Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 20-09-2016
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Per un campo da golf vincere un riconoscimento nazionale ambientale, e per di più nella categoria “Paesaggio”, equivale ad andare in buca con un ace, e cioè con un colpo solo.
È quello che è successo al Brolo Bassano Golf Club, al centro di interminabili discussioni politiche nel periodo della passata amministrazione Cimatti per il ripristino e la risistemazione di un'area di quasi otto ettari sul Colle Boschetto, in quartiere Angarano, trasformata in campo di gara a tre buche con annessi campo pratica con 23 postazioni di tiro e pitching e putting green per allenarsi ai tiri corti e ai tiri in buca.
La struttura sportiva bassanese - di proprietà della famiglia Simoncello, che la gestisce - ha ottenuto infatti il riconoscimento ambientale per i percorsi di golf “Impegnati nel Verde”, per la categoria “Paesaggio”, assegnato dalla Federazione Italiana Golf per l'anno 2016. Motivazione: “Per il corretto inserimento paesaggistico nel territorio circostante”.
Uno scorcio del Brolo Bassano Golf Club (foto Alessandro Tich)
Tale certificazione viene rilasciata dopo un'analisi del Comitato Tecnico Scientifico della Federazione, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo ecosostenibile del golf, sensibilizzando i circoli e i giocatori sulle tematiche ambientali e premiando l'approccio responsabile nell'utilizzo delle risorse naturali, suddiviso in cinque settori: Paesaggio, Acqua, Biodiversità, Cultural Heritage ed Energia.
Il riconoscimento viene riservato ai circoli selezionati e ufficializzato una volta all'anno in occasione dell'Open Italia di Golf, la più importante manifestazione golfistica a livello nazionale. Nel caso del Golf Club bassanese, la proclamazione è stata resa nota sabato 17 settembre nel corso del 73° Open svoltosi presso il Golf Club Milano.
“Questo riconoscimento - commenta Carlotta Simoncello, del Brolo Bassano Golf Club - ci rende orgogliosi e ancor più consapevoli della bontà del nostro progetto per mantenere questo polmone verde di Bassano, mettendolo a disposizione della cittadinanza e destinandolo ad una attività sportiva ad oggi non ancora conosciuta in Italia quale è il golf.”
Insomma: per usare un termine ecologico-golfistico, questo sì che è green.
La realizzazione del campo da golf in Destra Brenta è stata da sempre accompagnata da una parallela opera di valorizzazione ambientale, con investimenti specifici, da parte della proprietà.
Sono stati piantumati oltre 150 ulivi e numerose altre essenze, arbusti e aiuole; allestito un giardino all'inglese; ricavato un laghetto artificiale frequentato da fauna avicola e aperto un percorso tra gli alberi quale servitù di passaggio e di libero accesso per famiglie e escursionisti.
“Qui Madre Natura - aveva dichiarato in un nostro precedente articolo il proprietario Carlo Simoncello - ha fatto un bel posto, noi abbiamo il compito di mantenerlo.”
Al netto delle questioni urbanistiche ancora in sospeso col Comune di Bassano del Grappa (parcheggio in via Colbacchini e concessione residenziale) si tratta davvero di un oggettivo e continuato impegno dei privati nella tutela di un ambiente naturalistico-sportivo, e in prospettiva anche turistico-sportivo, destinato al pubblico utilizzo.
Non tutti però, a Bassano, sembrano esserne ancora pienamente coscienti. Mentre questo aspetto, con conseguente riconoscimento ufficiale, è saltato agli occhi del Comitato Tecnico Scientifico della Federazione nazionale.
La qual cosa, probabilmente, conferma per l'ennesima volta che nessuno è profeta in patria.
19-08-2025
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