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Teatro

Sipario aperto

Si chiude sabato 30 agosto a Bassano B.Motion Teatro, con una doppia riflessione sulla cittadinanza e sulla società

Pubblicato il 29-08-2014
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Sabato 30 agosto giornata di chiusura a Bassano di B.Motion Teatro 2014, che inizia al CSC Garage Nardini alle 21.00 con lo spettacolo di Bruno-Villano “Genesiquattrouno”, e continua alle 22.30 con Daniele Timpano ed Elvira Frosini ed il loro “Zombitudine” al Teatro Remondini. In replica, alle 18.30, alle 19.30 e alle 20.30, “@polis” di Color Teatri e un mezzogiorno da zombie con “Walking Zombi” di Timpano/Frosini.
Due passeggiate molto particolari, e due spettacoli italiani che riflettono sui rapporti umani e sulla condizione contemporanea dei cittadini a chiudere B.Motion, per un festival che fino all’ultimo minuto in scena non perde il contatto con la realtà e, dopo giorni di coinvolgimento diretto del pubblico e di prime nazionali, porta davanti agli occhi della società, come uno specchio vivente, i problemi che la minacciano, con intensità e ironia.

Elvira Frosini e Daniele Timpano in "Zombitudine" (foto Donato Acquaro)

A mezzogiorno, il pubblico e la cittadinanza di Bassano dovranno prepararsi a scenari da telefilm americano. Come usciti dal primo video musicale della storia, che vedeva tra gli autori John Landis e Michael Jackson, una serie di zombie invaderanno, a mezzogiorno, il centro della città per divertire, stupire ma anche far riflettere sul fatto che lo zombie potrebbe essere chiunque…“Walking Zombie” è la restituzione finale del workshop “Corpo morto”, a cura di Daniele Timpano ed Elvira Frosini e coordinato dall’Associazione Settesoli, laboratorio teatrale intensivo sull’immaginario e il paradosso legato agli zombie. Ma è anche un primo passo per lo spettatore verso lo spettacolo serale, alla scoperta della “Zombitudine”…

Ultimo tris di passeggiate intitolate “@polis” in Piazza Libertà con la compagnia Color Teatri, che riflette sulla democrazia come compromesso necessario. Una performance che coinvolge anche il pubblico, poiché protagonista, fuori dal palco, della cittadinanza attiva, dai Color rappresentata in tutte le sue varie declinazioni. A guidare il progetto, giovani immigrati, la cui esperienza civile non è ancora consolidata, ma che portano anche esperienze differenti. Dal racconto delle loro esperienze, dalla loro attiva partecipazione, il centro della città diventa una “Polis 2.0”, in cui dibattere e confrontarsi sulla necessaria democrazia, che a volte necessariamente dimostra i suoi peggiori difetti. Un progetto vincitore del bando europeo “Youth in action”.

Genesiquattrouno” (ore 21.00 Garage Nardini), diretto e interpretato da Gaetano Bruno e Francesco Villano; è finalista del premio In-Box 2014, e liberamente ispirato alla vicenda di Caino e Abele, che non si palesa però fin dall’inizio, ma si nasconde in un sentore di mistero doloroso che aleggia tra i due uomini protagonisti. All’inizio dello spettacolo, infatti, due uomini si risvegliano dentro un edenico cesto di frutta, luogo d’elezione dell’avventura e del riparo dal mondo. I due sono opposti: il Primo è impaurito, spaesato, il Secondo è socievole, alla ricerca continua della complicità dell’altro e dell’evasione dalla circonferenza tracciata a terra. A poco a poco i due, che prima non parlavano, recuperano la parola e la memoria. E ricordano: ricordano un’infanzia a giocare e parlare attraverso preghiere inventate con un Dio sconosciuto, da cui hanno imparato a donare il meglio di loro stessi. Si avverte però un mistero pericoloso, che toccherà al minore di svelare, e che sarà motore della presa di coscienza sul fratricidio. E nel giorno dell’amore, l’allontanamento è inevitabile verso due strade differenti di odio.

Alle 22.30 al Teatro Remondini, il duo Daniele Timpano ed Elvira Frosini presenta una diagnosi della condizione di non-vita che affligge la società moderna: la Zombitudine.
Lo zombie è il vecchio che non muore e il nuovo che non c’è. Lo Zombie è l’impossibilità della morte e dunque della resurrezione. Lo zombie è un morto che cammina senza sapere dove. Proprio come i cittadini di oggi.
Questo il punto di partenza di uno spettacolo fuori dagli schemi, sospeso tra l’analisi della realtà e un iperrealismo che cerca di rendere credibile anche l’incredibile.
Un uomo e una donna sono rifugiati in un teatro insieme al pubblico. In questo spazio di illusoria salvezza e resistenza attendono un evento apocalittico, l’arrivo di qualcuno, di qualcosa: forse il ritorno dei morti? la fine del mondo? un cambiamento? una rivoluzione? la definitiva delusione? Non si sa se bello o brutto, ma un evento sta arrivando. O forse arrivano gli Zombie....
Zombitudine non è uno spettacolo horror, semmai uno spettacolo sull’orrore dei tempi moderni, sulla condizione di semi-vita che fa della persona uno zombie. Stretti tra l’emergenza di un evento imminente e devastante e una quotidianità claustrofobica in cui la vita da assediati è divenuta normalità, si fa fatica a focalizzare il pericolo o la salvezza. Quella dello Zombie è l’immagine palingenetica della fine ma anche un’immagine di speranza, l’unica prospettiva di rinascita.

Due passeggiate consigliate per la salute dei cittadini.
Due spettacoli da non perdere, per riflettere sulle distanze che portano all’odio, e per sorridere della propria “zombitudine”, per tornare a vivere davvero. In scena e fuori scena.

Ingresso euro 5. Informazioni: Biglietteria Operaestate Festival Veneto Via Vendramini 35 – Bassano Del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811 www.operaestate.it

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