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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L'AngariarA
Da oggi riaperto il transito sul Ponte degli Alpini. Ma è già in cantiere una vivace manifestazione, promossa dagli esercenti e commercianti di via Angarano, in concomitanza con il futuro mese di chiusura del manufatto
Pubblicato il 01-04-2017
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“Pedoni sul lato destro”, “Non sostare sul Ponte”, “Cicli a mano”, “Favorire il transito dei pedoni”. È quanto mai ridondante la cartellonistica, oltre a quella di cantiere, affissa ai due opposti ingressi del Ponte degli Alpini.
Ma è una overdose di avvisi giustificata, soprattutto per motivi di sicurezza: da oggi infatti - terminato l'allestimento dei ponteggi e come previsto dall'Amministrazione comunale - il manufatto cantierato per la partenza dei lavori di restauro è stato riaperto al transito pedonale. Due corsie parallele ai due lati del monumento, da percorrere rispettivamente a senso unico. Da qui ai prossimi mesi, pertanto, attraversare il Ponte consentirà da una parte di ammirare il panorama e, dall'altra, di osservare in diretta (ma senza fermarsi se non per pochi secondi) lo svolgimento dei lavori.
Tirano intanto un grande sospiro di sollievo i commercianti e gli esercenti della destra Brenta, e in particolare di via Angarano: per loro la chiusura temporanea al transito del Ponte, iniziata il 20 marzo e conclusasi ieri per consentire appunto il montaggio delle impalcature, è stata un'autentica prova del fuoco, provocata dal “taglio” fisico con il centro storico in sinistra Brenta. Incassi dimezzati, se non in qualche caso e in alcune giornate quasi nulli, recuperati solo nei due giorni della provvisoria riapertura dello scorso weekend. Da oggi tutto è ritornato come prima, a beneficio dei registratori di cassa degli operatori economici del Borgo.

Uno dei due corridoi di transito riaperti oggi sul Ponte di Bassano (foto Alessandro Tich)
Anche perché l'attraversamento del Ponte attraverso i nuovi corridoi di transito ispira se non altro una grande curiosità e richiama molte persone.
Ma sempre da oggi, in realtà, in via Angarano e dintorni scatta anche il conto alla rovescia verso quella che sarà la prossima, e ben più prolungata, chiusura del monumento.
Non è dato ancora sapere, esattamente, quando avverrà: tra alcuni mesi o forse un anno. Quello che è certo è che il Ponte rimarrà nuovamente chiuso al transito per un periodo di 4-5 settimane per consentire le operazioni preliminari e di allestimento della maxi trave reticolare che sarà collocata al posto della vecchia e già rimossa massicciata.
Un mese, se non di più, di blocco: per chi lavora in destra Brenta, in mancanza di soluzioni alternative per il passaggio pedonale come può essere ad esempio una passerella fluviale, rischia di essere davvero dura.
Ma gli esercenti e commercianti di via Angarano non sono rimasti con le mani in mano e, in vista del problema che prima o poi si presenterà ineluttabile, hanno deciso di affrontarlo di petto. E stanno già raccogliendo le idee per organizzare una manifestazione di richiamo per il pubblico che si svolgerà in via Angarano in tutti i weekend del mese di chiusura del Ponte, qualunque esso sia.
Il programma dell'evento, ovviamente, non è ancora definito ma intanto è stato già trovato il nome. Si chiamerà “AngariarA”: un titolo che richiama il nome di Angarano ma anche quello dell'“AnguriarA”, il party urbano nato nel 2015 su iniziativa di Andrea Rosso e organizzato, finché è stato possibile, nell'isola Pusterla.
Si tratta di un riferimento non casuale: l'“AngariarA” in destra Brenta avrà infatti lo stesso spirito di aggregazione e di animazione sociale di quello che è stato l'“evento ispiratore” dall'altra parte del fiume.
Sono allo studio le modalità con le quali il ripetuto happening in Borgo Angarano sarà proposto, su iniziativa delle attività del rione (come ad esempio esibizioni di danza, birre a 1 euro e stuzzichini a tema nei locali pubblici, street food, musica live, artisti di strada, offerte particolari nei negozi, angoli dedicati per bambini e famiglie, eccetera).
Ma una cosa è sicura e mette d'accordo tutti gli operatori della zona: questa manifestazione s'ha da fare, per lanciare alla comunità cittadina un forte messaggio del tipo: “Noi ci siamo, e siamo qui.”
Teo Zanus, alias TeoChef, chef e titolare del locale pubblico “Cucina TeoChef”, è uno dei promotori dell'idea, al momento ancora in fase di work in progress.
E dichiara: “È un'iniziativa meravigliosa.” “Viste anche le attuali problematiche della centralina idroelettrica e dell'isola Pusterla - afferma ancora TeoChef -, la vedo proprio come una bellissima soluzione quella di riportare lo spirito dell'AnguriarA qui in Angarano, che fa parte a pieno titolo del centro storico bassanese.”
Ma c'è anche chi, tra gli esercenti della via, sta già pensando concretamente a come animare la situazione quando verrà il momento.
“Siamo davvero contenti di questa manifestazione e ci stiamo già organizzando - rivela Sandro Chiminello, detto “Il Muto”, celeberrimo banconiere della “Taverna al Ponte” -. Per quanto ci riguarda, stiamo pensando di portare almeno per alcuni sabati sera delle ballerine brasiliane, come quelle del Carnevale di Rio, per dare un po' di verve a un quartiere che altrimenti, senza questo tipo di iniziative, nel mese di chiusura del Ponte rischierà di essere un mortorio.”
Dunque è proprio vero: il conto alla rovescia è già scattato.
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