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Attenzione: buche

Riscoppia il caso del Brolo Bassano Golf Club per l'intenzione della proprietà di ampliare il campo da golf portandolo a 6 buche. Il Comune dissente. Il proprietario: "Facciano quello che vogliono. Ma sto accarezzando l'idea di arrivare a 9 buche"

Pubblicato il 08-05-2016
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“Attenzione: buche”. Non è un cartello apposto da qualche parte per segnalare un problema sul tartassato asfalto bassanese, ma la sintesi della vicenda che - d'imperio e del tutto all'improvviso - ha riproposto all'attualità il nome del Brolo Bassano Golf Club: il campo da golf sul Colle Boschetto in Destra Brenta a Bassano, frutto del sofferto accordo pubblico/privato che ha rappresentato la più estenuante e controversa telenovela politico-amministrativa dell'era dell'Amministrazione Cimatti (per il riassunto delle puntate precedenti: indice.bassanonet.it/g/golf).
Dopo quasi due anni di apparente calma - l'inaugurazione della struttura avvenne nel maggio del 2014 - nuove palline al veleno si addensano sul green.
Oggetto del contendere: l'acquisto da parte della proprietà di un nuovo appezzamento di terreno, confinante ad ovest con l'area area golfistica e della superficie di 14mila metri quadri, ceduto dalla parrocchia della Ss. Trinità.

L'appezzamento di terreno acquistato dalla proprietà del Brolo Bassano Golf Club, attualmente coltivato a granoturco e vigneto (foto Alessandro Tich)

Attualmente il terreno è ad uso agricolo: per una metà coltivato a granoturco, per il quale è stata appena effettuata la semina, e per metà a vigneto.
Ma il desiderio annunciato della proprietà sarebbe quello di ricavare nell'area un'estensione del campo da golf: con tre nuove buche, che si aggiungerebbero alle tre già esistenti.
Non appena apparsa su Facebook, la notizia dell'intenzione del Brolo Bassano Golf Club ha provocato una levata di scudi sul fronte mediatico e comunale. Mettendo questa volta d'accordo sia la maggioranza che l'opposizione.
Da una parte, sul “Corriere del Veneto”, la capogruppo della Lega Nord Tamara Bizzotto ha tuonato: “Il campo da golf è stato realizzato con la promessa che la proprietà si impegnasse a realizzare un parcheggio pubblico da sessanta posti per la cittadinanza. Quel parcheggio ad oggi è ancora solo sulla carta. Prima di analizzare qualsiasi ampliamento vogliamo il parcheggio, poi eventualmente se ne parlerà.”
Dall'altra il sindaco Riccardo Poletto - che da consigliere, nel famoso consiglio comunale del 27 febbraio 2014, votò contrario al recepimento della Variante del Piano degli Interventi e dell'accordo pubblico/privato per l'area del golf, che venne approvato per un solo voto di scarto - ha dichiarato, nello stesso articolo, che in merito all'eventuale progetto di ampliamento del campo da golf con tre nuove buche “bisogna vedere se ci sono presupposti, condizione e volontà politica per realizzarlo”.
“Facciano quello che vogliono - replica il proprietario Carlo Simocello -. Abbiamo comprato questo appezzamento di terreno all'inizio dell'anno e l'obiettivo finale potrebbe essere ampliare il campo da golf con altre tre buche. Mi sto anche interrogando su com'è questa realtà allo stato attuale. Senza strutture accessorie è una struttura molto onerosa e passare da tre a sei buche la farebbe diventare doppiamente onerosa. Qui Madre Natura ha fatto un bel posto, noi abbiamo il compito di mantenerlo. Con il nuovo acquisto sono quasi 100mila metri quadrati di superficie.”
“Riguardo alla burocrazia - continua il rappresentante della proprietà -, sono sorte delle problematiche in commissione urbanistica in merito al conteggio degli oneri, che non ritengo adeguato, visto che devo realizzare 60 parcheggi. Questa Amministrazione ha scordato che l'accordo prevede da parte nostra la realizzazione dei parcheggi, oltre a garantire una servitù di passaggio nell'area, e ci chiede anche gli oneri. Stiamo pagando gli oneri doppiamente.”
L'attuale destinazione del nuovo terreno a coltivazione agricola è dunque una soluzione temporanea?
“Non lo so - risponde Simoncello -. Vedendo la diffidenza dell'Amministrazione comunale rispetto a questo ampliamento, che è ancora un'idea in fase embrionale, io dico che si tratta di un processo alle intenzioni. Una cosa non esclude l'altra. Sul campo da golf abbiamo piantato 150 ulivi, ne pianteremmo altri nell'eventuale ampliamento. Sarebbe la conversione di un'area agricola in un'area agricola con tre bandierine. Questo vuol dire estirpazione delle graminacee, semina del verde selettivo e campo di irrigazione. La gestione vuol dire mantenimento e cura quotidiana. Devo vedere se dare spazio a questa idea. E' quantomeno strano, poi, parlare di “decisione politica” su una proprietà privata.”
“I problemi col Comune - aggiunge ancora il proprietario - sono legati all'aspetto residenziale, non all'area verde. Noi qui abbiamo due case e chiediamo solo di fare un intervento di ristrutturazione con le cubature attuali che ci concede la legge, e con mitigazione ambientale, e al massimo convertire un immobile in area commerciale, con ristorantino, come previsto dall'accordo di programma.”
“Rispetto alle vicende del passato sono molto più tranquillo e, ripeto, facciano quello che vogliono - incalza Simoncello -. Stanno cercando di bloccarci in tutte le maniere, invece di intuire le potenzialità che può avere un campo da golf per l'economia del territorio. La FIPT ha rilevato che il golf è al primo posto in Italia come attrazione turistica ricettiva. Si tratta dello sport più praticato al mondo e il turista golfista che arriva ad esempio dall'Austria o dalla Germania spende il 30% del proprio budget per il golf e il 70% nel territorio.”
“Se qualche consigliere “illuminato” - continua - vuole o pretende di suggerirmi se devo coltivare vigne o seminativo, precludendo l'accesso quale area destinata alla coltivazione, o in alternativa destinare il terreno ad area verde con piantumazione di piante autoctone e con accesso libero per attività sportiva, attendo la sua “illuminazione”. Nel secondo caso, non credo sia proprio così negativo.”
“Utilizzare il golf, il progetto, che con estrema difficoltà e “lentezza” cerco di portare avanti - precisa ancora il proprietario - potrebbe portare dei vantaggi a Bassano, che non sono legati solo ai parcheggi bensì alla possibilità di offrire una attività ricettiva/turistica e sportiva alla città. Ne parlo perché io ho ancora entusiasmo per questo progetto. Di sicuro, chi ha un minimo di competenza in attività sportive sa che di sport non ci si arricchisce, forse caso mai ci si rimette.”
“Ad acquistare un terreno non c'è niente di male - conclude Carlo Simoncello-. Potrei decidere solo di coltivarlo a vigneti e sorgo, ma sto accarezzando l'idea di fare altre tre buche. E cioè, da sei, passare a nove buche. Col tempo, rilevando altri terreni confinanti, in affitto o in acquisto se possibile. Tutti i campi da golf che hanno un certo richiamo hanno almeno nove buche. Rilancio a nove, voglio arrivare a nove.”
Questo sì, che è affrontare l'argomento a tutto campo.

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