Pubblicità

Pubblicità

RedazioneRedazione
Bassanonet.it

Attualità

Il Manifesto

Colpo di scena: l'assessore Mazzocco non ha intimato ai commercianti di Borgo Angarano di rimuovere la locandina di protesta anti-Pavan. Chi ha fatto pubblicamente il suo nome, ora ritratta

Pubblicato il 01-06-2021
Visto 8.880 volte

Pubblicità

Clamoroso al Cibali: l'assessore alla Sicurezza Claudio Mazzocco non ha intimato ai commercianti di Borgo Angarano di rimuovere il manifesto di protesta contro la chiusura del Ponte per il concerto con la caricatura del “baby” sindaco Elena Pavan che si tiene stretto in mano il Ponte-giocattolo. Chi lo ha pubblicamente additato come colui che ha fatto pressioni per togliere lo scomodo foglio satirico dalle vetrine, ora ritratta.
È infatti accaduto che sabato scorso, al microfono del telegiornale di un'emittente locale, un esercente del Borgo abbia dichiarato testualmente: “Io come commerciante il cartello lo avevo esposto e l'ho tolto prontamente dato che l'assessore alla Pubblica sicurezza Claudio Mazzocco mi ha chiesto di toglierlo.” Gli ha fatto eco, sempre nello stesso servizio tg, un altro commerciante di Angarano, della categoria “grandi incazzati”, che ha testualmente affermato, riferendosi al manifesto satirico che aveva esposto in vetrina: “Hanno pensato di sguinzagliare gli assessori per le botteghe intimando di togliere questa grave … in questo modo stanno facendo fare una bruttissima figura alla città e all'amministrazione comunale.” Uno più uno uguale due, e cioé: Claudio Mazzocco, andando ben oltre le sue prerogative amministrative, avrebbe costretto alcuni operatori economici di Angarano a rimuovere l'imbarazzante (per il sindaco) caricatura.
Ma così non è stato. “Io con le due persone intervistate non ho mai parlato prima del concerto. Non sono così scemo da non sapere qual è il limite oltre il quale non posso andare”, mi dice l'esponente di giunta. Tirava quindi aria di querela per diffamazione.

L'assessore alla Sicurezza Claudio Mazzocco (foto Alessandro Tich)

Per evitare la quale nella giornata di ieri Claudio Mazzocco, accompagnato da un testimone, si è recato in via Angarano per incontrare di persona i suoi due “accusatori” e chiarire le cose. Morale della favola: come attestato nero su bianco da alcuni messaggi WhatsApp dei due commercianti - talmente riservati da aver già fatto il giro di Bassano -, il fatto di aver dichiarato che l'assessore abbia chiesto di togliere il manifesto dalle vetrine è stato il frutto, per così dire, di “un equivoco”. “Incomprensione”, “inconveniente”, “errata interpretazione dei fatti”: sono alcune delle parole-chiave del mea culpa dei contestatori pentiti.
Quelle che sono state rilasciate alla tivvù locale “erano le voci che in quei momenti concitati giravano tra i commercianti di Angarano”. Insomma: è stato un malinteso, ci siamo capiti male e tante scuse all'assessore. Assessore che, nella giornata di sabato, ha comunque espresso un suo personale parere sul fatto che quella locandina fosse di cattivo gusto.
Ma è tutt'altra cosa rispetto a un'intimazione d'autorità a tirare via la carta dello scandalo.
La quale è stata rimossa, da chi l'ha rimossa, spontanemante e non “spintaneamente” come si è voluto far credere. Far credere al punto da ispirare la nuova vignetta satirica di Giovanni Minoli, autore dell'ormai celeberrima locandina del sindaco-bambina, pubblicata ieri nel nostro portale.
“È successo che qualcuno è andato a riferire delle cose inesatte sul mio conto - dichiara Claudio Mazzocco a Bassanonet -. E io ho voluto mettere i puntini sulle “i” perché quanto riferito era assolutamente non vero.”
L'assessore conferma di aver espresso ad alcuni operatori del Borgo il suo giudizio negativo sulla caricatura contro il sindaco: “Sì, lo ammetto tranquillamente: io ho espresso il mio parere sul fatto che il manifesto ci stava ma la vignetta era un po' sopra le righe. Ma questo non vuol dire “imporre di toglierlo”, visto che non ne avevo neanche l'autorità, né ne sentivo la necessità. Ho solo detto il mio parere, come può dirlo qualsiasi cittadino.”
“Quello che si capisce da questa vicenda è che alle volte le parole e anche i fatti vengono travisati - conclude il referente alla Sicurezza -. Ed è quello che è successo, vista poi la retromarcia di tutti gli attori di questa, chiamiamola, telenovela.”
Non c'è che dire: in questo concitato e poi rientrato episodio, bisogna dare all'assessore quel che è dell'assessore. E per come sono andate le cose, Claudio Mazzocco meriterebbe una notizia in prima pagina su un noto quotidiano nazionale: Il Manifesto.

Pubblicità

Più visti

1

Attualità

26-04-2025

E tra le rette lettere l’arte

Visto 10.594 volte

2

Politica

23-04-2025

L’abdicAzione

Visto 10.247 volte

3

Attualità

23-04-2025

O Chioma O Morte

Visto 10.214 volte

4

Attualità

25-04-2025

ANPI orizzonti

Visto 10.026 volte

5

Politica

24-04-2025

Licenziato in tronco

Visto 9.984 volte

6

Attualità

24-04-2025

In Sole 24 Ore

Visto 9.951 volte

7

Attualità

28-04-2025

Bonifica istantanea

Visto 4.780 volte

8

Politica

28-04-2025

Calendimaggio

Visto 4.633 volte

9

Danza

27-04-2025

Dance Well: tra arte, salute e cambiamento

Visto 2.845 volte

10

Attualità

29-04-2025

Clinto Eastwood

Visto 2.542 volte

1

Attualità

18-04-2025

Anna dei miracoli

Visto 20.711 volte

2

Attualità

21-04-2025

Sua Spontaneità

Visto 15.133 volte

3

Attualità

19-04-2025

Posa plastica

Visto 14.264 volte

4

Politica

03-04-2025

Senza PL sulla lingua

Visto 12.902 volte

5

Attualità

09-04-2025

Frutti di chiosco

Visto 12.351 volte

6

Politica

08-04-2025

Marco Tullio Pietrosante

Visto 12.161 volte

7

Attualità

01-04-2025

Saldi di primavera

Visto 11.802 volte

8

Politica

11-04-2025

I grandi assenti

Visto 11.001 volte

9

Politica

14-04-2025

Forza Italia Viva

Visto 10.699 volte

10

Attualità

31-03-2025

Cassata alla Bassanese

Visto 10.632 volte