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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
A tu per tu con Lia Bordignon
“Stille” di poesia
Pubblicato il 22-03-2009
Visto 2.659 volte
Le sue prime battute nel mondo letterario
Ho sempre amato le lettere, ma l’impulso vero e proprio a dedicarmi alla scrittura mi è giunto da un’occasione triste, un momento di sofferenza profonda: una cara amica se n’era andata ed ho voluto cercare di fermare il suo ricordo attraverso le parole. Sono stata invitata a farlo, probabilmente era anche giunto il momento di accettare questi richiami alla pubblicazione, alla scrittura. Ho sempre cercato di impegnarmi in temi che avessero un’importanza forte per me: l’attenzione agli altri ed ai loro problemi lo era e lo è tutt’ora. “Mamma era meglio se restavi. Diario di un figlio rifiutato, ma desiderato” è ad esempio il diario di un dialogo difficile tra genitori e figli, una riscoperta del bisogno dell’altro in un momento di grande difficoltà. Ho anche sempre amato la corrispondenza per lettera, ho intrattenuto ed intrattengo tuttora una fitta rete di colloqui sulla carta con persone care e amici scrittori.
Spazio e tempo che dedica alla scrittura
Amo vedere scorrere la penna sul foglio, mi piace la sensazione che dà il far vivere le pagine bianche, guardo con incanto l’inchiostro che compone man mano le frasi, indugiando in singole parole. Scrivere mi dà una sensazione di libertà. Mi piace l’idea di riuscire anche solo a far sorridere o a far battere un cuore. Ho scritto molto quando sono stata costretta all’immobilità in casa per lungo tempo a causa di un brutto incidente, è stata un’occasione che mi ha donato... il vizio di scrivere.
Progetti e lavori in corso
Ho terminato ed è uscito prima di Natale un cofanetto che contiene un trittico di prosa e poesia. Le chiamo le mie “Stille”, e le ho dedicate a coloro che mi sono stati vicini nel momento del dolore, a chi condivide con me le belle gioie quotidiane e a chi riesce sempre ad intravedere spiragli e vie d’uscita nei momenti difficili reagendo con positività ed ottimismo alle vicissitudini dell’esistenza. Ho dedicato i miei scritti a coloro che amano, come me, il candore della neve.
Il suo rapporto con il web
Un rapporto da costruire, da esplorare. Adoro stare all’aria aperta e le lunghe passeggiate in montagna, le emozioni che mi dà la natura mi regalano un’energia preziosa non solo per la scrittura, è una carica che aiuta, e che mi ritrovo accanto anche quando sono a stretto contatto con la sofferenza.
Letture per tutte le stagioni
Leggo molto e di tutto, mi piace anche rileggere i libri che ho amato, soprattutto i classici. Ho sul comodino i libri di Paolo Coelho, la biografia della Principessa Sissi, mi è piaciuto molto “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini, leggo testi che parlano di ambiente e di natura, mi avvicino con curiosità ai libri e ai loro autori.
Qualche consiglio per aspiranti scrittori
Consiglio di provare a scrivere e di fermare spesso sulla carta i propri pensieri senza la preoccupazione di sentirsi inadeguati. Scrivere dà un enorme senso di libertà, aiuta ad esprimere in modo compiuto le proprie idee, a ricordare le emozioni, le sensazioni, gli incontri, le tappe della vita.
Un passo tratto da una sua opera, parole che le sono care
Mi viene in mente un passo tratto da “Soleluna”, me l’ha fatto ricordare il momento d’incanto di un tramonto vissuto durante una recente camminata tra i monti:
“... raggiunta da due diverse energie,
rinvigorita,
fremo.
E dischiudo la mente
ai sogni della notte.”
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