Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

S.O.S. città

Ho visto cose

Due o tre cosette sul parking “Le Piazze”, gratis per un mese e riorganizzato negli accessi. Tra gimkane serali, fioriere-cestino e auto sperdute a cercare l'ingresso

Pubblicato il 10-06-2020
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Ah, che bellezza. Per tutto questo finora pazzo e piovoso mese di giugno, a Bassano del Grappa possiamo disporre del grande regalo dell'amministrazione comunale: l'accesso gratuito h24 al parcheggio “Le Piazze”. Una libidine: al punto che ne usufruisco volentieri anch'io.
Poco importa se sulla home page del sito istituzionale del Comune la notizia non compaia e per trovarla bisogna andare sulla pagina Facebook @cittadibassanodelgrappa e avere l'intuizione di cliccare sul simbolo “P” postato in alto, che linka alla seguente informazione, datata 5 giugno: “Da oggi e per tutto il mese di Giugno è possibile parcheggiare gratuitamente al Park “Le Piazze” e al Parcheggio “Il Ponte” (Cadorna). Per accedere al Park "Le Piazze" sarà sufficiente avvicinare l'auto alle sbarre d'ingresso e d'uscita.” E poco importa se ho visto coi miei occhi, al parcheggio a pagamento di piazzale Trento, persone arrivate in auto da fuori che hanno regolarmente pagato il ticket della sosta senza sapere che a cento metri di distanza c'è un grande parcheggio gratis tutto per loro. Ma in una città dove molte cose accadono all'insaputa, ci sta anche questo.
Ma proprio al parcheggio temporaneamente gratuito dell'area dell'ex Ospedale, ho visto cose che noi umani non potremmo immaginare. Due o tre cosette, magari anche delle cazzatine, ma che la dicono lunga (in particolare le prime due) su come l'emergenza Covid ci abbia reso tutti più coscienziosi, più responsabili, più attenti al nostro prossimo, più sensibili alla tutela dell'ambiente.

Foto Alessandro Tich

Ho visto ieri in tarda serata, col parcheggio quasi vuoto visto l'orario, l'auto di un deficiente, con altri giovani a bordo, che ha continuato a sgommare facendo giri di gimkana ad alta velocità all'interno del parking fino a che, dopo il rettilineo conclusivo con svolta finale scambiata per la Variante Ascari di Monza, non ha parcheggiato accanto al muro che costeggia viale delle Fosse, nel posto più vicino all'uscita pedonale. Sai com'è: meglio non camminare troppo. Per andare a prendere la mia macchina ed evitare il rischio di falciature al semibuio ho dovuto fermarmi e attendere che il campione di Formula Zero (l'unico numero che riesco ad associare al suo cervello) lasciasse sgombro l'autodromo.
Ho visto oggi nel pomeriggio, su una delle due fioriere poste accanto alla cassa del parcheggio, un bel bicchierone di plastica tipo Coca da passeggio, con cannuccia incorporata, abbandonato in mezzo ai fiori come un trofeo di caccia (all'incivile).
Il cestino delle immondizie è esattamente a tre passi di distanza: troppi, oggettivamente, per chi ha tracannato una bevanda gassata. E che ha preferito lasciare il segno del suo passaggio, così di rutto.
Ma ho visto soprattutto cose che non c'entrano con l'imbecillità dei comportamenti, bensì con la recente riorganizzazione viabilistica degli ingressi al parking “Le Piazze”, messa in atto dall'amministrazione comunale. Ho visto mezzi a quattro ruote vagare sperduti sul fazzoletto di asfalto presso l'ex chiesa di San Bonaventura, alla ricerca dell'ingresso per le auto da viale delle Fosse, che non c'è più. Ho visto persino un'autovettura prendere contromano via dell'Ospedale, nel vano tentativo di sciogliere l'arcano dell'accesso a quel comodo parcheggio, ampio e gratuito. E ho sentito (perché sento anche, oltre a vedere) il racconto di un pellegrino dell'asfalto che, arrivando da nord e cioè da piazzale Generale Giardino, per capire come si entra alle “Piazze” ha dovuto fare due giri di ricognizione, dopo i quali ha scoperto che la porta magica del parking a gratis (per questo mese) è solo quella di via De Blasi, dalla parte della stazione dei treni.
E tutto questo perché, per chi arriva da viale delle Fosse, non c'è una chiara ed adeguata segnaletica che indichi la nuova viabilità di ingresso nel parcheggio, se non un paio di cartelli di cartone (incellofanati in questi giorni di pioggia) buttati là, affissi ai tronchi di due tigli, sul lato est prima dell'intersezione con via Chilesotti. Questa sì, che è una Smart City.
Ce n'è quanto basta per sottolineare che se proprio #Si Cambia - e questa volta è stato cambiato il giro dell'oca per entrare alle “Piazze” - bisogna fare in modo che i cittadini utilizzino al meglio, e senza perdite di tempo, il cambiamento.
Ma ogni arrabbiatura e lamentela per la novità mal comunicata alla fine svanisce di fronte all'opportunità di lasciare l'auto in quel grande parcheggio, attaccato al centro, senza pagare. Mentre un nuovo striscione si innalza idealmente sopra il popolo del post-Covid: “#saràtuttogratis”.

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