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La Grande Guerra a Romano d'Ezzelino. Mercoledì 18 marzo al Teatro parrocchiale di Romano capoluogo, alle ore 20.45, andrà in scena il secondo appuntamento del ciclo “Appunti di memoria” promosso dagli Alpini di Romano d'Ezzelino e di Pove del Grappa.
Il programma. nato dalla collaborazione tra le penne nere e alcuni volontari della società civile, si propone di organizzare nel corso del prossimo triennio, un ciclo di appuntamenti dedicati alla “Memoria”. Pianificando incontri, proiezioni, uscite ed altri tipi di attività in tema per conseguire l'obiettivo finale che è quello di sensibilizzare e valorizzare la storia sul territorio di Romano d'Ezzelino e di Pove del Grappa, con particolare attenzione al Centenario della Grande Guerra.
La serata del 18 marzo avrà come ospiti d'onore due storici: Gabriele Farronato e Alberto Burbello. Due studiosi di gran livello, nell'ambiente noti e conosciuti proprio grazie alla loro preparazione, conseguita con impegno dopo numerosi anni dedicati allo studio delle fonti e alle ricerche condotte personalmente nei vari archivi di tutto il Pedemonte del Grappa.
I due storici si alterneranno nel raccontare “I primi anni del '900 a Romano d'Ezzelino fino a quando...Fu Guerra, la Grande Guerra”. Un viaggio nel passato per vivere da vicino la storia del Novecento a Romano d'Ezzelino, caratterizzata nella prima metà del secolo dalle vicende collegate alle guerre, alla costruzione delle chiese, all’emigrazione, sino alla Resistenza.
Gabriele Farronato presenterà uno spaccato della Romano d'Ezzelino a fine Ottocento, quando sotto la dominazione austriaca, era tenuta nella conclamata impossibilità di poter agire, vivendo in uno stato socio-economico misero.
Romano si presentava divisa tra le sue frazioni di San Giacomo e Fellette con la futura Sacro Cuore quasi totalmente in mano ai nobili bassanesi, che ben si guardavano dal fare investimenti e la parte più antica, quella di Romano, ai piedi del Monte Grappa, fatta di borgate suddivise tra i signori e i piccoli proprietari.
In questo quadro di debolezza, dominio e divisioni, Romano all'improvviso si trovò catapultata in una durissima e spaventosa guerra: la Grande Guerra, che la segnò per sempre, ridisegnando completamente il suo assetto e la sua viabilità.
Ad Alberto Burbello spetterà, invece, il compito di illustrare la verità storica sulla Grande Guerra, per una presa di coscienza sulle vere motivazioni che diedero inizio al conflitto e che obbligarono l'Italia a prenderne parte.
Lo studioso presenterà in dettaglio le due realtà: quella del fronte orientale e quella del fronte occidentale, puntando il dito su quel clima di tensione che in poco tempo si trasformò in un orrore incomprensibile che finì col segnare per sempre la vita di intere generazioni e la storia di molti Stati.
“Impareremo a conoscere la storia - affermano gli organizzatori dell'incontro - nella sua missione di dare identità e un futuro migliore alle nuove generazioni che verranno, perché occorre ricordare che una generazione privata della storia è una generazione condannata a ripeterla.”
Il 25 dicembre
- 25-12-2009"Niente. Non avete niente"
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