Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 10-12-2011
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Lo sforzo è stato enorme. In una settimana la duplice trasferta prima in casa del Frosinone poi nella tana dell’Andria. Infine lo scontro salvezza con il Prato. A livello mentale e fisico si è trattato di una settimana particolarmente gravosa in casa giallorossa. Come non bastasse a queste fatiche si sono aggiunti i problemini fisici di Ferretti, Ghosheh e Grillo. Tutti e tre titolari, tutti e tre oggi come oggi indisponibili per Piacenza. In realtà qualche spiraglio potrebbe anche aprirsi per il terzino romano ma nessuno sarà così pazzo di rischiarlo se non con la certezza di evitare qualsiasi rischio ricaduta. Tante assenze che potrebbero costringere Jaconi a scelte innovative ma sicuramente non stravolgenti l’attuale assetto che ha restituito equilibrio e solidità difensiva. “In questo momento siamo costretti ad aggrapparci alle nostre certezze perché non siamo abbastanza maturi per poter cambiare in corsa – spiega Osvaldo Jaconi –. Dobbiamo pescare all’interno della rosa i giocatori che più si adattano con il sistema di gioco che stiamo portando avanti con successo”. Rimane molto vago e abbottonato l’allenatore giallorosso, i nodi da risolvere sono molti.
Vice Ferretti. Il primo dubbio riguarda chi potrebbe essere il sostituto di Ferretti. Come già indicato in precedenza, il favorito numero 1 è Christian Lucca, centrocampista dalle spiccate qualità tecniche ma dotato anche di buon fisico. Escluso Baido – “per me Raffaele è un attaccante sentenzia Jaconi – e noi non possiamo permetterci di supportare tre attaccanti”. Occasione persa anche per Drudi, quasi sicuramente il più forte del lotto ma che ancora non è riuscito ad ingranare quella marcia che gli consentirebbe di diventare calciatore in grado di ben figurare dalla serie B in su. Questo significa anche che se Jaconi non riuscirà a plasmarlo da qui a breve, a gennaio potrebbe finire sul mercato per andare a giocare altrove.
Ind. e sq:. Maniero, Ferretti, Grillo (immagine di Claudia Casarotto)
Centrocampo e difesa. Molto ruota attorno a Ghosheh. Se il terzino romano sarà al suo posto, a Piacenza la difesa sarà quella titolare con Porchia ancora in panchina, approfittando dell’ottimo stato di forma di Basso e Scaglia (entrambi in diffida) per recuperare la brillantezza pre-infortunio. Altrimenti occhio alle sorprese perché Bonetto si sta allenando da un paio di settimane e potrebbe essere impiegato, nonostante Jaconi si affretti a dire che Riccardo ha bisogno di allenarsi. Ma è anche vero che se l’emergenza chiama, Bonetto risponderà. In secondo luogo potrebbe toccare a Lorenzini in ballottaggio con Bonetto per il ruolo di terzino ma anche in lizza per un posto nel centrocampo a 3 visto e considerato che l’impiego dell’under Poli in porta consentirebbe a Jaconi di spendere in mezzo al campo un giocatore over. Anche in questo caso sarebbe interessantissimo vedere Drudi accompagnare in campo Caciagli e Mateos ma vale ancora il discorso fatto in precedenza.
Scontro diretto. Tanti dubbi, una sola grande certezza: lo scontro di Piacenza è un match da non fallire. Il mancato successo con il Prato, che avrebbe aperto una forbice di una certa consistenza tra i giallorossi e le ultime posizioni di classifica, consiglierebbe agli uomini di Jaconi di provare a fare bottino pieno in Emilia. Non sarà facile e non solo per le tante assenze a cui il Soccer Team deve far fronte: classifica alla mano, e al netto delle penalizzazioni, i biancorossi nonostante stiano attraversando un periodo abbastanza turbolento per i noti problemi a livello societario (lo spettro del fallimento si fa ogni giorno più concreto) stazionerebbero alcuni punti sopra la linea rossa che demarca le 5 formazioni in lizza per la salvezza. Il blasone di un avversario che fino a pochi anni fa militava stabilmente nella massima serie e la presenza di giocatori fuori portata per la categoria come il paraguaiano Guzman fanno il resto: “Vedete – spiega Osvaldo Jaconi – è molto diverso affrontare il Piacenza oggi rispetto a qualche settimana fa. Le difficoltà di questo ultimo periodo, la messa in mora della società sta restituendo quelle motivazioni che in una squadra di serie B appena retrocessa possono venir meno. Quando non hai certezze nel futuro, è nella natura umana, sei portato a tirare fuori il massimo per cercare di aprirsi più porte possibili (si parla di diverse società interessate ai giocatori piacentini nel caso si svincolassero per fallimento societario ndr)”. Le parole dell’esperto tecnico trovano immediata corrispondenza nell’ultima partita, disputata in trasferta a Latina, dove il Piacenza ha recuperato una partita che sembrava persa, rimontando dal 2 a 0 al 2 a 2. Reazione di tenore opposto rispetto alle uscite precedenti contro Andria e Triestina nelle quali la formazione di mister Monaco è apparsa abbastanza spenta.