello della donna-narratrice, nato per morire tra pareti di stanze che incarnano una bellezza nata con già scritto il suo destino di muffa, o quello disegnato nel suo capolavoro del celebre architetto, che morì in una città anonima del Giappone di una morte accidentale narrata qui con dettagli autoptici misti a contorni fiabeschi; oppure quello dei Bernardi, che si ostinano a esplorare per tutta la vita le vite degli altri pur di non averne una propria. Forse il delirio vero è quello del racconto custodito in luoghi resi speciali come questo, opere di uomini faber costruite con ardimento e a lot of work, direbbe Trevisan, piccoli mondi monumentalizzati redivivi grazie al potere della parola.

un particolare della tomba Brion, di Carlo Scarpa, ad Altivole

Come accade in questo testo, messa con arte sulla carta o declamata fedelmente a teatro, la parola sa traghettare in un passaggio unico sulla riva opposta un prodotto che va al di là della sua mera addizione di ingredienti (oggetto-creazione della mente umana-azione). La poesia di “Se non perde non è un Tetto” che abita queste stanze va scoperta di persona.

Pubblicità

Opera Estate Festival

Più visti

1

Attualità

06-07-2025

Stingin’ in the Rain

Visto 13.581 volte

2

Attualità

06-07-2025

Nicola Ignazio Elio

Visto 10.329 volte

3

Attualità

05-07-2025

Centro Elioterapico

Visto 10.203 volte

4

Politica

04-07-2025

MBM Productions

Visto 9.612 volte

5

Attualità

07-07-2025

Sting 0.0

Visto 9.137 volte

6

Attualità

08-07-2025

Che Sfing

Visto 7.867 volte

7

Attualità

08-07-2025

Auditorium Vivaldi

Visto 7.581 volte

8

Attualità

09-07-2025

Facciamo sagra

Visto 6.239 volte

9

Attualità

09-07-2025

Animal House

Visto 5.896 volte

10

Politica

09-07-2025

Tosi nervosi

Visto 5.052 volte

1

Attualità

21-06-2025

Bundesliga

Visto 18.399 volte

2

Attualità

06-07-2025

Stingin’ in the Rain

Visto 13.581 volte

3

Attualità

11-06-2025

Aria di Gaza

Visto 11.999 volte

4

Attualità

13-06-2025

Humanum Est

Visto 11.970 volte

5

Attualità

02-07-2025

Come ti Park

Visto 11.123 volte

6

Attualità

17-06-2025

La conquista dello spazio

Visto 10.916 volte

7

Attualità

21-06-2025

Grazie Well

Visto 10.466 volte

8

Attualità

14-06-2025

Poste Germaniche

Visto 10.450 volte

9

Attualità

06-07-2025

Nicola Ignazio Elio

Visto 10.329 volte

10

Politica

28-06-2025

Generazione Z

Visto 10.275 volte