Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 28-12-2011
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Sotto lo sguardo vigili del prof. Longhi il Bassano Virtus si è rimesso a sudare. C’è un girone di ritorno che si preannuncia torrido da affrontare nel migliori dei modi e il primo passaggio per rimanere competitivi fino alla fine è quello di svolgere una robusta preparazione atletica. Le costole spaccate dai colpi del Trapani continuano a dolere ma il tempo per piangere sul latte versato non c’è. Piuttosto c’è da ricompattare un gruppo che deve tornare solido e coeso. Solo allora gli innesti promessi potranno realmente fare la differenza. Innesti che prenderanno il posto di alcuni giocatori dati in uscita. In realtà Braghin deve ancora comunicare quali sono gli elementi destinati a cambiare casacca nella sezione invernale del calciomercato e, al momento, su questo argomento dalla società c’è il massimo riserbo. Il codice etico vuole che prima che gli organi di stampa vengano avvertiti i diretti interessati. “Anche se è innegabile che sulle operazioni di mercato la società sta lavorando con grande dedizione – spiega Christian La Grotteria – è ancora troppo presto per parlarne. Quello che conta è che il gruppo stia lavorando con grande intensità e spirito di sacrificio per ripresentarsi bene alla ripresa dei giochi e dimostrare di valere ben di più di quel che dice la classifica. Dimenticare il Trapani nel breve periodo sarà difficile ma sicuramente il modo migliore per superare una batosta è rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. L’altro passaggio chiave sarà di riportare gli infortunati su buoni livelli di condizione. Il mister l’ho visto carico, i ragazzi pure: c’è grande voglia di riscatto, sappiamo tutti di dover fare un girone di ritorno all’altezza”. Sulla questione mercato La Grotteria è abbastanza abbottonato: “L’idea è di rinforzare l’ossatura della squadra con giocatori di sicuro valore, affidamento, esperienza. Il lavoro di Braghin è certosino perchè i giocatori, se sono bravi, non sono sul mercato oppure costano parecchio. Nonostante questa doverosa premessa posso garantire che qualche giocatore importante, anche sul piano della qualità, arriverà di sicuro”.
Rinforzo under. L’idea che sta balenando in questi giorni al duo Braghin-Jaconi è quella di puntellare il reparto difensivo con un under che possa sostituire Scaglia senza grossi scompensi, un po’ per l’infortunio muscolare patito da Maniero, un po’ per la diffida che pende sulla testa del difensore di proprietà del Torino. Perché, in effetti, l’orientamento della società è quello di risalire la china senza rinunciare all’importante contributo federale, quantificabile in 300 mila euro, versato alle società che utilizzano sempre, salvo tre gare di bonus, due giocatori nati dopo il 1991. Allo stato attuale con l’ottimo inserimento di Scaglia, che peraltro è un classe 1992, metà dei problemi sono stati risolti. Qualche conferma in più sarebbe, di contro, opportuno potesse arrivare da Morosini, 1991, che tende a sparire dal campo quando l’intensità e la temperatura del match salgono vistosamente, anche se in società nutrono fiducia nei suoi mezzi. Senza dimenticare che in rosa come centrocampisti under ci sono pure Proietti, altro 1992, e Lazzarotto, classe 1993.
La Grotteria e Nicolin insieme ai ragazzini protagonisti del consueto mini match prima delle gare interne di campionato (foto Roberto Bosca)
Fiducia a Bonetto. Dopo il direttore generale Stefano Braghin anche il tecnico giallorosso ha espresso la propria fiducia nei confronti di Riccardo Bonetto, che risulta quindi lontano da qualsiasi trattativa di mercato. Chiare in questo senso le parole di Jaconi: “Riccardo ha dovuto affrontare una serie di situazioni particolari tra squalifiche, piccoli incidenti fisici, negli ultimi giorni prima della sosta anche l’influenza. Non ha ancora potuto allenarsi bene. Ma noi puntiamo su di lui e con il nuovo anno contiamo di riattivarlo al 100%”.