Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Cronaca

"Funerale al territorio" per la Pedemontana

Corteo di protesta dei comitati a Villaraspa di Mason Vicentino al futuro maxi-cantiere della SPV. Sulla Nuova Gasparona, chiusa al traffico, celebrate simbolicamente le esequie dello sviluppo sostenibile

Pubblicato il 05-11-2011
Visto 4.789 volte

Pubblicità

Natale 2025

Un funerale in stile New Orleans, con la musica dixieland che risuona dagli altoparlanti di un camioncino, la corona di fiori e il corteo che procede a passo lento - scortato dalle forze dell'ordine e sotto un cielo minaccioso - lungo una spettrale superstrada Nuova Gasparona, chiusa al traffico nel tratto tra la rotatoria di Marostica e lo svincolo per Mason Vicentino.
E' la sintesi della manifestazione contro la Superstrada Pedemontana Veneta organizzata dai Comitati Difesa Salute e Territorio Valle Agno, Alto Vicentino, Malo e Bassano del Grappa che si danno appuntamento alle 15 nella zona industriale di Villaraspa di Mason Vicentino.
Una dimostrazione che avviene a pochi giorni dalla cerimonia della posa della prima pietra dell'infrastruttura, prevista giovedì prossimo 10 novembre a Sacro Cuore di Romano d'Ezzelino.

Foto Alessandro Tich

La destinazione del corteo di protesta - ampiamente documentato dalla nostra photogallery - è l'area di 100mila metri quadrati lungo la Nuova Gasparona, a qualche centinaio di metri a sud della rotatoria di Villaraspa, dove sorgerà il maxi-cantiere della Spv: superficie logistica, già transennata e al cui ingresso è già collocato il cartello indicatore del contraente generale Sis e delle imprese consorziate, dove per almeno sei anni saranno impegnati non meno di 1500 addetti ai lavori.
Quello che la mobilitazione intende rappresentare, come spiegano i promotori, è “un funerale allo sviluppo sostenibile del territorio”: una fine annunciata, secondo i manifestanti, a fronte della “progressiva distruzione del territorio agricolo” e della “speculazione finanziaria a vantaggio di pochi” che la costruzione della Superstrada a pedaggio comporterebbe.
Concetti che, prima della partenza del corteo tra i capannoni di Villaraspa, vengono ribaditi al microfono da Bepi De Marzi, il celebre musicista e compositore giunto dalla sua Arzignano per sostenere la causa.
De Marzi, come dichiara anche in un'intervista che pubblichiamo a parte, esprime “il proprio senso di sconfitta” per “il silenzio dei contadini”: ovvero gli agricoltori che “invece di scendere in strada per salvare il territorio hanno venduto i loro terreni, come per la Valdastico Sud”.
“E così - incalza il compositore - siamo noi disperati che chiediamo la salvezza di queste che sono le più belle colline dell'Alto Vicentino.”
Il corteo, sotto un cielo plumbeo che rende il momento ancora più irreale, parte quindi in direzione della Gasparona. Oltre a quelle dei comitati, si notano anche le bandiere di Sinistra Ecologia e Libertà e dei movimenti “No Dal Molin”.
Alla rotatoria di imbocco, spunta la corona di fiori e inizia la “cerimonia funebre” vera e propria. Con polizia e carabinieri a fare da apripista, la fila dei manifestanti raggiunge infine il cancello d'ingresso del cantiere dove la corona viene simbolicamente deposta, con un ironico applauso dei partecipanti per la “morte” del territorio.
“Con questa manifestazione - ci spiega il portavoce dei comitati Lanfranco Tarabini - vogliamo alzare il tiro sul problema di come vengono attaccati i beni comuni. Il territorio, e un modo di vita sostenibile, è un bene comune. Il nostro intento è quello di aprire un nuovo fronte, coinvolgendo più realtà. Vogliamo costruire la “piazza dei beni comuni” che porti alla nascita laboratorio dei beni comuni dell'Alto Vicentino.”
“Noi - aggiunge Tarabini - non siamo “contro”, ma siamo a favore di uno stile di vita compatibile, sostenibile e a misura d'uomo.”
La manifestazione volge al termine, ma è solo la prima puntata. Giovedì prossimo, alla cerimonia della posa della prima pietra della Superstrada Pedemontana Veneta a Romano - che qualcuno, tra gli intervenuti, definisce “una farsa mediatica” - i comitati saranno nuovamente presenti per esprimere la loro opposizione.
Un altro presidio di contestazione sarà allestito dal Movimento Cinque Stelle e altri gruppi e comitati che non hanno partecipato alla manifestazione di oggi.

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

1

Attualità

20-12-2025

Verso la riapertura del Caffè Italia

Visto 11.374 volte

2

Attualità

20-12-2025

Scacco al degrado

Visto 9.619 volte

3

Cronaca

20-12-2025

Cassola, tolleranza zero sull'azzardo

Visto 9.500 volte

4

Attualità

21-12-2025

Agrovoltaico, cresce la contestazione a Rosà

Visto 7.809 volte

6

Agricoltura e Food

20-12-2025

L’Europa taglia il futuro dei campi

Visto 4.960 volte

7

Incontri

18-12-2025

Sarebbe bellissimo a Villa Angaran San Giuseppe

Visto 3.822 volte

8

Manifestazioni

22-12-2025

Marostica Summer Festival: arriva la magia di Luca Carboni

Visto 3.719 volte

9

Hockey

20-12-2025

Bassano, pericolo Giovinazzo

Visto 2.634 volte

10

Industria

22-12-2025

Export, il manifatturiero rialza la testa

Visto 2.366 volte

1

Politica

24-11-2025

Il principe Alberto

Visto 18.071 volte

2

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 14.679 volte

3

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.580 volte

4

Attualità

20-12-2025

Verso la riapertura del Caffè Italia

Visto 11.374 volte

5

Attualità

28-11-2025

Finco: “Accordo positivo sulla Polizia Locale”

Visto 10.946 volte

6

Attualità

28-11-2025

Canova, il gigante ritrovato

Visto 9.931 volte

7

Attualità

06-12-2025

Mussolente celebra le sue eccellenze

Visto 9.884 volte

8

Attualità

20-12-2025

Scacco al degrado

Visto 9.619 volte

9

Geopolitica

01-12-2025

La Germania e la minaccia dei droni

Visto 9.533 volte

10

Cronaca

20-12-2025

Cassola, tolleranza zero sull'azzardo

Visto 9.500 volte