Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 10-04-2009
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Non c'è alcuna “naturale necessità scientifica” dietro il “maniacale interesse per il DNA” ma piuttosto “potenti lobbies finanziarie che vogliono ottenere, dal controllo dei meccanismi biologici, vantaggi biotecnologici così schiaccianti da ridurre coloro che non ne hanno la conoscenza e il possesso in una totale e necessaria sudditanza”. E' la tesi che il dott. Mario Girotto, medico veterinario omeopata e ricercatore, sostiene già da tempo dai microfoni di Radio Gamma 5 - di cui è il presidente - e in pubblici incontri e conferenze dedicati al tema degli organismi geneticamente modificati.
E' stato anche lo spunto, ieri sera alla libreria “La Bassanese”, del terzo “Incontro senza censura” promosso dal libraio Marco Bernardi e incentrato sul tema “DNA e OGM - Quale verità?”.
Intervistato da Marcello Pamio - scrittore, editore e web editor - il dott. Girotto, di fronte a un folto pubblico ha affrontato gli argomenti tratti dal suo libro “DNA ed Eugenetica: chi vuole il controllo sulla vita?”
Il Dott. Paolo Girotto
“In questo lavoro - è un commento del dott. Girotto circa il suo lavoro di ricerca - mi sono proposto di portare all'attenzione un elemento della realtà in cui viviamo oggi, non immediatamente percepibile. Mi riferisco all'incredibile "ondata", in cui rischiamo di affogare, di disinformazione e bugie circa "il mondo del DNA" circondato e difeso dall'aureola della "scienza ufficiale" con tutti i crismi. Le domande che insistenti mi si presentavano alla mente erano: una così massiccia sottolineatura del DNA come chiave della vita era corretta? E di conseguenza l'illustrazione dei mirabolanti vantaggi connessi con la conseguenza dei meccanismi genetici più reconditi e della loro manipolazione aveva un reale fondamento? Ed ancora: l'uomo ha veramente bisogno del mais o della patata manipolata? E' veramente prioritaria la conoscenza del genoma per risolvere tutte le più importanti malattie degenerative che affliggono l'umanità post-industriale? La risposta ai problemi sociali ed economici immensi che ci stanno davanti si può trovare in un rilancio delle biotecnologie con la manipolazione dei modelli di base della vita sulla terra, senza biglietto di ritorno?”
Secondo l'autore, come detto prima, la risposta a tutti questi quesiti rientra in un più ampio tentativo di controllo dei meccanismi biologici e dei conseguenti enormi vantaggi economici da parte di lobbies finanziarie multinazionali.
Una tesi coraggiosa, che agli “Incontri senza censura” di Bassano ha trovato modo e spazio per stimolare un interessante confronto.