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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Il "Tich" nervoso

La Grande Franchezza

La perdurante censura della Lega Nord di Bassano nei confronti di Bassanonet. Un triste biglietto da visita in vista dell'imminente campagna elettorale per le amministrative bassanesi

Pubblicato il 04-03-2014
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Rinascimento in bianco e nero

Sabato scorso il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini ha compiuto una visita pastorale a Bassano, sostando al gazebo della Lega allestito per la raccolta firme a sostegno del referendum per l'indipendenza del Veneto.
Un evento sul quale ci ha trasmesso un breve resoconto in redazione il deputato thienese del Carroccio on. Filippo Busin, che riferisce di aver visitato assieme a Salvini “la postazione di Bassano del Grappa per parlare con la gente, per ascoltare le problematiche e non solo stringere le mani”. “L'occasione - ha scritto ancora Busin - è stata sfruttata anche per fare una visita al Tribunale della città.”
Questioni di attualità mescolate a strette di mano pre-elettorali: comunque un appuntamento politico cronisticamente degno di nota.

Quando la Lega di Bassano "comunicava" con Bassanonet. Nicola Finco e Mara Bizzotto in una vecchia conferenza stampa (foto: archivio Bassanonet)

E invece, come ben saprete collegandovi tutti i giorni al nostro portale, della visita di Salvini a Bassano - annunciata sui quotidiani locali - e della raccolta firme per il referendum indipendentista non abbiamo scritto una sola riga. Deliberatamente.
E questo non per qualsivoglia forma di censura - che a Bassanonet, come orgogliosamente andiamo a ripetere da anni, non è di casa - ma come inevitabile risposta al reiterato atteggiamento della Lega Nord di Bassano che continua ad escludere Bassanonet dall'elenco delle testate di informazione “gradite”, e in quanto tali ritenute degne di essere informate.
Ne abbiamo scritto già più volte in questi anni, e siamo costretti a scriverlo ancora. Da tempo la Lega bassanese ha ritenuto di effettuare una censura alla rovescia nei confronti del nostro portale giornalistico: nessun comunicato stampa trasmesso in redazione e nessun invito alle conferenze stampa.
Compresa la conferenza stampa indetta venerdì scorso, 28 febbraio, nella quale i maggiorenti del Carroccio locale avevano appunto annunciato l'iniziativa del gazebo e la visita in città del segretario Salvini.
Col paradossale risultato, per quanto ci riguarda, di essere stati - e per l'ennesima volta - “bannati” dai leghisti della nostra città, salvo poi essere puntualmente informati dell'avvenimento, anche se in forma di resoconto, da un deputato leghista di Thiene: quell'on. Busin che regolarmente trasmette alla nostra redazione comunicati stampa sui più diversi argomenti di attualità e sulla sua attività parlamentare.
E non è l'unico: fatta eccezione per Bassano del Grappa, tutta la Lega Nord vicentina e di gran parte del resto del comprensorio bassanese - parlamentari, assessori regionali, sindaci, gruppi consiliari comunali - comunica regolarmente con Bassanonet. E non parliamo del governatore della Regione Veneto Luca Zaia, il più assiduo comunicatore che la posta elettronica della nostra redazione recentemente ricordi. Seguito a ruota dal cittadellese Massimo Bitonci, capogruppo leghista al Senato e oggi in corsa come candidato sindaco di Padova. Un fatto che non andrebbe neanche sottolineato, visto che si tratta di una cosa normale.
Una forza politica ha tutto l'interesse a diffondere e divulgare il più possibile informazioni e notizie sulla propria attività di partito e nelle istituzioni, fatta salva l'assoluta libertà della redazione di pubblicarle o meno. Ma siccome Bassano deve sempre distinguersi in qualcosa, ecco che in riva al Brenta la comunicazione padana finisce sott'acqua, annacquando di conseguenza il rapporto coi cittadini che scelgono Bassanonet per essere informati.
Un black out della comunicazione che non è generico, ma ha dei precisi nomi e cognomi, già più volte segnalati su queste pagine on line: quelli del segretario leghista cittadino e capogruppo consiliare Luciano Todaro, dell'europarlamentare e vicesegretario regionale della Lega Mara Bizzotto e del consigliere regionale Nicola Finco. A quest'ultimo, per la verità - tramite l'ufficio stampa del gruppo Lega Nord in consiglio regionale a Venezia -, una o due volte all'anno “scappa” il tasto del computer e il comunicato con la sua firma arriva incredibilmente anche alla nostra destinazione. Ma è la classica eccezione che conferma la regola: per tutto il resto, da parte anche dell'ufficio informazione di Finco, è buio pesto.
Sia chiaro: non è che questa esclusione premeditata riguardo alla più seguita testata on line di Bassano non ci faccia dormire sonni tranquilli, ci mancherebbe altro. Anche perché - nel gioco delle parti - chi ne perde è soltanto la Lega bassanese, che includendo Bassanonet (quasi 70.000 visite nell'ultimo mese, dati Google Analytics) nella lista dei “cattivi” rifiuta di informare una parte consistente del suo potenziale elettorato locale e regionale.
Contenti loro, contenti tutti. Ma il perdurante atteggiamento del Carroccio de Bassan non è certamente un buon biglietto da visita in vista dell'imminente campagna elettorale per le amministrative bassanesi. Nel corso della quale, se tanto ci dà tanto, i leghisti di casa nostra si guarderanno bene dall'informare la nostra redazione sulle cose che i lettori-elettori hanno diritto di sapere: candidati, linea politica, programma elettorale, confronto sui temi della città.
Ci saranno nuovi comunicati e nuove conferenze stampa, e probabili nuove visite dei maggiorenti nazionali della Lega a sostegno della causa della lista bassanese, come da sempre avviene. Ma da tutte queste cose, cari lettori, noi verremo ulteriormente e regolarmente esclusi. Salvo teorici e improbabili ripensamenti dell'ultima ora.
Così è, se vi pare: ed è quasi incredibile - dal punto di vista della libertà di informazione - che la rappresentanza locale di una formazione politica nata sul mito del celodurismo dimostri tristemente di non avere le palle.

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