Ultimora
Geopolitica
22-12-2025
L’India beneficia della guerra in Ucraina acquistando petrolio russo a prezzi scontati
23 Dec 2025 10:11
Don Mazzi è l' italiano dell'anno per Famiglia Cristiana
23 Dec 2025 10:07
Mit, 'sbloccati oltre 93 milioni per il Mose, Salvini soddisfatto'
23 Dec 2025 09:54
Armi, bastoni e droga in auto e in casa, un arresto a San Donà di Piave
23 Dec 2025 09:20
Furti nelle abitazioni a Verona e provincia, quattro fermi
23 Dec 2025 09:17
Officina Stellare, contratto con Leonardo da 9,2 milioni
23 Dec 2025 09:06
'More Than This', opere di pittura alla Pinacoteca nazionale di Bologna
23 Dec 2025 09:49
La manovra al Senato per il voto di fiducia
23 Dec 2025 09:12
Un uomo ha drogato e fatto stuprare la moglie per 13 anni
23 Dec 2025 08:53
Nuovo record per prezzo dell'oro, Spot sale a 4.483 dollari
23 Dec 2025 08:40
Kiev: 'violento attacco russo con missili e droni' - LIVE
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Di madre in figlia
Venerdì 13 dicembre, Mario Perrotta ha portato a Vicenza in anteprima il secondo capitolo della trilogia iniziata con In nome del padre, in città per Operaestate lo scorso agosto
Pubblicato il 15-12-2019
Visto 1.876 volte
Venerdì 13 dicembre, Mario Perrotta ha portato a Vicenza in anteprima, al Teatro Astra, il secondo capitolo della trilogia iniziata con In nome del padre www.bassanonet.it/cultura/27938-cosa_resta_del_padre_.html
Della madre, realizzato con la consulenza drammaturgica dello psicanalista Massimo Recalcati e prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano con La Piccionaia, debutterà al Piccolo di Milano il prossimo 7 gennaio. Sul palco con Perrotta, nei panni di una figlia-madre, è Paola Riscioli, protagonista di un lungo sodalizio artistico con l’attore pugliese.
L’epoca che Recalcati ha definito come quella della mancanza del padre è qui abitata anche da Madri con la maiuscola, dette all’italiana, una maiuscola che le rende non giudicabili, infallibili, sacralizzate. Queste Madri 2.0 si impongono loro per prime la mascherata di coloro che sanno tutto, e poi annaspano sfatte e sperdute a ogni contrattempo generatore di ansia e di fantasmi (il cibo! i vaccini! l’autismo!) sui gruppi di madri di WhatsApp.
Mario Perrotta e Paola Riscioli al Teatro Astra
Sono madri in perenne condivisione ma non più con la loro madre, con la nonna, con le donne di famiglia che sembrano assenti, o che forse sono troppo occupate con gli impegni da evadere come “generazione sandwich”, ma con altre madri qualsiasi senza età definita tanto non cambia nulla girovaganti in una rete che sembra pescare tra le sue maglie solo faccette vuote e fake news.
La figlia della figlia, Bimba, è una specie di ologramma, è solo evocata immersa in un acquario muto che appare sotto le due gonne grazie agli effetti speciali di Laura Soprani e del video artista Hermes Mangialardo.
Il dialogo che era riuscito a riavvicinare dopo tanta sofferenza i pianeti-figli ai satelliti-padri, qui è impossibile. Bimba manifesta il proprio diniego in tanti modi ma è inerme: i figli sono “fotografati agli albori del disastro”, dichiara Perrotta nelle note drammaturgiche. Lui, l’autore del progetto quadriennale “In nome del padre, della madre, dei figli”, è qui una nonna, una madre di madre che non sembra mai stata donna, o che forse se l’è dimenticato.
Perrotta e Riscioli spuntano da due enormi gonne bianche che sembrano seni, o iurta collegate da un drappo a mimare un cordone o un cappio ombelicale. Cantano in coppia “Non credere”, di Mina, che con il suo “Ma non ti ama, no, lei non ti ama, no” certamente parlava d’altro, ma qui è presa a prestito soprattutto per il tono ricattatorio tutto al femminile del verso e della canzone, un tono che ben si riconosce.
Lo spettacolo è ancora in fase di studio, per tutta la settimana si è svolta in teatro una residenza che ha previsto una sessione di prove a porte aperte che ha permesso di seguire il percorso del processo creativo e della realizzazione tecnica.
Il tema è enorme, ambizioso e foriero di sollevate di scudi. Resta da calibrare la resa scenica, coi suoi ritmi non sempre efficaci e l’utilizzo integrato accanto alla narrazione di diversi linguaggi espressivi: i video, il mitragliare della chat di mamme in sovra impressione che diverte il pubblico e che è strumentale, ma su cui forse si è indugiato un po’ troppo.
Il 23 dicembre
- 23-12-2024Fincle Bells
- 23-12-2023In Zen che non si dica
- 23-12-2023Curili: la guerra infinita tra Giappone e Russia
- 23-12-2022Fratelli di teglia
- 23-12-2022Merry Hub
- 23-12-2021Merry Sindaco
- 23-12-2020Banco del Mutuo Soccorso
- 23-12-2020Un goccio di Grappa
- 23-12-2019Autonomia Pedemontana
- 23-12-2019Stille Nacht
- 23-12-2018Due scosse di terremoto con epicentro a Bassano
- 23-12-2016Mahatma Zaia
- 23-12-2016Impugno per Bassano
- 23-12-2015La botte porta consiglio
- 23-12-2015L’anno che verrà
- 23-12-2015Bassano: da oggi in vigore ordinanza contro polveri sottili
- 23-12-2014E il bebè...va all'Anagrafe
- 23-12-2014Turismo, flessione e riflessione
- 23-12-2013Un fiume di solidarietà
- 23-12-2013Gli auguri natalizi del borgomastro di Mühlacker
- 23-12-2013“Non lasciamo che le difficoltà ci tolgano la speranza”
- 23-12-2013Sanità veneta, direttori generali “sotto esame”
- 23-12-2011Buon Natale a tutti da Bassanonet
- 23-12-2011Aperto il “saliscendi” di via Santa Caterina
- 23-12-2011Gli auguri dei sindaci di Bassano e Mühlacker
- 23-12-2011Bonus Natale
- 23-12-2010Zaia: “Il Paese si aspetta grandi segnali da noi”
- 23-12-2010Cimatti punta forte sul 2011
- 23-12-2010Evasione: frodati al fisco 10 milioni
- 23-12-2008Parte il bilancio "federalista" del Comune di Romano
- 23-12-2008Il calendario sexy delle pallavoliste del Volley Bassano
- 23-12-2008A Pianezze Natale senza luci
Più visti
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.375 volte



