Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 12-03-2012
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Ennesima giornata full per Stefano Braghin. In una delle stagioni più disgraziate della sua carriera il dirigente giallorosso ha dovuto persino esonerare l’allenatore più stimato e apprezzato. Non dev’essere stato facile comunicare ad Osvaldo Jaconi, con il quale sarà sempre legato a doppio filo, la decisione di sollevarlo dall’incarico: “Nelle stagioni che vanno male le giornate piene, e un po’ tristi, sono la norma. Da un punto di vista umano l’allontanamento di una persona che ha dato tanto, tantissimo, a questa società è doloroso. Purtroppo ci sono dei momenti nel calcio in cui i risultati sono più forti dei dirigenti, delle idee, delle opinioni. Jaconi ora paga più per il suo ruolo di allenatore piuttosto che per colpe specifiche”. Il tempo per scegliere il nuovo allenatore è strettissimo. Per domani è fissata la ripresa degli allenamenti e non c’è tempo da perdere ma nemmeno la possibilità di sbagliare scelta: “Dopo una riunione fiume (terminata poco prima delle 22 ndr) abbiamo deciso di far trascorrere una notte per valutare con calma ogni singola sfaccettatura della situazione. Domani per l’ora dell’allenamento avremmo preso una decisione definitiva sul sostituto”. Le strade da seguire sembrano essersi ridotte a due. Affidare l’incarico all’attuale tecnico della Berretti Mauro Zironelli o dirottare su un allenatore più navigato e “dentro” la categoria. Il Ziro avrebbe il vantaggio di conoscere l’ambiente e i giocatori, con la Berretti affronta la prima squadra quasi ogni giovedì. Inoltre con un tecnico giovane in panchina i giocatori verrebbero maggiormente responsabilizzati. D’altro canto la situazione è particolarmente delicata e non guasterebbe una buone dose di esperienza, capacità di “sguazzare” in mezzo alle pressioni, conoscenza della categoria e delle difficoltà che presenta. E soprattutto dotato di una ottima capacità di intervenire nelle menti dei giocatori. Quest’ultima di certo l’esigenza più forte in questo frangente così particolare: “Sono due filosofie ragionevoli e sono le due tesi sulle quali stiamo ragionando. Zironelli è un ragazzo che merita, sarebbe una soluzione interna che ben si sposa con la linea della società. Mauro è un predestinato alla panchina del Bassano, è una prima scelta, ma è altrettanto vero che non è detto che questo sia il momento migliore per affidargli un incarico così zeppo di rischi e difficoltà. Bellotto? È un grandissimo allenatore che ha fatto categorie importanti ma è fermo da due o tre anni e probabilmente noi, se non sarà Zironelli, punteremo su un tecnico che conosce bene la categoria”.
Stefano Braghin è chiamato alla decisione più difficile da quando è il direttore generale del Soccer Team (foto Roberto Bosca)