Ultimora
5 Dec 2025 14:18
A Venezia 170mila presenze al giorno nel 2024, 80mila city users
5 Dec 2025 12:00
Scelti i 4 progetti finalisti Biennale College - Cinema 2025-26
5 Dec 2025 10:38
Investimenti truffa a chi aveva perso casa per l'alluvione
5 Dec 2025 08:54
Chiusura per 45 giorni discoteca a Padova disposta da questura
4 Dec 2025 18:58
All'Aeroporto di Venezia un albero di Natale ispirato ai Giochi
4 Dec 2025 18:45
Dal 6 dicembre un biglietto per visitare il cortile di Giulietta
5 Dec 2025 15:11
Netflix acquista Warner Bros per 83 miliardi di dollari
5 Dec 2025 14:32
Energia, le strade per il futuro, il ruolo dei biofuel
5 Dec 2025 14:24
Milano Cortina, Mattarella accende il braciere: 'Stop alle guerre'
5 Dec 2025 13:55
Tac al gatto in ospedale, chiesti tre rinvii a giudizio
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
"Funerale al territorio" per la Pedemontana
Corteo di protesta dei comitati a Villaraspa di Mason Vicentino al futuro maxi-cantiere della SPV. Sulla Nuova Gasparona, chiusa al traffico, celebrate simbolicamente le esequie dello sviluppo sostenibile
Pubblicato il 05-11-2011
Visto 4.778 volte
Un funerale in stile New Orleans, con la musica dixieland che risuona dagli altoparlanti di un camioncino, la corona di fiori e il corteo che procede a passo lento - scortato dalle forze dell'ordine e sotto un cielo minaccioso - lungo una spettrale superstrada Nuova Gasparona, chiusa al traffico nel tratto tra la rotatoria di Marostica e lo svincolo per Mason Vicentino.
E' la sintesi della manifestazione contro la Superstrada Pedemontana Veneta organizzata dai Comitati Difesa Salute e Territorio Valle Agno, Alto Vicentino, Malo e Bassano del Grappa che si danno appuntamento alle 15 nella zona industriale di Villaraspa di Mason Vicentino.
Una dimostrazione che avviene a pochi giorni dalla cerimonia della posa della prima pietra dell'infrastruttura, prevista giovedì prossimo 10 novembre a Sacro Cuore di Romano d'Ezzelino.
Foto Alessandro Tich
La destinazione del corteo di protesta - ampiamente documentato dalla nostra photogallery - è l'area di 100mila metri quadrati lungo la Nuova Gasparona, a qualche centinaio di metri a sud della rotatoria di Villaraspa, dove sorgerà il maxi-cantiere della Spv: superficie logistica, già transennata e al cui ingresso è già collocato il cartello indicatore del contraente generale Sis e delle imprese consorziate, dove per almeno sei anni saranno impegnati non meno di 1500 addetti ai lavori.
Quello che la mobilitazione intende rappresentare, come spiegano i promotori, è “un funerale allo sviluppo sostenibile del territorio”: una fine annunciata, secondo i manifestanti, a fronte della “progressiva distruzione del territorio agricolo” e della “speculazione finanziaria a vantaggio di pochi” che la costruzione della Superstrada a pedaggio comporterebbe.
Concetti che, prima della partenza del corteo tra i capannoni di Villaraspa, vengono ribaditi al microfono da Bepi De Marzi, il celebre musicista e compositore giunto dalla sua Arzignano per sostenere la causa.
De Marzi, come dichiara anche in un'intervista che pubblichiamo a parte, esprime “il proprio senso di sconfitta” per “il silenzio dei contadini”: ovvero gli agricoltori che “invece di scendere in strada per salvare il territorio hanno venduto i loro terreni, come per la Valdastico Sud”.
“E così - incalza il compositore - siamo noi disperati che chiediamo la salvezza di queste che sono le più belle colline dell'Alto Vicentino.”
Il corteo, sotto un cielo plumbeo che rende il momento ancora più irreale, parte quindi in direzione della Gasparona. Oltre a quelle dei comitati, si notano anche le bandiere di Sinistra Ecologia e Libertà e dei movimenti “No Dal Molin”.
Alla rotatoria di imbocco, spunta la corona di fiori e inizia la “cerimonia funebre” vera e propria. Con polizia e carabinieri a fare da apripista, la fila dei manifestanti raggiunge infine il cancello d'ingresso del cantiere dove la corona viene simbolicamente deposta, con un ironico applauso dei partecipanti per la “morte” del territorio.
“Con questa manifestazione - ci spiega il portavoce dei comitati Lanfranco Tarabini - vogliamo alzare il tiro sul problema di come vengono attaccati i beni comuni. Il territorio, e un modo di vita sostenibile, è un bene comune. Il nostro intento è quello di aprire un nuovo fronte, coinvolgendo più realtà. Vogliamo costruire la “piazza dei beni comuni” che porti alla nascita laboratorio dei beni comuni dell'Alto Vicentino.”
“Noi - aggiunge Tarabini - non siamo “contro”, ma siamo a favore di uno stile di vita compatibile, sostenibile e a misura d'uomo.”
La manifestazione volge al termine, ma è solo la prima puntata. Giovedì prossimo, alla cerimonia della posa della prima pietra della Superstrada Pedemontana Veneta a Romano - che qualcuno, tra gli intervenuti, definisce “una farsa mediatica” - i comitati saranno nuovamente presenti per esprimere la loro opposizione.
Un altro presidio di contestazione sarà allestito dal Movimento Cinque Stelle e altri gruppi e comitati che non hanno partecipato alla manifestazione di oggi.
Il 05 dicembre
- 05-12-2023Pole Position
- 05-12-2020Take Away
- 05-12-2020L'avallo di Adriano
- 05-12-2020Lavori privati, pubbliche virtù
- 05-12-2018Andiamo a rotoli
- 05-12-2018Quando il furto va in fumo
- 05-12-2017Cover Story
- 05-12-2017Benvenuti su MTV
- 05-12-2016No, grazie
- 05-12-2015La grande occasione
- 05-12-2015La Destra e la Sinistra
- 05-12-2013Atti, non parole
- 05-12-2013E la Donazzan diventa...un drone
- 05-12-2013Notte dei Dinosauri
- 05-12-2012Rondò Brenta: donna cade dal balcone e muore
- 05-12-2010La giostra mezza piena e mezza vuota
- 05-12-2009A scuola con l'handicap
- 05-12-2009“Funny Money”: su Bassanonet la nuova rubrica di Eugenio Benetazzo
- 05-12-2009"Servizio Antirapina" a Romano d'Ezzelino
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.325 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.445 volte





















