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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Pezzi da 60

“Il 1962 a Bassano”: i 60enni bassanesi del 2022 celebreranno il compleanno tondo con una festa a Villa Rezzonico. E realizzano un calendario con 365 notizie bassanesi, una per giorno, significative del loro anno di nascita

Pubblicato il 20-06-2022
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Aaah…il Ponte Vecchio con le automobili! Che meraviglia.
Altro che Sovrintendenza alle Belle Arti, discussioni sul pavimento, meglio la pietra o meglio il legno, il Palladio da rispettare e compagnia bella.
Una bella striscia d’asfalto e…vai, con le utilitarie del boom economico parcheggiate ai due lati del monumento, senza videosorveglianza per essere riprese e soprattutto senza smartphone per essere date in pasto ai social. Solo macchine fotografiche, come quella che ha scattato la fantastica immagine scelta come copertina del calendario a ritroso “Il 1962 a Bassano”: un vero e proprio almanacco dedicato alla Bassano del Grappa di 60 anni fa.

Foto Alessandro Tich

L’idea di realizzarlo è venuta a un gruppo di sessantenni bassanesi, born in 1962 per dirla alla Bruce Springsteen, che il prossimo 1 luglio celebreranno con tanti altri loro coetanei il compleanno “rotondo” con una festa a Villa Rezzonico, esclusivamente rivolta ai portatori di sei decenni nati a Bassano o che hanno frequentato la nostra città. Oltre a una felpa con la scritta “Nati nel 1962”, i partecipanti riceveranno in omaggio l’originale calendario che racconta ai sessantenni bassanesi del 2022 - e a tutta la comunità cittadina - che cosa è accaduto nella loro città nell’anno e nel giorno in cui sono nati.
Nelle pagine della pubblicazione, assieme ad alcune foto d’epoca, vengono infatti riportati 365 fatti quotidiani - uno per giorno dal 1 gennaio al 31 dicembre 1962 -, selezionati tra vita pubblica, società e costume.
A compiere il gran lavoro di ricerca e scelta delle notizie è stato uno dei pezzi da 60 promotori dell’iniziativa: Dario Bernardi, politico di lungo corso col tesserino da giornalista, storico assessore e consigliere delle amministrazioni comunali che furono, trasformatosi per l’occasione in topo di emeroteca.
Con una pazienza e una metodica meritevoli di un monumento in Parco Ragazzi del ’62, Bernardi si è sciroppato tutti i 365 numeri di quell’anno del Giornale di Vicenza, da cui ha raccolto e prescelto le altrettante notizie più significative avvenute in città di quell’epoca con la tv ancora in bianco e nero, con l’uomo che saliva sullo spazio, con la crisi dei missili a Cuba che faceva spirare venti di guerra tra le due superpotenze, con Papa Giovanni XXIII che presiedeva il Concilio Vaticano II e col Caffè Italia, con tutti i suoi ombrelloni, che era ancora aperto.
La ricerca certosina di Bernardi si è avvalsa quindi della collaborazione dell’editore Andrea Minchio, del collezionista fotografico della Bassano di ieri e di oggi Pierantonio Ganazzin e del giornalista Gianni Celi, decano della stampa bassanese, per il testo di presentazione: ed ecco che il calendario all’indietro del 1962 a Bassano è divenuta cosa fatta.

La presentazione alla stampa dell’iniziativa “Il 1962 a Bassano”, annuncio della festa del 1 luglio a Villa Rezzonico compreso (biglietti, for sessantenni only, in vendita fino a lunedì 27 giugno presso la segreteria del Centro Giovanile, l’orologeria Martini in via Beata Giovanna e il ristorante-enoteca alla Corte di Sant’Eusebio), avviene nell’appena citata enoteca nonché piwiteca, e da oggi anche sixtyteca, gestita da un altro dei pezzi da 60 coinvolti nell’organizzazione dell’evento: il ri-onnipresente Roberto Astuni.
Del gruppo di sessantenni rampanti fanno parte anche altri volti noti delle cronache bassanesi presenti e passate. Tra questi: il già presidente mandamentale dell’Ascom Luca Maria Chenet, l’inossidabile presidente dell’Unione Regionale Istituzioni Pubbliche e Private di Assistenza (e cioè le Case di Riposo) Roberto Volpe, l’ex assessore dell’era del sindaco Bizzotto Mauro Lazzarotto, il già consigliere comunale di più legislature Stefano Monegato. Completano il board bassanese dei Favolosi Anni 60 (e chiedo scusa alle signore, di cui devo ineluttabilmente rivelare l’età): Mariano Alberton, Carlo Coracin, Laura Cerantola, Alessandra Ganassin, Roberto Martini, Giovanni Menegon, Giancarlo Merlo, Marella Parolin, Ornella Piccolotto, Cinzia Scuccato, Francesca Spolaore, Giovanni Temperato e Guido Zorzan. Veni, Vidi, Sixty.

