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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
TeleCamera
A Montecitorio, con la presidente Boldrini, proiezione privata della prima puntata della fiction Tv “Di Padre in Figlia”, ambientata a Bassano. Oltre a Cristina Comencini, al regista e al cast presente anche una nutrita delegazione bassanese
Pubblicato il 10-04-2017
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“È stato emozionante.” La parola “emozione” compare in tutti i commenti a caldo delle persone che mi rispondono, a turno, dal telefonino di Roberto Astuni.
Sarà anche perché li contatto, casualmente, pochi minuti dopo la conclusione dell'esperienza appena vissuta, ma è proprio così.
L'esperienza in questione è la proiezione privata, nella Sala della Lupa di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati a Roma, della prima puntata di “Di Padre in Figlia”: la fiction ambientata a Bassano del Grappa che apparirà sui teleschermi degli italiani a partire dal prossimo 18 aprile.
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Foto di gruppo dei bassanesi a Montecitorio con Cristina Comencini e con il regista Riccardo Milani
Una proiezione voluta personalmente dalla presidente della Camera Laura Boldrini, presente all'appuntamento, sensibile alle tematiche dell'emancipazione femminile che rappresentano il vero filo conduttore della serie Tv in quattro puntate.
In platea tra gli altri, in quella che per l'occasione si è trasformata in una TeleCamera, anche la regista e sceneggiatrice Cristina Comencini, autrice del soggetto della storia televisiva, il regista della fiction Riccardo Milani assieme alla moglie Paola Cortellesi, il cast (meno il protagonista maschile Alessio Boni, impegnato nelle riprese di un film), la produzione BiBi Film e - immancabilmente - anche una nutrita delegazione giunta appositamente da Bassano.
A farne parte, l'ormai altrettanto immancabile Roberto Astuni, per Vicenza Film Commission, assieme alla moglie Daria; l'assessore Giovanni Cunico in rappresentanza del Comune; Teresa Cadore per Confcommercio Bassano e Paola Zanotto per Confartigianato Bassano. Presenti anche Carla Padovan, a nome di Vicenza Film Commission, nonché Dino Secco, deputato bassanese.
“È stato l'unico parlamentare vicentino intervenuto, fra tutti quelli che abbiamo invitato”, sottolinea Astuni. “La presidente Boldrini - riferisce - ha detto nel suo discorso che le è piaciuta molto l'idea, raccontata nella fiction, della fine del patriarcato e dei traguardi raggiunti dalle donne dagli anni '50 agli anni '80.”
“Cristina Comencini - continua il referente di Vicenza Film Commission - ha nominato più volte la città di Bassano e ha invitato i presenti ad andare a visitarla. Ha sottolineato di aver voluto raccontare l'emancipazione femminile attraverso una storia di provincia.”
Il presidente degli Albergatori di Bassano, che nella prima puntata di “Di Padre in Figlia” compare anche in un cameo, ha appena visto la stessa prima puntata per la terza volta.
Il prossimo 18 aprile sarà la quarta: record europeo di fictionvisione.
“Ogni volta è sempre più emozionante - afferma Astuni -. Riesci a cogliere sempre nuovi aspetti e dettagli della vicenda raccontata. La prima volta l'ho vista al Fiction Fest, la seconda nella Sala Proiezioni della Rai e la terza nella Sala della Lupa a Montecitorio. Ma vuoi mettere la Sala Da Ponte?”
La scherzosa battuta finale si riferisce alla proiezione pubblica della prima puntata organizzata dall'Amministrazione comunale per martedì 18 a Bassano.
“È emozionante - dichiara l'assessore comunale Giovanni Cunico - perché Bassano è protagonista, fa parte della storia stessa. È stata una scommessa che abbiamo fatto perché durante le riprese abbiamo bloccato mezza città, ma ne è valsa la pena. Il presidente di Rai Fiction ha detto oggi che sarà la serie di punta dell'anno. Andrà ben sopra le aspettative della città.”
“Questa non è una fiction, ma un vero film. Trama, fotografia, musica: è stato cucito con altissima sartorialità.” E chi può commentare così se non Teresa Cadore, che in fatto di sartoria se ne intende davvero?
“Nella storia emergono gli elementi che noi della nostra generazione abbiamo vissuto - continua la referente di Confcommercio Bassano -. La fatica degli inizi per le nostre imprese, la crescita, lo scontro generazionale con i figli dagli anni '60, con l'inserimento anche di riprese originali storiche di quegli anni. Viene fuori che quelle che avevano più forza di opporsi erano proprio le ragazze.” “La qualità dell'interpretazione degli artisti è davvero molto alta - conclude Teresa Cadore -. Una promozione di Bassano così non l'abbiamo mai avuta.”
“Non è la “solita” fiction - conferma Paola Zanotto di Confartigianato Bassano -. La Comencini è stata molto brava. Ha raccontato che tutto è partito da una serata a Bassano. Conversando con delle amiche, che le hanno parlato del loro passato, si era resa conto che non era ancora stato scritto nulla su queste situazioni in un contesto provinciale.”
Roma, la capitale, e la Grande Mamma Rai rendono quindi omaggio ai confini dell'impero. Con una storia di emancipazione e di progresso sociale tutta al femminile.
E, per la prima e unica volta, dire “Bassano provincia” mette tutti d'accordo.
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