Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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L'ipotesi di una possibile chiusura del tribunale cittadino sembra finalmente scongiurata. Almeno questa è la speranza, dopo l'incontro di questa mattina in Municipio a Bassano tra il Sottosegretario alla Giustizia, Elisabetta Alberti Casellati e il presidente del tribunale bassanese Aurelio Gatto, il Procuratore Capo Carmelo Ruberto, 48 sindaci e amministratori del comprensorio bassanese, i presidenti degli ordini professionali e delle categorie economiche.
“Oggi in Italia si contano 5 milioni e mezzo di cause civili pendenti e tre milioni e mezzo di cause penali: un quadro che presenta una giustizia in affanno, con un terzo della popolazione italiana in attesa di giudizio. E in Veneto la situazione è particolarmente difficile, non solo a Bassano” precisa la senatrice, che aggiunge “ La lentezza della giustizia, specie nei processi civili, incide profondamente sull'economia di questo territorio, trainato da un fitto sistema di micro imprese che sopravvive se il sistema giudiziario funziona in tempi utili, basti pensare al problema del recupero del credito per le aziende. Il problema è complesso e necessita di riforme, di una nuova organizzazione degli uffici giudiziari e di una maggiore responsabilità degli stessi per salvaguardare la produttività veneta.”
La senatrice ha quindi presentato il progetto pilota che recentemente ha avviato insieme alla Regione Veneto.
La senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati durante l'incontro in Municipio (foto A. Martinello)
“Un progetto, attraverso una Conferenza dei servizi, per cedere personale amministrativo alle cancellerie del Veneto, per un periodo che può variare da uno a due anni, a spese del Ministero della Giustizia. Si parla di circa un centinaio di persone da “spalmare” nelle cancellerie del Veneto. E' un primo passo. Diverso è per il personale dei Magistrati: vanno tolti da una parte e spostati in un'altra regione. Entro la fine dell'anno si prevede che saranno integrati due magistrati al tribunale di Bassano."
"Serve un adeguamento” aggiunge il sottosegretario alla Giustizia. “Per numero di magistrati e di risorse per la giustizia l'Italia è al primo posto in Europa. Ma abbiamo anche un primato come paese più litigioso. Per questo il pacchetto di riforma ha introdotto, tra i vari punti, anche sanzioni pecuniarie forti, da 1000 a 20.000 euro, per chi allunga i tempi del processo, oltre all'introduzione di un Istituto dove i cittadini possono scegliere di comporre in maniera benevola le controversie, senza far riferimento sempre e solo al tribunale. Ma ci sarà anche una semplificazione dei riti e un filtro delle cassazioni. Il pacchetto vedrà la luce entro il mese di aprile. Stiamo mettendo mano alle piante organiche per stimolare tempi più rapidi. Sto visitando tutti gli uffici giudiziari della regione: la lentezza burocratica è inaccettabile. Mi auguro di darvi risposte immediate”.