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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Hotel San Silvestro
Prenotazioni alberghiere a Bassano nelle festività: Natale sottotono, bene invece il Capodanno. Presenze in aumento nel 2016 grazie a cicloturismo e bel tempo. Ma in quanto a eventi e comunicazione del territorio si può dare di più
Pubblicato il 29-12-2016
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Natale con i tuoi e fine anno in hotel. È questo, in sintesi, l'andamento delle prenotazioni alberghiere a Bassano del Grappa in occasione delle festività.
Se la città del Ponte e il territorio circostante non risultano godere di un sufficiente appeal turistico in occasione di Natale e Santo Stefano, le cose migliorano sensibilmente invece a Capodanno.
“Il fine anno sta andando bene, abbiamo circa l'80% di prenotazioni nei due hotel - ci dice Renzo Stefani, titolare degli hotel “Victoria” e “Dal Ponte” -. Di solito il fine anno è sempre così, mentre il Natale a Bassano non è mai stato più di tanto attrattivo. Gli ospiti si fermano uno o due giorni e sono per la grande maggioranza italiani. Non vengono per un particolare evento ma perché hanno conoscenti o amici in città e passano il Capodanno assieme a loro.”
Foto Alessandro Tich
“Il Natale è stato così così, l'ultimo dell'anno abbiamo invece un bel movimento, è più che buono” - riferisce Caterina Bonotto, responsabile amministrativa della Bonotto Hotels, che gestisce gli hotel “Belvedere” e “Best Western Palladio”. Dove invece le prenotazioni per San Silvestro arrivano soprattutto dall'estero.
“I turisti stranieri, in prevalenza tedeschi, arrivano tramite agenzia e sono molto organizzati - aggiunge -. Gli italiani sono invece pochi e singoli.”
“Come attività - spiega la referente di Bonotto Hotels - andiamo molto all'estero, alle fiere di settore. Si vende il territorio, e non solo la città di Bassano, e a fine anno il risultato non manca.”
“Quest'anno abbiamo un Natale molto sottotono e un Capodanno che va verso il “sold out” - conferma il titolare dell'hotel “Alla Corte” e presidente degli Albergatori del mandamento di Bassano del Grappa Roberto Astuni -. È stato comunque un anno buono, complice il bel tempo, il perdurare della bella stagione e il sempre importante apporto del cicloturismo di cui hanno beneficiato non solo i cosiddetti “bike hotel” ma tutte le strutture in generale.”
Il 2016, in generale, presenta un trend di presenze annuali nelle strutture alberghiere cittadine in crescita rispetto all'anno precedente. E se Caterina Bonotto rileva che l'anno che sta per finire è andato “un pochino meglio” in confronto all'anno scorso, Renzo Stefani afferma invece che “è andata bene” con “una media di circa il 10% in più rispetto al 2015”.
“Le presenze sono aumentate rispetto all'anno scorso, ma non riusciamo ancora a fermare i turisti in città più di due giorni” - dichiara Astuni in veste di presidente di categoria. Secondo il quale “non basta solo organizzare eventi”.
“Questo livello operativo è vitale, ma è solo locale, è marketing turistico - afferma il referente degli Albergatori -. Manca ancora la costruzione dell'identità e la comunicazione del territorio, ovvero una “normale” attività di marketing territoriale. Questo cambiamento necessario implica un salto di qualità prima di sistema-turismo, con un management adeguato, poi di prodotto. È il processo verso un approccio “industriale” che manca, il modello più incisivo e diffuso nei sistemi turistici emergenti è il Marchio d'Area. Se ci fosse un'offerta “pacchettizzata” le persone si fermerebbero di più. Quando i turisti arrivano, bisogna comunicare il territorio e proporre un sistema organizzato di cose da fare e da vedere.”
“La nuova sfida a cui siamo chiamati da tempo - puntualizza Astuni, che notoriamente è anche uno dei promotori del Tavolo di Marketing Territoriale “Territori del Brenta” - è quindi la comunicazione del territorio: cicloturismo, turismo culturale, enogastronomia, sport ed escursionismo, rete museale diffusa, tutto sotto un unico Marchio d'Area che metta in connessione Bassano-Operaestate/ Marostica-Scacchi/Valstagna-Zattere/Romano-Grappa/Nove-Ceramica eccetera.”
“ll ventaglio di opzioni è molto ampio - prosegue -. Il percorso da fare per arrivare ad essere riconosciuti come territorio coeso in realtà è giù iniziato da alcuni anni ed è rappresentato dal Tavolo di Marketing Territoriale per il Marchio d'Area, promosso dall’Associazione “Territori del Brenta” che quest'anno ha finalmente intrapreso la sua fase propedeutica grazie al placet istituzionale dell'IPA Pedemontana del Brenta, lo ha ricordato anche il sindaco Poletto.”
Astuni (che è anche presidente del Consorzio Turistico Pedemontana e Colli) conclude con una ventata di ottimismo.
“Il futuro Marchio d'Area - sostiene - lavorerà in sinergia con chi gestisce il sistema delle destinazioni turistiche, vale a dire l'OGD (Organizzazione per la Gestione della Destinazione, unico organismo riconosciuto dalla Regione Veneto) “Terre Vicentine” e il Consorzio Turistico di riferimento. Solo così potremo elevare il territorio e, finalmente, partecipare a bandi.”
E a proposito di eventi e di comunicazione del territorio: si può dare di più.
“I turisti che hanno prenotato in questo mese non sono venuti per il Mercatino di Natale - dichiara Caterina Bonotto -. Il Mercatino è interessante per i visitatori di passaggio, ma non porta attività ricettiva.”
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