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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Sussurri e grida
Il post della Brunelli diventa un caso mediatico nazionale, tra gli attacchi del mondo politico di opposizione e il silenzio del resto della maggioranza Pavan
Pubblicato il 19-09-2021
Visto 9.402 volte
Ansa (nazionale), Libero Quotidiano, Il Tempo, Il Messaggero, Gazzetta del Sud, eccetera eccetera.
Si disturbano per lei anche Dagospia, Fanpage, Andrea Scanzi, Enrico Mentana.
E riporto solo i nomi di alcune testate e di alcuni giornalisti e non i contenuti da loro espressi, degni in qualche caso di un vero e proprio processo mediatico.
Il quarto d’ora di notorietà di Ilaria Brunelli è servito. In queste ore il nome di Bassano del Grappa è rimbalzato sulle prime pagine dei quotidiani online del Belpaese non per l’imminente inaugurazione del Ponte o per la fresca nomina del Monte Grappa a Riserva della Biosfera MAB UNESCO, ma per lo scioccante e ormai celeberrimo post nel quale la capogruppo di #PavanSindaco, scrivendo di parlare “per la libertà e per i giovani”, dichiara che “preferisce morire di Covid” piuttosto che “piegarsi al ricatto” dei vaccini da parte del governo e delle regioni, colpevoli a suo dire di una “aggressività e coercizione” talmente “abnormi” da farle decidere “che non si vaccinerà per nulla al mondo”.
Ovvero, come scrive in un’altra parte del post: “preferisco morire di Covid che lasciarvi calpestare i diritti della società in cui vorrei vivere”.
Sul caso Brunelli, sul piano locale ma anche provinciale e non solo, continua la pletora di attacchi da parte del mondo politico di opposizione. Sempre su Facebook il capogruppo di minoranza Angelo Vernillo, in un post contraddistinto dal tag #dimissionisubito, bolla le dichiarazioni social della capogruppo di maggioranza come “parole irrispettose delle vittime di Covid”.
“Non si tratta di libertà di espressione o politica - afferma Vernillo -, qui si tratta di mancanza di rispetto. Umano. Di mancanza assoluta di sensibilità immolata sull’altare della ricerca di visibilità sulla pelle delle sofferenze delle persone. Su Green pass e vaccini si può anche discutere e confrontarsi. Ma non con queste provocazioni e queste parole.” “Tra pochi giorni - prosegue il post - verrà festeggiato il termine dei lavori di restauro del Ponte Vecchio (…) e ci troviamo a finire alla ribalta nazionale per queste dichiarazioni. Bassano non lo merita.” “Scuse e dimissioni senza se e senza ma, ecco cosa serve - conclude il capogruppo di opposizione -. Una condanna politica con azioni conseguenti da parte della Sindaca oppure la maggioranza destra-lega si assumerà nei fatti la responsabilità di fare proprie queste dichiarazioni.”
Una cascata di polemiche a cui fa da contrappeso il silenzio del resto della maggioranza Pavan, al di là delle dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale ai due quotidiani locali. Sussurri e grida.
Fonti autorevoli parlano di una maggioranza comunale in subbuglio dopo la controversa uscita della capogruppo della lista del sindaco. Ma è un subbuglio silenziato nel momento in cui deve uscire dalla porta del Palazzo. Da parte delle liste che compongono l’attuale amministrazione non è uscito uno straccio di dichiarazione o di comunicato stampa, sia esso di critica, oppure di approvazione o anche di diplomatico distacco (della serie: “pensiero personale che non si sovrappone al ruolo istituzionale”) nei confronti della collega capogruppo. Una questione che per la maggioranza è evidentemente troppo imbarazzante. Ieri pomeriggio è giunto in redazione un comunicato di Impegno per Bassano, ma si tratta di una dichiarazione di alta politica a seguito dell’intervento della presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia al Festival Città Impresa e quindi si occupa di tutt’altre cose.
Per cui sarò chiaro una volta per tutte. Come ho sostenuto e motivato ieri, il confine tra pensiero privato e ruolo pubblico ed elettivo di Ilaria Brunelli non esiste. La coalizione politico-amministrativa di cui fa parte non può pertanto giocare alle tre scimmiette, chiudendo occhi orecchie e bocca, e ritenere che il post e la campagna social della consigliera appartengano a un “mondo parallelo” che nulla ha a che vedere con le dinamiche e le tematiche della cosa pubblica comunale.
Certamente un’amministrazione comunale non può costringere alle dimissioni un suo consigliere, a maggior ragione per un’opinione espressa, e la Brunelli - salvo un suo ripensamento - continuerà a svolgere il suo ruolo di pubblica amministratrice fino al termine del mandato. Ecco perché tra la capogruppo di #PavanSindaco e il resto della maggioranza, sindaco in primis, è necessario perlomeno un chiarimento interno, come pure una verifica nell’ambito della sua stessa lista: il confronto tra la allora capogruppo Lucia Fincato e la civica Impegno per Bassano è scaturito per ragioni assai più futili.
In altre parole, essendo la politica l’arte del compromesso, la Brunelli e il resto della squadra devono scendere a patti per evitare che il subbuglio di oggi diventi l’attrito ingovernabile di domani.
Più chiari di così, si muore.
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