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Bassano, c’è un problema attacco

Jaconi: “Mancano i gol dei centrocampisti. Assolvo Longobardi, per me sta facendo bene”. Ma la difesa è di nuovo un bunker

Pubblicato il 24-11-2011
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Il nemico principale di questo primo quarto di stagione per il Soccer Team ha un nome ed un cognome: la finalizzazione. All’inizio i nemici erano due perché alle difficoltà di realizzazione si sommavano le troppe reti subite (7 gol subite nelle prime 4 partite). Ma quella fase, determinata da una situazione patologica di infortuni concentrati nel pacchetto arretrato (Basso e Ghosheh) e da una condizione non ottimale generale ed in particolare dei ragazzi reduci da qualche problema (Porchia ha saltato la preparazione, Bonetto era reduce da un’annata senza gare ufficiali), è stata ben presto superata. È stato sufficiente che Jaconi potesse schierare la difesa titolare e che lo stesso mister ritoccasse un centrocampo all’inizio troppo leggerino rimettendo al loro posto, un pezzo alla volta, i gendarmi Mateos e Caciagli, coadiuvati da un giocatore prestante fisicamente come Morosini. La crescita sul piano fisico ha fatto il resto, perché la magnifica organizzazione difensiva appresa l’anno passato mica si dimentica dall’oggi al domani, tanto che le reti subite nelle successive 8 partite sono state solo 4 di cui 2 dal Siracusa sugli sviluppi di palle inattive. Manca solo un nemico da abbattere e tutti gli sforzi sono ora concentrati su di lui. Qualcuno potrebbe obiettare che senza certi errori importanti che vedono come protagonista negativo Longobardi ma anche Gasparello, per lui ricordiamo la palla a lato contro il Latina, le cose starebbero diversamente a livello di gol segnati e, di conseguenza, di classifica. Notare i freddi numeri: il Bassano ha il secondo peggior attacco del campionato con 7 gol, peggio dei giallorossi ha fatto solo il FeralpiSalò con 4 reti ma il divario con la terz’ultima in questa speciale classifica, dove stazionano Prato, Barletta e Andria con 14 gol all’attivo, è impressionante. C’è anche da dire che il Soccer Team non segnerà mai caterve di gol ma tenderà a capitalizzare al massimo quelli che riuscirà a realizzare. Proprio per questo è fondamentale (!) aumentare concretezza e cinismo.

Gol alternativi. Ma Osvaldo Jaconi non ci sta. Non condivide che sul banco degli imputati salgano i suoi attaccanti: “Guardate, innanzitutto dico che l’occasione che ha avuto Christian contro lo Spezia non era così facile come sembra. In secondo luogo sottolineo che i nostri due centravanti hanno realizzato 3 gol a testa mentre la coppia gol della Carrarese (Merini e Gaeta, quest’ultimo con 4 rigori, ndr) che veleggia in alta classifica, ne hanno insaccati 5 a testa. Tenendo presente che i nostri si fanno il “mazzo” in un lavoro sporco e massacrante di pressing, mi sembra che siano entrambi in perfetta linea con i nostri obiettivi. Quelli che ci stanno mancando sono i gol degli altri”. Chi sono questi altri? Probabilmente Ferretti, Mateos, lo stesso Morosini anche se un golletto pesante l’ha già insaccato, magari Guariniello che se finora ha giocato poco. In realtà sono già alcune settimane che il mister sta ragionando su un diverso modo di attaccare. L’ottima prestazione con lo Spezia in fase di costruzione dei tre davanti, non così scontato soprattutto il dialogo tra le due prime punte Longobardi e Guariniello, i puntuali inserimenti di Giovanni Martina sulla destra, gli spunti sulla medesima fascia di Mateos e le conclusioni sempre velenose di Morosini sono frutto del lavoro settimanale. Il cambio di modulo, ad esempio, è servito a spingere in questa direzione: portare la fase offensiva con più uomini in generale e più giocatori dentro l’area avversaria in particolare.

Tommaso Morosini, 20 anni, contrasta un avversario (foto Roberto Bosca)


Centrocampista di qualità. Vi domanderete, chi in rosa per caratteristiche potrebbe dare il contributo maggiore per migliorare la fase d’attacco? Beh di Ferretti abbiamo già parlato, se si accende lui si accende il Bassano senza dimenticare che è il primo a spendere e spandere energie per portare un pressing furioso. Se iniziasse pure a segnare con continuità in C1 resta poco. Poi ci sarebbe Bonetto ma al momento su di lui pende, non da oggi, un bel punto interrogativo. Che sia un giocatore di prima fascia non è in discussione ma quando il ginocchio sarà a posto dove giocherà? Si adatterà al nuovo 4-3-1-2 o Jaconi opterà per cambiare un sistema di gioco che però sembra l’ottimale per questi giocatori? Su Mateos e le sue doti di incursore e opportunista sappiamo tutto o quasi. Chi possiede i più ampi margini di miglioramento in questo senso è senz’altro Tommaso Morosini. Il centrocampista, ora che può giocare con le spalle coperte da Caciagli e Mateos, oltre che da Ghosheh, potenzialmente può dare moltissimo in fase offensiva perché dotato di notevoli doti balistiche, visione di gioco e tecnica (ricordate l’assist per Ferretti a Salò?), fisico: “Tommaso è già cresciuto tantissimo da quando è arrivato. Quello che ha fatto la differenza è il suo atteggiamento negli allenamenti: prima era più compassato e tendente all’accontentarsi. Poi un giorno abbiamo parlato a quattrocchi e da quel momento ha iniziato a porsi sempre risultati più ambiziosi. Tant’è vero che dopo un mesetto che ha cambiato atteggiamento ha trovato abbastanza spazio. Detto questo, però, dobbiamo dargli il tempo di maturare. È evidente che mentre i senatori sono già arrivati alla completa maturità, Tommaso può risultare più determinante partita dopo partita ma non possiamo pretenderlo dall’oggi al domani”.

Il match di Frosinone. sport.bassanonet.it/calcio/9817.html

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