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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Esonerato Osvaldo Jaconi
Il tecnico paga l’ultima la sconfitta con il Salò che vale l’ultima posizione. La società gioca l’ennesima carta per rigenerare un gruppo moralmente a pezzi. Jaconi: “Spero con il cuore nella salvezza”
Pubblicato il 12-03-2012
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Finisce nel modo peggiore il binomio Osvaldo Jaconi – Bassano Virtus. La società di via Piave non poteva più prendere tempo dopo il doppio ruzzolone contro Carrarese e FeralpiSalò. Ecco lo scarno comunicato, come si conviene in questi casi, apparso pochi minuti fa sul portale ufficiale della squadra:
“Il Bassano Virtus comunica che il tecnico Osvaldo Jaconi in data odierna e' stato sollevato dall'incarico di responsabile tecnico della prima squadra. Con il tecnico lasciano l'incarico anche l'allenatore in seconda Angelo Cetera e il preparatore atletico Rinaldo Longhi. Al mister e al suo staff va il ringraziamento della societa' per il lavoro svolto e l'apprezzamento per la professionalita' e le doti umane dimostrate nel periodo di collaborazione”.

Jaconi perplesso durante il match con la FeralpiSalò (foto Roberto Bosca)
È stata soprattutto la modalità con la quale i giallorossi sono stati superati da una FeralpiSalò decisamente meno competitiva, in una specie di spareggio salvezza anticipato, a far precipitare la situazione. Nonostante in campo ci fosse l’undici migliore possibile, condizione fisica di De Gasperi a parte, il Bassano ha denotato una spaventosa fragilità emotiva. Il peccato mortale è stata l’incapacità di sfruttare l’iniziale vantaggio per chiudere anzitempo la contesa, nonostante ci fosse stato tutto il tempo di riorganizzare le idee durante l’intervallo. Lo scrivevamo giusto al temine dell’incontro, lo riportiamo di seguito: vivendo l’ambiente giorno per giorno sembrava abbastanza evidente che ci si trovasse di fronte ad un punto di non ritorno.
Ecco il nostro pensiero a caldo. Non siamo dirigenti e nemmeno abbiamo il patentino da allenatore. Di una cosa siamo però consci, avendo seguito la stagione in ogni suo dettaglio: questa non è una botta assorbibile in maniera facile. Sarà dura rialzarsi in piedi, altro che mettersi a correre. L’obiettivo è ri-mettersi alle spalle la Feralpi e, nonostante tutto, non sembra un obiettivo impossibile, non si a che fare con un avversario particolarmente ostico. Ma c’è un nemico molto più pericoloso, un nemico chiamato sfiducia perché ti pestano una volta e ti rialzi, ti pestano due volte e ti rialzi, ti pestano 3 volte e ti rialzi ma avanti di questo passo siamo arrivati al punto di difficile ritorno. Non sono in discussione, non da parte nostra almeno, le qualità e le doti di un motivatore come Jaconi. Il problema è che per entrare nella testa dei ragazzi e ri-infondere quella fiducia e quello stato d’animo necessari a fare un’impresa ci vorrà una scossa poderosa. E il cambio di guida tecnica potrebbe essere l’ultimo appiglio.
Colloqui in corso. Non è ancora dato sapere il nome del successore di Jaconi. Nelle scorse settimane girava insistentemente il nome di Mauro Zironelli, attuale tecnico della Berretti prima in classifica. Il Ziro, che in queste ore sta incontrando la dirigenza e la proprietà, gode della massima stima da parte di Braghin in primis, al contrario della situazione di Beghetto nel 2010, ma lo stesso tecnico potrebbe avere delle perplessità ad imbarcarsi in un’avventura così difficile. Altro nome caldo è quello di Gianfranco Bellotto, 63 anni di Camposampiero, già allenatore in serie B di Fidelis Andria, Cagliari, Sampdoria, Venezia, Treviso e Salernitana. Bellotto ha seguito da vicino la squadra nelle ultime partite casalinghe anche questo un indizio che conferma quanto calda sia la pista.
Ore 20:40. Signorilità Jaconi. Contattato telefonicamente l’ormai ex allenatore giallorosso si congeda con gran eleganza: “In questi casi di solito c’è sempre un sassolino dalla scarpa da togliersi. Stavolta invece no, a Bassano sono stato bene, ho stretto rapporti importanti, è stata una parte importante della mia carriera. Queste sono scelte che esistono da sempre nel mondo del calcio. È una specie di ultima spiaggia, la società le sta provando tutte e mi auguro con tutto il cuore che chi arriverà dopo di me porti a compimento la missione iniziata due anni or sono. In bocca al lupo Bassano”. E ce n’è davvero bisogno.
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