C’è anche il sindaco Elena Pavan alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, segno che l’intraprendenza dei promotori va ben oltre la sfera di interesse della loro classe per rivolgersi idealmente, per l’appunto, a tutta la città.
“Una festa di classe non è una novità, ma nel nostro caso ha un significato particolare - afferma Dario Bernardi -. Per noi festeggiare il compleanno tondo ha dato l’occasione di pagare un debito verso Bassano, città che facilita l’aggregazione.” “La nostra generazione - continua - ha goduto pienamente la città dopo la ricostruzione bellica e lo sviluppo significativo di quegli anni. Nel ’62 sono nati il Centro Studi, il Centro Giovanile e il Patronato della Ss. Trinità, a dimostrazione di un periodo di grande attenzione nei confronti del mondo giovanile.”
Luca Chenet spiega che la festa è stata fissata al 1 luglio per una democratica scadenza di metà anno che accontenta sia chi nel corso del 2022 i 60 anni li ha già compiuti, sia chi li deve ancora compiere. Non sarà una festa “statica”: niente tavoli ma posti in piedi e salottini laterali, per favorire il festoso dialogo tra i partecipanti. Il verbo si è sparso anche oltre oceano: già sicura l'adesione di due bassanesi classe '62 che arriveranno appositamente da Washington e da Miami. “Feste di classe ce ne sono tante - sentenzia il Grande Saggio Gianni Celi -, ma una festa di questo genere non c’è mai stata.”

Che si sia nati nell’era analogica, come chi vi scrive, oppure in quella digitale, il calendario del 1962, con sindaco di Bassano Pietro Roversi, stimola comunque una grande curiosità. E spulciando tra le 365 notizie selezionale dall’Eco della Stampa bernardiano, si trovano delle autentiche perle significative di quei tempi, davvero degne di un Bassanonet della protostoria.
Ad esempio, il 20 ottobre di quell’anno “Il Comune approva l’Azienda di Soggiorno e Turismo”. Ma guarda un po’: proprio in quell’anno nasceva anche Roberto Astuni.
20 gennaio: “La Questura multa un bar: al suo interno una macchina da gioco a gettoni”. Altri tempi, veramente. 24 marzo: “Alcuni studi evidenziano che il Ponte Vecchio risente dell’usura del tempo”. Profetici.
17 aprile: “I Pompieri cercano una nuova caserma: inadeguata Piazzetta Guadagnin”. Ve le immaginate le autobotti che escono da sotto l’arco di via Vittorelli? C’è anche qualche riverbero dei “crimini” dell’epoca. 23 giugno: “Un cittadino spaventa le galline col proprio fucile, il Pretore lo condanna”.
Ma attenzione al 19 luglio: “Turista protesta con il Vigile che lo multa mentre lascia l’auto sul Ponte Vecchio”. Ma c'era già l'assessore Mazzocco?
Ma ecco che, il 22 luglio: “Proposta: far parcheggiare i turisti sul Ponte Vecchio il tempo di una foto”. Soluzione ponte.
E che dire di Ferragosto? “Si sono contati 54 pullman per tremila turisti, ma sono tutte soste brevi.” Ahi ahi ahi, povera attrattività d’area…
Il 19 settembre un clamoroso #SiCambia, mai realizzato: “Per migliorare la viabilità si propone di spostare la statua del Gen. Giardino”.
Infine una notizia, fra le tante, significativa dell’era dell’esplosione demografica dei baby boomers, agli antipodi della situazione odierna. 1 dicembre: “Mancano aule: 2500 alunni delle Elementari in 75 classi invece che in 100”.
Questo, e tanto altro, costella il racconto di quel 1962 ai piedi del Grappa.
Merito del gruppo promotore di Dario Bernardi & Friends, che vuole celebrare in questo modo il raggiungimento della cifra tonda, per un incontro di classe da elevare al quadrato.

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