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Tema: Antonio Canova.
Svolgimento: unire arte e artigianato reinterpretando lo spirito dell’artista più amato e più famoso del suo tempo.
È la sfida che ha visto impegnate tredici imprese artigiane del territorio in occasione della mostra “Io, Canova. Genio Europeo”, allestita al Museo Civico per il Bicentenario Canoviano. La quale, per la cronaca, lo scorso fine settimana ha sfiorato la quota di 10.000 visitatori dalla sua apertura.
Il presidente comunale di Confartigianato Bassano del Grappa Alberto Costa, l’assessore Giovannella Cabion, il presidente mandamentale Sandro Venzo, il sindaco Elena Pavan e l’artigiana Laura Visentin
Già nel 2018 è stata avviata una collaborazione tra il Raggruppamento di Bassano del Grappa di Confartigianato Imprese Vicenza e il Museo Civico che si è tradotta nella realizzazione, all’interno del bookshop dello stesso Museo, di alcune vetrine espositive riservate proprio alle creazioni artigianali. In questo modo artigiani e imprese locali, in base al settore di appartenenza, hanno potuto mettere in mostra le loro opere, spesso ispirate alle esposizioni ospitate dal Museo e ad altre opere d’arte presenti.
Una formula che si ripete anche per la mostra canoviana, su iniziativa di Viart, progetto di valorizzazione dell’artigianato di Confartigianato Imprese Vicenza.
In questa speciale occasione gli artigiani hanno tratto ispirazione da un’opera, da un particolare o da un elemento della capacitò artistica del Canova, dando vita a nuovi manufatti artistici.
“La mostra del genio di Possagno rappresenta un’occasione unica di visibilità per il nostro territorio in termini turistici con ricadute positive anche per le aziende, in particolare quelle impegnate in questo settore - afferma Sandro Venzo, presidente del Raggruppamento Confartigianato di Bassano del Grappa -. I numeri in questo senso sono davvero confortanti e si è andati oltre le aspettative, così come sono apprezzati gli articoli dei nostri artigiani come souvenir.” “Risultati - aggiunge Venzo - che confermano la bontà della scelta di abbinare le produzioni delle nostre imprese a eventi di forte richiamo nell’intento di far conoscere al grande pubblico la varietà del mondo dell’artigiano locale e vicentino in generale.”
“La creatività, l’ingegno e il talento innato dei nostri artigiani locali, che si traducono nella qualità dei prodotti - commenta il sindaco Elena Pavan -, sono un marchio di valore assoluto per un territorio come il nostro, trainato dal contributo primario e irrinunciabile della manifattura e della piccola impresa.” “Motivo per cui - continua il sindaco - i lavori artigianali realizzati nel Bassanese e nel Vicentino trovano il giusto spazio espositivo nel Museo Civico della nostra città, come forma di riconoscimento e occasione di visibilità nei confronti dei tanti visitatori che, in questi giorni, giungono da ogni parte d’Italia, e non solo.”
“Tanto il genio di Antonio Canova, quanto le creazioni dei maestri artigiani del nostro territorio, saranno esposti nello stesso luogo, e in linea di continuità, per ricordarci come il confine tra artigianato e arte sia spesso sottile - osserva l’assessore alla Cultura Giovannella Cabion -. Tutta la scultura è anche un lavoro artigianale, e tanti lavori di artigianato tendono all’arte grazie alla capacità di creare emozioni.”
Nel nome di Antonio Canova e su ispirazione delle sue opere, dunque, all’entrata del Museo Civico viene esposta nelle teche la creatività del territorio.
Ad esempio, l’immagine stilizzata delle “Tre Grazie” del Canova vengono rappresentate nei pendenti realizzati dall’orafa designer Laura Balzelli, nelle stampe di qualità di Grafiche Tassotti e nelle penne Montegrappa.
E poteva mancare la scultura della Ebe? Certo che no. La ritroviamo nei segnalibri di Laguna Maschere e nelle incisioni a tiratura limitata della Stamperia d’arte Busato.
Il ceramista Diego Poloniato e le Ceramiche Dal Prà riproducono su oggetti finemente prodotti le immagini degli “Studi con proporzioni della statuaria classica” e delle “Danzatrici”, queste ultime riprese anche dall’artista Edoardo Maria Maggiolo.
Gli orafi Bottega Orafa Daniela Vettori e Laura Visentin prendono invece ispirazione da “Il mercato degli amorini” e dal “Collier di Camei” per riprodurre orecchini e altri pendenti. Appaiono inoltre tessuti di Palladio Lifestyle che richiamano l’opera “Amore e psiche”, i profumi ispirati alla classicità di Chiara Ronzani e i plexiglass dell’azienda Fusina Lab su cui sono finemente riprodotti i testi e opere del Canova.
Con questa iniziativa, Viart rende dunque omaggio alle produzioni locali che si richiamano alla tradizione e agli elementi culturali e storici del territorio per offrirle agli amanti del bello, in un’area come quella bassanese che anima ancora lo spirito creativo e tutt’ora operante nel settore dell’artigianato artistico.
Non solo: le realizzazioni degli artigiani, già uniche di per sé, diventano in questo caso quasi “pezzi da collezione” richiamandosi all’evento dedicato al Canova, oggetti che non mancheranno di suscitare la curiosità dei tanti turisti attesi per la mostra.
Non si tratta quindi di una semplice vetrina dell’artigianato locale, il cui filo conduttore è l’omaggio degli artigiani di oggi al gigante della scultura di ieri.
Per la figura da cui trae ispirazione e per il livello dei suoi espositori, lo potremmo definire un Talent Shop.
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