Ultimora
29 Apr 2025 20:21
Funerale 'sceriffo' Gentilini, corteo lungo la città
29 Apr 2025 17:58
Da Raffaello a Warhol, aperte il 1 maggio le Gallerie d'Italia
29 Apr 2025 17:41
A Castelfranco Veneto sodalizio nel segno di Mozart e Da Ponte
29 Apr 2025 16:56
Gelati nella base Usa, per la Cassazione l'Iva va pagata
29 Apr 2025 16:32
Collisione tra auto e moto, un morto e tre feriti nel Veneziano
29 Apr 2025 15:05
A Venezia 'The Lens of Time", la storia dell'occhiale italiano
30 Apr 2025 08:33
India, incendio in un hotel di Calcutta, almeno 15 morti
30 Apr 2025 08:03
Ricavi Stellantis in calo, stime sospese per incertezza su dazi
30 Apr 2025 07:25
Ucraina, Seul: 600 i soldati di Pyongyang morti finora per Mosca
29 Apr 2025 20:21
Diamanti da record, all'asta il rarissimo Golconda blue
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Di madre in figlia
Venerdì 13 dicembre, Mario Perrotta ha portato a Vicenza in anteprima il secondo capitolo della trilogia iniziata con In nome del padre, in città per Operaestate lo scorso agosto
Pubblicato il 15-12-2019
Visto 1.725 volte
Venerdì 13 dicembre, Mario Perrotta ha portato a Vicenza in anteprima, al Teatro Astra, il secondo capitolo della trilogia iniziata con In nome del padre www.bassanonet.it/cultura/27938-cosa_resta_del_padre_.html
Della madre, realizzato con la consulenza drammaturgica dello psicanalista Massimo Recalcati e prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano con La Piccionaia, debutterà al Piccolo di Milano il prossimo 7 gennaio. Sul palco con Perrotta, nei panni di una figlia-madre, è Paola Riscioli, protagonista di un lungo sodalizio artistico con l’attore pugliese.
L’epoca che Recalcati ha definito come quella della mancanza del padre è qui abitata anche da Madri con la maiuscola, dette all’italiana, una maiuscola che le rende non giudicabili, infallibili, sacralizzate. Queste Madri 2.0 si impongono loro per prime la mascherata di coloro che sanno tutto, e poi annaspano sfatte e sperdute a ogni contrattempo generatore di ansia e di fantasmi (il cibo! i vaccini! l’autismo!) sui gruppi di madri di WhatsApp.

Mario Perrotta e Paola Riscioli al Teatro Astra
Sono madri in perenne condivisione ma non più con la loro madre, con la nonna, con le donne di famiglia che sembrano assenti, o che forse sono troppo occupate con gli impegni da evadere come “generazione sandwich”, ma con altre madri qualsiasi senza età definita tanto non cambia nulla girovaganti in una rete che sembra pescare tra le sue maglie solo faccette vuote e fake news.
La figlia della figlia, Bimba, è una specie di ologramma, è solo evocata immersa in un acquario muto che appare sotto le due gonne grazie agli effetti speciali di Laura Soprani e del video artista Hermes Mangialardo.
Il dialogo che era riuscito a riavvicinare dopo tanta sofferenza i pianeti-figli ai satelliti-padri, qui è impossibile. Bimba manifesta il proprio diniego in tanti modi ma è inerme: i figli sono “fotografati agli albori del disastro”, dichiara Perrotta nelle note drammaturgiche. Lui, l’autore del progetto quadriennale “In nome del padre, della madre, dei figli”, è qui una nonna, una madre di madre che non sembra mai stata donna, o che forse se l’è dimenticato.
Perrotta e Riscioli spuntano da due enormi gonne bianche che sembrano seni, o iurta collegate da un drappo a mimare un cordone o un cappio ombelicale. Cantano in coppia “Non credere”, di Mina, che con il suo “Ma non ti ama, no, lei non ti ama, no” certamente parlava d’altro, ma qui è presa a prestito soprattutto per il tono ricattatorio tutto al femminile del verso e della canzone, un tono che ben si riconosce.
Lo spettacolo è ancora in fase di studio, per tutta la settimana si è svolta in teatro una residenza che ha previsto una sessione di prove a porte aperte che ha permesso di seguire il percorso del processo creativo e della realizzazione tecnica.
Il tema è enorme, ambizioso e foriero di sollevate di scudi. Resta da calibrare la resa scenica, coi suoi ritmi non sempre efficaci e l’utilizzo integrato accanto alla narrazione di diversi linguaggi espressivi: i video, il mitragliare della chat di mamme in sovra impressione che diverte il pubblico e che è strumentale, ma su cui forse si è indugiato un po’ troppo.
Il 30 aprile
- 30-04-2024Nebbia sfitta
- 30-04-2022La nuda verità
- 30-04-2022Dritti al Cuore
- 30-04-2022Ulss 7 +
- 30-04-2021Tutta Barbara minuto per minuto
- 30-04-2021Su e gru
- 30-04-2021Grazie per la cortese astensione
- 30-04-2020Mettiamoci una pietra sopra
- 30-04-2019No Vernillo, No Party
- 30-04-2019TdB, Tvb
- 30-04-2018Chi la tura la vince
- 30-04-2014No Euro, No Cry
- 30-04-2014Mussolente, si presenta la lista “Un Impegno Comune”
- 30-04-2014Movimento 5 Stelle: “VinciamoNoi” Tour nel Vicentino
- 30-04-2013Invitati a una festa in villa, vi tornano per rubare
- 30-04-2012Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
- 30-04-2012Differenziata: dal 1° maggio si riciclano anche piatti e bicchieri di plastica
- 30-04-2012Bordignon: “Volantini anonimi contro di noi”
- 30-04-2012Vanni Barichello: “Romano ha bisogno di cambiare clima”
- 30-04-2011Bretella Ovest: Manuela vince il primo round
- 30-04-2009Il Ponte verso il Sole