Ultimora
6 Dec 2025 20:18
E' morta la donna trovata in una pozza di sangue nel Vicentino
6 Dec 2025 17:00
Fiom, Hydro chiude a Belluno ma fa profitti miliardari
6 Dec 2025 15:07
Riparte la stagione invernale sulla Marmolada
6 Dec 2025 13:39
Stefani, 'da Piantedosi con Anci Veneto per la sicurezza'
6 Dec 2025 12:36
Dieci parti in 26 ore, giorno da record a Legnago
6 Dec 2025 11:32
All'Ulss 3 Serenissima certificato di eccellenza per rete stroke
7 Dec 2025 10:14
++ Cremlino, strategia Usa sull'Europa è in linea con Mosca ++
7 Dec 2025 09:52
Mosca: 'Russia non più definita minaccia da Usa, positivo' - LIVE
6 Dec 2025 20:04
La più grande attrazione natalizia degli Stati Uniti è a Miami
7 Dec 2025 09:26
Alla Scala Lady Macbeth da record, Segre nel palco reale
6 Dec 2025 19:06
A Orvieto un Natale 'firmato' Susanna Tamaro
6 Dec 2025 19:05
Playing God, il corto animato da Bologna agli Oscar
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Una brutta storia
Massimo Carlotto e Piergiorgio Pulixi al Caffè dei Libri hanno presentato i loro ultimi libri che raccontano, in forma romanzata, i nuovi assetti della criminalità
Pubblicato il 01-06-2012
Visto 3.090 volte
Ospiti ieri sera del Caffè dei Libri, Massimo Carlotto e Piergiorgio Pulixi hanno presentato in forma corale i loro ultimi lavori, i romanzi Respiro corto e Una brutta storia in una conversazione allargata che ha avuto come tema centrale l’osservazione dell’oggi e del futuribile della criminalità. I due autori hanno una passione forte per l’inchiesta, per la ricerca delle verità, e i loro libri sono frutto di questo interesse comune, rivelano un’attenzione guardinga ai nuovi assetti in bilico tra bene e male della nostra società. Nel noir gli scenari, anche se deformati nel labirinto di specchi dell’immaginazione e della fiction, mettono in evidenza spesso un mondo di trame inquietanti, reali, che all’uscita, finito il giro in giostra della lettura, o davanti a un riflesso deformante ad arte, paradossalmente appaiono più chiare. Il linguaggio, la riscrittura letteraria di fatti e di eventi, o semplicemente dei segnali allarmanti che si possono cogliere nell’ambiente che viviamo o nella cronaca, rivela sulla carta le linee sottili, i tratti in prospettiva dei nuovi disegni criminali. Una narrazione non saggistica, romanzata, è tesa a seguire il movimento di questi disegni mentre è agito, si muove su coordinate ignote assieme agli artefici delle ragnatele criminose, e lo fa con interesse, con curiosità, senza dichiarati intenti persecutori. Il noir in quest’ottica si limita a fornire un quadro verosimile, attendibile, soprattutto quando il pennino è intinto nell’inchiostro della territorialità. I due autori più che di racconti profetici preferiscono parlare di analisi, di studio, di ricorso a fonti di informazione che sono alla portata di tutti, come quelle che riguardano la recente crisi economica o l’illegalità gestita dai poteri mafiosi sempre più infiltrati nel settore imprenditoriale, nell’economia dei Paesi. L’ecomafia, il settore della sofisticazione alimentare sono i nuovi orizzonti in cui opera spesso indisturbata la criminalità; le famiglie mafiose adesso mandano i loro figli all’università, a prendere la laurea e il master in economia; non è più possibile parlare di criminalità italiana o polacca, rumena, albanese, nigeriana, o di mafia cinese perché nella modernità si ha a che fare con connivenze che superano la nazionalità, che operano in alto e che procedono per interessi economici, quasi a progetto: tutti questi elementi delineano lo scenario nuovo in cui si muove la delinquenza organizzata. Nei libri dei due autori un altro elemento importante è la comunità, l’ambiente formato dalle persone coinvolte o protagoniste dei fenomeni criminosi. Carlotto nel suo romanzo parla di Marsiglia, “una città fuori controllo, che sembra quasi non esistere nel panorama francese, Marsiglia è tornata sotto i riflettori solo in occasione delle recenti elezioni e sarà la prossima capitale della cultura, ma è incredibile il senso di deragliamento che si vive lì” e ascoltandolo viene da pensare ai paraocchi, ai meccanismi di difesa dell’autocensura che mettono in atto le persone per negare l’esistenza del marcio attorno a loro. Anche questa, scritta così, è una brutta storia.
Piergiorgio Pulixi
Il 07 dicembre
- 07-12-2024Cheese!
- 07-12-2024United Colors of Bordignon
- 07-12-2023Cinepanettone
- 07-12-2023On The Road
- 07-12-2017Il grande strappo
- 07-12-2017Una vasca di debiti
- 07-12-2016Operazione “Easy Money”: si costituisce il latitante
- 07-12-2016Semo bilingui, ciò!
- 07-12-2013Dino e i suoi fratelli
- 07-12-2013Chenet, ritiro dalla corsa
- 07-12-2012Cartolina di Natale
- 07-12-2008Lastra di amianto sul marciapiede
- 07-12-2008Accese le luci del grande Albero di Natale
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.379 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.495 volte



