Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 02-02-2009
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Le sue prime battute nel mondo letterario
Ho iniziato a scrivere molto presto, scrivevo volentieri, con passione e gioia di farlo. Ho iniziato ad inviare i miei racconti a riviste letterarie e spesso li vedevo pubblicati e questo mi ha incoraggiato a continuare a mettere sulla carta i miei pensieri. Le mie storie parlavano di fatti del quotidiano, di incontri, di personaggi che gravitavano attorno alla mia vita e a quella della mia famiglia. Anche il contatto col mondo della scuola e con i ragazzi hanno favorito la mia propensione verso l’Arte e la Letteratura. La poesia è venuta dopo, è seguita ad una fase di elaborazione del linguaggio e di una crescita culturale e personale. Collaboro ancora e da molti anni con “Realtà Vicentina”, una rivista che amo, un mensile culturale ed informativo che abbraccia ad ampio spettro la realtà della provincia.
Spazio e tempo che dedica alla scrittura
Il tempo è un dono prezioso, sembra non bastare mai. Serve tempo per scrivere, per disegnare e dipingere, per organizzare le attività di cui mi occupo e poi per la casa, per le persone care, infine per me. Le giornate scorrono veloci ed è importante cercare di renderle fruttuose, di viverne ogni piccolo frammento. Se mi riposo per un attimo mi capita che bussino alla porta dei pensieri un breve verso, un’ immagine intravista per caso, e questo fa scaturire nuove idee, dà inizio ad altre attività.
Progetti e lavori in corso
Il 2008 è stato un anno intenso, pieno di piacevoli impegni: ho realizzato mostre personali e collettive, mi sono dedicata col cuore ad alcune iniziative di celebrazione del cinquecentenario palladiano organizzando eventi, proponendo letture, promuovendo approfondimenti sulla vita e le opere di Andrea Palladio. E’ stato un atto dovuto, nato dalla gratitudine per l’artista che ha donato a tutti tanta bellezza. Per quanto riguarda la scrittura mi piacerebbe molto riuscire a dare attuazione al mio progetto più grande, un libro a cui lavoro da tanto tempo, partorito con dolore perché nato in un momento difficile della mia vita, ora cresciuto e molto amato: si tratta di una memoria di luoghi, persone, storie, di un racconto che assembla frammenti indissolubilmente intrecciati dallo scorrere della vita.
Il suo rapporto con il web
Utilizzo il computer per scrivere i miei testi, mi piace l’idea di metterli in cassettini della memoria dentro al PC. Mi piacerebbe conoscerlo e frequentarlo di più, ma il tempo è davvero così poco, preferisco disegnare, creare nuove composizioni con i miei collage, dedicarmi ai progetti dell’Associazione (“La Scaletta 62” n.d.r.).
Letture per tutte le stagioni
Ho amato dal primo incontro i libri. I viaggi di Salgari, i grandi autori della letteratura americana, la fantasia di Collodi, la grandezza di Tolstoj e di Dostojevski... tutte le belle letture contribuiscono ad arricchire l’animo, a fare delle persone quello che sono. Trascorro molto tempo in compagnia dei libri. Alla Scaletta propongo sempre con piacere gli incontri con gli autori, mi piace l’idea di dare eco a parole scritte da altri e penso sia importante dare spazio a nuove voci. Prestare attenzione e divulgare Arte e Letteratura è un dovere sociale: con le attività dell’Associazione, per quello che sono le mie possibilità, do volentieri il mio contributo.
Qualche consiglio per aspiranti scrittori
Consiglio a chi vuole scrivere di fare tesoro delle proprie esperienze. Ho avuto la fortuna di vivere all’interno di una famiglia che mi ha dato tanto e che ho molto amato. Quando siamo venuti ad abitare a Vicenza ho portato con me le immagini dei campi e delle colline bassanesi: ho ritrovato dentro di me la ricchezza e la bellezza di quei ricordi, ho cercato di trasferirli nelle parole e nelle immagini, nei miei frammenti.
Un passo tratto da una sua opera, parole che le sono care
(passo tratto da “Tre di cuori”, Editrice Veneta)
... parlandomi,
tu mi hai dato la chiave d’oro
ed ora posso aprire
mille segrete porte...