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Rimosso il direttore dei lavori del cantiere infinito di piazza Duomo a Rossano Veneto. “L’amministrazione sta procedendo all’individuazione di un nuovo soggetto tecnico al fine di garantire la prosecuzione e il completamento dell’intervento”

Pubblicato il 19-06-2025
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Re.Motion: non è una nuova sezione sui linguaggi del contemporaneo di Operaestate, il Festival che oltretutto una quarantina di anni fa è nato proprio a Rossano Veneto.
Questa è la storia di una rimozione dall’incarico, peraltro già ampiamente annunciata.
Martedì scorso 17 giugno Comune di Rossano Veneto ha provveduto alla risoluzione del contratto con il direttore dei lavori incaricato per l’intervento di riqualificazione di piazza Duomo, l’architetto Francesco Antonio Tonietto, che dell’intervento medesimo è anche il progettista.

Il cantiere senza fine di piazza Duomo a Rossano Veneto (foto Alessandro Tich)

Ne dà notizia un comunicato stampa trasmesso oggi in redazione dall’amministrazione comunale rossanese.
La storia del cantiere senza fine di piazza Duomo, che si protrae da sei anni, arriva dunque ad un punto di svolta, qualunque siano i suoi sviluppi futuri.
Il procedimento amministrativo, come informa la nota dell’amministrazione Zonta, “ha preso avvio in data 11 aprile 2025 con la formale contestazione di inadempimenti ritenuti gravi ai sensi della normativa vigente in materia di lavori pubblici”.
Come previsto dall’ordinamento, è stato garantito il contraddittorio, durante il quale il professionista ha avuto ampia facoltà di presentare controdeduzioni.
“Le giustificazioni fornite - afferma il comunicato - sono state valutate non idonee a sanare le criticità rilevate e si è pertanto provveduto allo scioglimento del rapporto contrattuale. Si precisa che tutte le lavorazioni eseguite fino alla data del 17 giugno u.s. ricadono sotto la responsabilità tecnica della Direzione dei Lavori precedente.”
L’amministrazione sta ora “procedendo all’individuazione di un nuovo soggetto tecnico abilitato a subentrare nella direzione dei lavori, al fine di garantire la prosecuzione e il completamento dell’intervento, il cui avvio risale a oltre cinque anni fa”.
“Le interruzioni, le sospensioni e le proroghe intervenute nel frattempo hanno comportato un significativo slittamento dei termini contrattuali inizialmente previsti - dichiara ancora l’amministrazione -. L’obiettivo prioritario dell’Ente è quello di ristabilire le condizioni operative necessarie per la riattivazione del cantiere in tempi rapidi, assicurando una gestione tecnico-amministrativa efficiente, il rispetto dei tempi di esecuzione e la conclusione dell’opera nel più breve tempo possibile.”

Il comunicato aggiunge che “contestualmente, una volta formalizzata la nuova Direzione dei Lavori, sarà proposta alla Parrocchia di Rossano Veneto un’apposita riunione per l’aggiornamento sullo stato avanzamento lavori e la definizione di un nuovo cronoprogramma formulato dalla nuova Direzione, a garanzia del completamento dell’intervento”.
“Come amministrazione - è il virgolettato della nota stampa inviata in redazione - ci impegniamo a far ripartire il cantiere il prima possibile, affinché i lavori possano proseguire in modo regolare e terminare rapidamente. Rossano Veneto merita di vedere conclusa quest'opera, che ha rappresentato per troppo tempo una ferita aperta, causando disagi alle attività commerciali e alla comunità.”
“Non appena sarà nominata la nuova Direzione dei Lavori, proporremo alla Parrocchia un incontro per esaminare lo stato delle opere e dare garanzie sui tempi di esecuzione - prosegue la dichiarazione -. Il nostro obiettivo è fornire un termine preciso per il completamento dei lavori, rispettando le esigenze della comunità parrocchiale.”
“È arrivato il momento di superare polemiche e controversie: è indispensabile restituire serenità alla nostra comunità, e il nostro impegno sarà rivolto proprio in questa direzione - conclude l’amministrazione Zonta -. Nei prossimi mesi verranno condotte verifiche approfondite e valutazioni puntuali; qualora emergessero responsabilità o errori, i soggetti coinvolti saranno chiamati a rispondere dei danni arrecati e ne sarà data comunicazione alle autorità competenti. Auspichiamo che tutti gli attori coinvolti scelgano di agire nell’interesse di Rossano Veneto, anteponendo il bene comune a ogni interesse personale.”

A fronte di cotanto comunicato stampa, faccio un salto a Rossano Veneto per scattare alcune foto aggiornate del cantiere eterno di piazza Duomo, approfittando anche del passaggio pedonale ricavato tra le due file di transenne.
Qui trovo aperta - pure circondata da transenne ma con un pertugio di accesso per i clienti - la mitica Caffetteria Al Duomo, che d’altronde non ha mai chiuso i battenti negli ultimi sei anni ovvero per tutto il periodo, dagli inizi ad oggi, dei lavori senza fine.
“Io ho sempre tenuto aperto - mi conferma la titolare della Caffetteria, Caterina Baggio -. Mai mancato un giorno. Con le transenne, chiusa con le transenne proprio davanti alla porta, aperto un metro solo per entrare al bar, che mi vergognavo anche, sinceramente.”
Quando arrivo a Rossano, attorno alle 13, grazie all’AP (che non è la Associated Press ma l’Agenzia Passaparola) la notizia della risoluzione del contratto col direttore dei lavori e progettista della nuova piazza è già nota.
Per cui chiedo alla barista che cosa si auspica, giunti ormai a questo punto.
“Speriamo che ripartano i lavori, che finiscano il prima possibile - risponde la esercente -. Almeno per mettere fuori due tavolini in luglio o agosto, per cominciare a lavorare e tirarme su ‘na costa.”
Io sono nato nella Città Eterna e qui nel Bassanese sono un immigrato dalla terraferma veneziana, per cui chiedo alla titolare del pubblico esercizio che cosa vuol dire “tirarme su ‘na costa”.
Tirarme su ‘na costa - mi spiega - vuol dire che go tirà fora tutti i me risparmi, che cominsie a meter via qualcosa per riuscire a tirar fià.”
Grazie, signora Caterina.
Anche questo, come quello di B.Motion di Operaestate Festival, è un linguaggio del contemporaneo.

Il 15 agosto

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