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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Né padri né maestri
La penultima serata di B.Motion-teatro ha visto impegnati al Teatro Remondini "Babilonia Teatri" con Padre nostro e al CSC Garage Nardini performer e marionette messi in scena da Fabiana Iacozzilli/CrAnPi . Gli appuntamenti odierni
Pubblicato il 31-08-2019
Visto 2.094 volte
La penultima serata di B.Motion-teatro, la rassegna di Operaestate dedicata ai linguaggi del contemporaneo, ha visto impegnati ieri sera venerdì 30 agosto al Teatro Remondini gli attori della compagnia "Babilonia Teatri" con Padre nostro, una co-produzione del festival proposta in prima nazionale; in seconda serata al CSC Garage Nardini sono stati protagonisti i performer e le marionette messi in scena da Fabiana Iacozzilli/CrAnPi in La classe.
Maurizio Bercini, Olga Bercini, Zeno Bercini — padre e figli sulla scena e nella realtà — hanno sviscerato (anche mimandolo) la figura del padre con la p minuscola, che pare ancora una volta uscire sconfitta dal confronto intavolato con la realtà.
Il “sacro” da candeliere che illumina la figura del padre ormai spento, resta in piedi o meglio seduto un uomo denudato e rattoppato con lo scotch. L’affetto incondizionato è incarnato dal cane presente sul palco, più che dagli umani, che hanno un atteggiamento disorientato, spaesato, spatriato. Nessun sassolino illuminato dalla luna è d’aiuto. I figli imbracciano fucili e urlano il loro scontento ma poi si sciolgono in un abbraccio, e carezzano con dolcezza il genitore. Padri e figli, in questa lettura di Enrico Castellani e Valeria Raimondi: 0 a 0.
Applausi per La classe, al CSC Garage Nardini per B.Motion
Tocca poi ai maestri, con La classe. I volti e le movenze di bambini-marionette raccontano dai banchi di una scuola tetra storie di sopraffazioni, soprusi, atti di bullismo e violenza psicologica e non. Le voci dei compagni di classe, testimoni che rievocano episodi e impressioni dolorose marchiate a fuoco nella memoria, anche a distanza di tanti anni dall’infanzia, parlano di una suora-insegnante frustrata e frustrante, anche frustante, di quelle che esistevano in certi istituti e degli atti di sopravvivenza messi in atto da quell’organismo complesso che è “la classe”.
Dolcissima l’alleanza stretta a tratti dai bambini, piene di grazia le marionette realizzate da Fiammetta Mandich rese vive dai performer (Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni, Marta Meneghetti). Bambini e maestri: 20 a 0.
Questa sera, la chiusura della sezione “Teatro” è affidata a tre appuntamenti: apertura con ZTL-zona a traffico limitato (alle 18 a Palazzo Bonaguro), uno spettacolo/dispositivo che esplora l’idea di confine nato dalla riflessione sulle migrazioni dell’artista della danza Andrea Rampazzo.
Alle ore 21, il Teatro Remondini ospiterà First Love di Marco D’Agostin, che parla e danza l’amore per lo sci da fondo. La conclusione della rassegna sarà affidata a “Fortebraccio Teatro” (al CSC Garage Nardini alle ore 22.30). In scena una riscrittura di Roberto Latini di un grande classico di Luigi Pirandello intitolata Sei, interpretata da Piergiuseppe Di Tanno.
Per informazioni: biglietteria del Festival tel. 0424524214 (dal lunedì al sabato 9.30/12.30-15.30/18.30) - operaestate@comune.bassano.vi.it.
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