Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 10-05-2016
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Le produzioni culturali degli stranieri costituiscono, al di là del loro valore letterario, uno strumento per superare i confini che ancora condizionano il nostro modo di pensare e vivere il fenomeno migratorio e la presenza di cittadini immigrati nel nostro Paese. Esse ci invitano a guardare la realtà, spesso viziata da stereotipi, attraverso gli occhi di chi ha cercato e trovato tra noi ospitalità, riuscendo anche a integrarsi. Di fronte all’incremento dei flussi migratori degli ultimi anni, all’immagine del migrante diffusa dai mass media, si rende infatti sempre più necessario un cambiamento di prospettiva nel nostro modo di vedere la figura dell’immigrato. La letteratura migrante in italiano può ricoprire un ruolo di rilievo in questo processo, perché riflette nel presente di questi nuovi vicini il nostro passato, non diverso sostanzialmente, anche se rimosso, di uomini e donne che hanno dovuto abbandonare la loro terra per cercare altrove una vita migliore.
Afferma la scrittrice di origine brasiliana Christiana de Caldas Brito: «Scrivere ‘migrante’ significa riordinare, attraverso la scrittura, una vita che sembrava dover scorrere fra le pareti domestiche della patria e che, invece, ha subito una deviazione e si è trasferita altrove. La letteratura della migrazione comincia qui: nel racconto scritto delle esperienze e delle emozioni presenti nell’atto del migrare e dello stabilirsi in un paese diverso. Significa dare un senso alla partenza e dare un senso all’arrivo», evitando però il rischio di «rimanere confinati alla tematica della migrazione, legati al folcloristico o all’esotico per sempre».
Se fino a qualche decennio fa la letteratura migrante viveva in una dimensione di marginalità, ora vive una fase di grande vivacità e anche case editrici di prestigio, da Einaudi a Laterza, danno alle stampe i loro scritti.
Fonte immagine: balcanicaucaso.org
Per dare loro spazio e offrire occasione di riflessione su questi temi, l’Associazione “Il Quarto Ponte – Centro Interculturale”, in collaborazione con l’Associazione Babele Onlus e la Biblioteca civica di Bassano del Grappa, organizza l’VIII edizione della rassegna letteraria Scrittori migranti in città. Un'edizione che ha come sottotitolo “Passato, prossimo. Con lo sguardo verso casa” e vede protagoniste tre scrittrici balcaniche, chiamate a raccontare la loro storia, il loro angolo di mondo mediante la sperimentazione letteraria (l’identità), linguistica (una lingua non propria) e l’indagine sociologica.
Le serate si svolgeranno in biblioteca secondo il seguente calendario:
giovedì 12 maggio ore 20.45
LUMTURI PLAKU (Albania) presenta il suo libro Mi manchi
Conduce Alessandro Tich
Letture di Anna Branciforti
giovedì 19 maggio ore 20.45
ELVIRA MUJČIĆ (Bosnia) presenta il suo libro Dieci prugne ai fascisti
Conduce Alessandro Tich
Letture di Anna Branciforti
giovedì 26 maggio ore 20.45
IRMA KURTI (Albania) presenta il suo libro Le notizie arrivano anche qui
Conduce Alessandro Tich
Letture di Anna Branciforti