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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Una super Feralpi batte un Bassano normale.

Seconda sconfitta consecutiva per un Bassano che non trova le adeguate contromisure per disinnescare la Feralpi. A decidere la gara l’espulsione di Falzerano al 21’ e un gol di Ranellucci sugli sviluppi di un corner.

Pubblicato il 26-11-2016
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Rinascimento in bianco e nero

BASSANO –FERALPISALO’ 1-2

Bassano Virtus (4-3-1-2): Bastianoni 6,5; Bortot 5,5; Barison 5,5, Pasini 6,5, Crialese 7; Falzerano 5, Proietti 6,5, Cavagna 5,5 (st 14’ Bianchi 6); Minesso 7; Grandolfo 6,5 (st 32’ Rantier sv), Maistrello 5,5 (st 14’ Fabbro 6)

(foto Claudia Casarotto)

A disp.: Rossi, Cenetti, Tronco, Soprano, Laurenti, Lancini. All.: D’Angelo x

FeralpiSalò (4-3-3): Livieri 6,5; Parodi 7, Aquilanti 6, Ranellucci 6,5, Ruffini 7; Staiti 6,5, Davì 7 (st 26’ Bizzotto 6) Maracchi 7,5; Bracaletti 6 (st 34’ Luche sv), Gerardi 6,5 (st 38’ Romero sv), Guerra 6,5.
A disp.: Romeda, Gamarra, Turano, Boldini, Cadromaz, Murati. All. Asta

ARBITRO: Zingarelli di Siena
RETI: pt 12’ Crialese (BV), pt 21’ Gerardi (F), st 36’ Ranellucci (F)
NOTE:
SPETTATORI: 900
AMMONITI: Ruffini, Davì, Bizzotto, Proietti
ESPULSI: Falzerano
ANGOLI: 6 - 8
RECUPERO: pt 0’; st 3’

Bassano del Grappa. Due sconfitte consecutive in casa giallorossa non si vedevano dalla notte dei tempi, ad occhio e croce dall’anno della retrocessione. Due sconfitte nettamente diverse, peraltro. Se contro la Maceratese non stava né in cielo né in terra l’uscire dal campo senza punti, contro la Feralpi ci sono diverse cose che non funzionano anche se, a conti fatti, ad indirizzare in modo decisivo la partita sono l’espulsione di Falzerano sull’1 a 1 e un gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ben inteso: alcune scelte iniziali non sono sembrate particolarmente felici e la Feralpi ha creato molto di più nel suo calcio di grande aggressività, ripartenze e qualità. È una sconfitta che fa male perché si somma ai risultati precedenti ma che non deve condizionare il lavoro positivo portato avanti fino adesso. Sabato, tra l’altro, è in programma la trasferta di Parma.

Sala stampa. Volti scuri a fine partita, in fin dei conti il BV non ha disputato una gara particolarmente negativa, è stata più la Feralpi a giocare davvero alla grande. Il tecnico giallorosso D’Angelo analizza l’andamento del confronto: «Le scelte iniziali sono state dettate dai progressi che ho valutato in settimana. Le due punte centrali potevano agevolarci con il campo pesante. La predisposizione iniziale era giusta, abbiamo creato diverse palle gol ma ne abbiamo anche subite di più, come spesso capita alle formazioni che affrontano le Feralpi. L’espulsione di Falzerano? Il tocco di Maracchi c’è stato quindi era rigore ma vabbé. Nella vita bisogna affrontare tutti i momenti che si parano davanti. A me dispiace per aver visto i ragazzi così abbattuti. Eppure loro hanno responsabilità minime perché hanno rispettato le consegne al 100%. È giusto che mi prenda le mie responsabilità». Mortificato per la seconda volta di fila anche Crialese: «Peccato, eravamo passati in vantaggio e non siamo riusciti a gestire. Eppoi nel momento in cui stavamo attaccando solo noi è arrivato l’episodio che ha portato all’espulsione di Falzerano. Dobbiamo ripartire più carichi di prima perché sabato c’è il Parma». Raggiunge la sala stampa anche Antonino Asta applauditissimo prima del via: «In settimana ho ammesso di essere emozionato. Ho passato un anno meraviglioso qui a Bassano, non potrò mai dimenticarlo. L’espulsione di Falzerano probabilmente non c’era ma credo che la Feralpi abbia fatto una grande partita. Eppoi abbiamo fatto il gol forse più stupido sugli sviluppi di un calcio d’angolo».

Qualcosa non quadra. L’impressione è che la FeralpiSalò sia il peggior avversario che il Soccer Team poteva trovare per rimediare allo sfortunato passo falso contro la Maceratese. La formazione di Asta mette in crisi il lato destro giallorosso per diversi motivi. I cambi di gioco sono rapidi e precisi, le mezzali – leggi Maracchi – si buttano dentro con tempismo perfetto, i due attaccanti a supporto di Gerardi svariano senza dare punti di riferimento e c’è poca copertura da parte del centrocampo giallorosso, soprattutto con Falzerano, e quindi Bortot viene sempre preso in mezzo. Il Bassano Virtus parte forte, mette giù una grande azione che porta al vantaggio di Crialese, 13’, ma poi vanno davvero in grossa difficoltà. Nessuna squadra ha messo a così dura prova l’area della porta difesa da Bastianoni. Le sovrapposizioni portate con qualità, tempestività, reattività dei gardesani portano spesso dentro l’area di rigore una marea di palloni. E al 20’ Barison dimentica Gerardi in area piccola, il gol è facile. Con il passare dei minuti D’Angelo riporta i suoi al 4-4-2 proprio per ovviare alle sfuriate del Salò. La ripresa dei giochi si apre con un errore giallorosso che spalanca le porte del gol a Bracaletti ma il numero 10 ospite perde incredibilmente l’attimo. Risponde subito Maistrello con un siluro messo in corner da Livieri. Solo al 14’ D’Angelo interviene con due cambi logici: dentro Bianchi e Fabbro per Cavagna e Maistrello e conseguente ritorno al 4-3-1-2. Lì la partita potrebbe girare a favore dei padroni di casa che tornano a giocare con la consueta personalità e pericolosità grazie alle combinazioni del trio Grandolfo, Fabbro e Minesso. Il clou è una colossale palla gol costruita da Minesso per Fabbro, identica all’azione dell’1 a 1 di Gerardi. Peccato che nell’1 a 1 Barison dimentichi l’attaccante ex Cittadella mentre Ruffini è micidiale nel toccare la palla a Fabbro! Da mandare di traverso il pranzo del giorno prima! Anche perché due minuti più tardi Falzerano, finalmente in partita, lascia sul posto Maracchi che lo tocca in area. Per conto nostro non è né rigore né simulazione, per l’arbitro è simulazione ed estrae il secondo giallo. Partita rovinata ma ancora in equilibrio. A far calare il sipario è un altro gol subito sugli sviluppi di un corner. Sabato scorso Colombi, stavolta il giustiziere è Ranellucci. Non ci sono più forze fisiche ed emotive. Il BV deve chinare la testa.

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