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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il primo anno non si scorda mai
“Decrescita infelice e occasioni perse”: le opposizioni di centrosinistra tracciano il loro bilancio del primo anno di amministrazione Pavan
Pubblicato il 22-05-2020
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Una relazione di 2 pagine. A Bassano del Grappa sta diventando una moda.
Questa volta però non ci occupiamo di consulenti esterni, ma di minoranze. Più precisamente dei consiglieri comunali di opposizione del centrosinistra (gruppi consiliari Bassano Passione Comune - Partito Democratico - Bassano per Tutti Gruppo - Misto Italia Viva) che oggi hanno convocato la stampa per ripercorrere brevemente il primo anno di amministrazione Pavan a quattro giorni dal 26 maggio, 1st Anniversary dell'elezione del sindaco della Lega.
E lo hanno fatto presentando appunto uno stringato bilancio (2 sole pagine più una terza occupata dall'intestazione) intitolato “Decrescita infelice e occasioni perse - Il primo anno di amministrazione Pavan 2019/2010”. Poche, ma sintetiche parole che sembrano quasi voler rappresentare il “poco” che emerge da questo primo miglio di mandato.
Fonte immagine: Facebook/Elena Pavan
Al primo punto del documento Bassano del Grappa viene presentata come una “città indifesa”. “L'amministrazione comunale di Bassano - contestano le minoranze - decide di non difendersi in tribunale contro il cantiere della centralina idroelettrica e per il danno d’immagine sulla campagna di fake news contro il restauro del Ponte Vecchio”. E fin qui siamo al punto delle recriminazioni relative a due cavalli di battaglia dell'amministrazione precedente.
Poi però gli oppositori alzano il tiro, toccando un nervo scoperto, nel sottolineare la “scarsa difesa dell’ospedale di Bassano e assenza di leadership nella gestione nell’ULSS Pedemontana”. Il risultato del primo anno di amministrazione, secondo le opposizioni, ha prodotto in sostanza una “piccola Bassano”. Nella quale è stato “commissionato uno studio per una rete sovra-comunale di Musei: progetto abbandonato in pochi mesi, nel silenzio generale” ed è stato “commissionato uno studio per allargamento del comando di Polizia Locale intercomunale, finito in un nulla di fatto”. Riguardo invece alla cosiddetta e presunta leadership del territorio, “la sindaca privilegia dialogo e prese di posizione territoriali con i sindaci del territorio tesserati Lega”. Ce n'è anche per il tanto decantato turismo: “nessuna progettazione territoriale avviata, nessun passo avanti sul marketing territoriale nell’ultimo anno, solo lanci di idee spot senza progettazione condivisa con gli altri Comuni”.
Sul tema invece della partecipazione e dei quartieri, il centrosinistra dichiara: “è finito il caffè”. “Mentre si giravano i quartieri offrendo il caffè - afferma il sintetico bilancio -, in Municipio si pianificavano progetti ad alto impatto urbanistico come il park interrato in Prato Santa Caterina o la riduzione della ZTL in centro storico...senza alcuna condivisione e partecipazione con i cittadini”.
Passando ai Lavori Pubblici, per le minoranze il nuovo motto è “#SiCambia, anzi no”. “L'amministrazione - sottolineano - dichiara che mancano 3 milioni dal bilancio, che poi riappaiono. Nel frattempo se ne approfitta per cancellare la Casa della Musica, il centro sportivo di Quartiere Prè e l'ampliamento della scuola di Sant’Eusebio.”
Immancabile ovviamente, in questo primo anniversario visto con gli occhi degli opponenti politici dell'attuale governo cittadino, la voce “emergenza Covid-19”.
Per i sottoscrittori del documento, quelle dell'amministrazione Pavan sono state “iniziative insufficienti e limitate alla prima fase dell'emergenza”, essendo state “bocciate tutte le proposte di interventi coraggiosi sul bilancio per supportare i cittadini in difficoltà e sostenere il rilancio socio economico”, segno di una politica di “porte chiuse ad una gestione bipartisan dell'emergenza”. “Inascoltate le minoranze - denunciano infine le medesime - sui segnali di allarme delle case di riposo. La sindaca si interessa della situazione sono quando la situazione è già esplosa.”
Questo, essenzialmente, è il quanto. Diversamente dal mio solito, non aggiungo mie note e considerazioni di commento, avendo già ampiamente espresso il mio pensiero sul primo anno di amministrazione a traino leghista a Bassano nell'editoriale “Strada facendo”.
Aggiungo solo che l'augurio, per il bene della città di Bassano del Grappa, è che il “poco” che si vede realizzato in questo primo quinto di mandato amministrativo possa servire da lezione per correggere il tiro e recuperare il terreno nei quattro quinti che restano. Concreto auspicio o pia illusione? La prima opzione sarà percorribile solo se l'amministrazione del sindaco Pavan sarà in grado di sfatare il luogo comune del buongiorno che si vede dal mattino.
Perché il primo anno non si scorda mai.
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