Ultimora
5 Jul 2025 18:42
Patriarca Venezia, 'pace non ha nulla a che fare con pacifismo'
5 Jul 2025 17:25
In Veneto allerta 'gialla' per temporali domani e lunedì
5 Jul 2025 14:58
Legambiente, sul Garda in 10 anni +27% di presenze turistiche
5 Jul 2025 12:48
Al via da oggi il 'Treno del Mare' da Verona a Chioggia
5 Jul 2025 11:13
Ciclista morto, si sospetta un pirata della strada
5 Jul 2025 10:34
Incendio in un deposito di materiali, chiusa A4 in Veneto
5 Jul 2025 23:44
Mondiale per club, Real Madrid-Borussia Dortmund 2-0
5 Jul 2025 22:17
Musk annuncia nascita di un terzo partito, l'America Party
5 Jul 2025 22:10
Negoziatori pronti a partire, Hamas teme omicidi mirati. Khamenei riappare in pubblico
5 Jul 2025 22:00
Mondiale per club, in campo Real Madrid-Dortmund DIRETTA
5 Jul 2025 19:53
Mondiale per club: in campo alle 22 Real Madrid-Dortmund DIRETTA
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Elisa Pozza Tasca: “In Libia un uso della forza esagerato”
L'ex parlamentare bassanese, nata a Tripoli, segue con apprensione la sommossa in corso nel Paese di Gheddafi. E la rivolta in Tunisia apre nuovi scenari per il caso di Milena Bianchi
Pubblicato il 21-02-2011
Visto 5.715 volte
A Tripoli ci è nata, nel 1941. Poi, quando aveva appena 6 mesi, sono arrivati gli inglesi, è giunto l'ordine di evacuazione di donne e bambini e assieme alla madre e alla sorella è stata rimpatriata in Italia.
“Mia mamma - ci dice Elisa Pozza Tasca, ex parlamentare bassanese e attuale presidente nazionale dell'associazione “Penelope” - mi raccontava sempre di quel viaggio, a bordo di un aereo della Croce Rossa fino a Castelvetrano in Sicilia, e poi lungo tutta l'Italia, da sola con le due bambine, fino a Marostica. Un viaggio lungo e avventuroso, senza avere il marito al suo fianco: mio padre, che era un dipendente della Save, società per l'energia elettrica, era dovuto rimanere in Libia.”
Ricordi lontani, ma indelebili: la Libia, terra che le ha dato i natali e dove è potuta ritornare una sola volta, le è rimasta per sempre nel cuore.

Elisa Pozza Tasca: "Era comprensibile che prima o poi la rivolta scoppiasse anche a Tripoli"
Crocevia di quel mondo nordafricano e mediterraneo che per altri motivi ha dovuto conoscere e frequentare, quando a metà degli anni '90, in veste di deputata, affiancò Gilda e Bertillo Bianchi, i genitori di Milena Bianchi - la giovane bassanese scomparsa a Nabeul, in Tunisia, e ritrovata morta dopo un anno e mezzo - nelle incessanti ricerche della ragazza, nonostante i “muri di gomma” innalzati dalle autorità tunisine.
Ora quel mondo è in fiamme: in Libia in queste ore la rivolta contro il governo sta degenerando. A Tripoli è stata saccheggiata la sede della Tv di Stato e il parlamento e gli uffici del governo sono stati dati alle fiamme, mentre le forze aeree - riferisce Al Jazeera - stanno bombardando i manifestanti e voci insistenti, ma non ancora confermate, parlano di un imminente golpe militare e della fuga di Gheddafi in Sudamerica.
E in Tunisia la caduta del presidente-dittatore Ben Alì, deposto dalle rivolte di piazza - il cui destino non è ancora noto e di cui è stato scoperto il “tesoro” in miliardi di euro - ha scatenato una rivoluzione “in progress” dagli sviluppi ancora estremamente incerti.
“Indubbiamente - afferma Elisa Pozza Tasca - sto provando sofferenza per quello che sta succedendo in tutti i paesi dell'area mediterranea, dall'Algeria all'Egitto, ma soprattutto per quello che sta accadendo in Libia. Era comprensibile che prima o poi la rivolta scoppiasse anche lì. Seguo la Libia con particolare apprensione perché la considero la mia patria. Ricordo ancora l'emozione che ho provato, alcuni anni fa, quando sono ritornata in Libia per la prima e unica volta dopo la mia partenza. La sofferenza è maggiore proprio per questo senso di appartenenza.”
“Trovo che in Libia l'uso della forza è esagerato - aggiunge l'ex parlamentare -. Le centinaia di morti tra i dimostranti libici non ci sono stati né in Tunisia né in Egitto. Dopo le proteste scoppiate nei Paesi vicini il regime doveva aspettarsi la sollevazione della gente, e in particolare dei giovani, e usare meno violenza verso i dimostranti.”
“Per quanto riguarda la Tunisia - dichiara la presidente di “Penelope”, associazione nazionale delle Famiglie e Amici delle Persone Scomparse - ho vissuto questa rivoluzione in modo diverso. E ho riflettuto proprio in questi giorni con Gilda, la mamma di Milena Bianchi, chiedendomi se Mounir non sia per caso tornato libero. Abbiamo sentito notizie di numerosi evasi dalle carceri tunisine, tra cui potrebbe esserci anche lui e potrebbe quindi mettersi in contatto con noi.”
Mounir Ben Salem, giovane amico di Milena e reo confesso del suo omicidio, fu condannato per questo, nel 1998, a 20 anni di reclusione. Ma la sua versione dei fatti non ha mai convinto la famiglia della ragazza, intenzionata - a pena espiata - a incontrare Mounir per conoscere da lui le “verità nascoste”.
“Non so se il nuovo corso in Tunisia faciliterà o ostacolerà questo incontro, dipenderà dalla situazione in cui Mounir si trova - conclude Elisa Pozza Tasca -. Noi siamo sempre in attesa di quel contatto. Con una vera democrazia, e non uno stato di polizia, i contatti normali possono riprendere.”
Il 05 luglio
- 05-07-2024È giunta l’ora
- 05-07-2024Luigi VII
- 05-07-2024Giro attorno al Fondo
- 05-07-2023L’architutto
- 05-07-2023Nardin Alto
- 05-07-2023Simply Marostica
- 05-07-2023Qui Pro Quà
- 05-07-2022I Had a Dream
- 05-07-2019Il clima politico
- 05-07-2019Na onta e na Zonta
- 05-07-2019Le Arti per Via
- 05-07-2018Avanti il prossimo
- 05-07-2018Serena, ma agitata
- 05-07-2018Architettato ad arte
- 05-07-2017Confcommercio, Astuni si dimette
- 05-07-2016Debora e Davide, è disgrazia
- 05-07-2016Messaggi alla cieca
- 05-07-2015“Coste” se ne è andato
- 05-07-2015Estate in piscina
- 05-07-2013Ricomincio da due
- 05-07-2013L'assalto al Castello
- 05-07-2013Addio ai monti
- 05-07-2013Smart People
- 05-07-2012Un po’ di Grappa per Bassano
- 05-07-2012Giustizia sia fatta
- 05-07-2011“Siamo favorevoli alla pedonalizzazione del centro”
- 05-07-2009Bassano "studiata" dal turismo internazionale
- 05-07-2009Il mondo di Dhani