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Alessandro TichAlessandro Tich
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Attualità

“Caro Matteo, che desolazione”

Il sindaco di Romano Olivo scrive una lettera al premier Renzi dopo l'inserimento del suo Comune nella lista degli enti “spreconi” del commissario alla spending review. “Amministratori e tecnici trattati con leggerezza disarmante”

Pubblicato il 10-08-2014
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Spreconi o virtuosi? Dipende dai punti di vista.
Come riferito in un altro articolo, il Comune di Romano d'Ezzelino è finito nell'elenco degli enti spendaccioni stilato dai commissari di governo Cottarelli e Cantone per una presunta violazione alle normative della spending review in materia di acquisto dell'energia elettrica.
In sostanza, nel 2013 e 2014 l'Amministrazione ezzelina ha comprato l'elettricità pubblica direttamente sul mercato e in procedura negoziata senza rivolgersi alla Consip, la Spa pubblica interamente controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che funge da “centro acquisti” dello Stato e propone agli enti locali convenzioni per l'acquisto di beni e servizi, energia elettrica compresa, a costi favorevoli rispetto al libero mercato.

Il sindaco di Romano d'Ezzelino Rossella Olivo (foto: archivio Bassanonet)

Tuttavia i Comuni possono effettuare acquisti in autonomia, e cioè senza affidarsi alla Consip, a patto di dimostrare di farlo a prezzi inferiori a quelli proposti dalla Consip medesima. Ed è quello che il Comune di Romano sostiene di aver fatto, attuando un'opzione prevista dalla legge e trasmettendo a tempo debito all'Autorità di Vigilanza “tutta la documentazione che accertava la convenienza economica per l'ente”. E invece della presa d'atto dell'economicità dell'operazione, Romano si ritrova nella “black list” dei Comuni che in materia di spesa pubblica avrebbero fatto la cresta.
Da qui la constatazione che “nulla è stato verificato” e che “qualcuno quindi parla solo per giustificare ruoli e compensi e decantare falsi traguardi politici non raggiunti”.
Chi lo afferma, anzi chi lo scrive è il sindaco di Romano d'Ezzelino Rossella Olivo, che in merito alle recenti segnalazioni sui Comuni “spreconi” ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, e per conoscenza agli organi di informazione, della quale pubblichiamo di seguito il testo integrale:

LETTERA A MATTEO RENZI

Caro Matteo,

mi permetto di chiamarti così perché fino a pochi mesi fa eravamo colleghi sindaci, ora tu sei Primo Ministro, io invece continuo a fare il sindaco.
Mi auguro che questa tua nuova veste nell'indossarla non ti abbia in qualche modo offuscato la memoria di come sia difficile il ruolo che ci ha accomunati.
Molti sono gli impegni che hai, non è certo facile risollevare questo Paese che non vuole cambiamenti, che è fossilizzato nelle sue “lobby”, nei suoi diritti acquisiti senza avere la minima consapevolezza che questi sono come dei pesi attaccati al collo: mentre cerchi di nuotare per arrivare a riva, ti portano sul fondo e la tua fine, scontata, non può essere che annegare.
Ti sei assunto parecchi impegni e ci hai fatto tante promesse ma per ora, a dire il vero, non abbiamo visto alcun risultato, anzi per noi Comuni virtuosi la situazione e' addirittura peggiorata.
Sai, è molto fastidioso sentire dire da te e dai tuoi collaboratori, per esempio, che le spese per le scuole non sono più vincolate dal patto di stabilità: questo non è affatto vero. Chiunque, sia politico che tecnico, operi all'interno di un Comune, sa che in assoluto non è vero!
Altra cosa che proprio trovo avvilente ed umiliante è che chi fa il possibile per guidare la macchina della Pubblica Amministrazione nel migliore dei modi, venga inserito nell'elenco degli enti pubblici spreconi da una lista inviata alla stampa dal signor Cottarelli: questo è toccato anche al mio Comune, Romano d'Ezzelino (VI), per la fornitura di energia elettrica.
Mi chiedo come sia possibile, con tutte le priorità di cui necessità il nostro Paese, dare degli spreconi con una leggerezza disarmante ad amministratori e tecnici che lavorano con costante impegno e serietà. Da noi non c'è spazio per gli sprechi: cerchiamo di utilizzare al meglio le risorse che abbiamo nonostante siano, per usare un eufemismo, esigue.
Nel caso specifico del mio Comune, mi aspettavo dei complimenti da parte del tuo governo e dei tuoi “grandi commissari” (per giunta ben pagati, preposti alla spending review) per il grande risparmio che abbiamo ottenuto sulla fornitura di energia elettrica non aderendo alla Consip, cosa tra l'altro prevista per legge, che ci proponeva prezzi più alti. Bell'affare ha fatto il governo e bel trattamento abbiamo ricevuto per aver puntato alla minore spesa!
Certo, alcuni enti sicuramente, per non dover giustificare nulla, preferiscono aderire sempre alla Consip, ma questo non certo, dati alla mano, per un risparmio economico ma solamente per comodità burocratica.
E questo sarebbe il modo per sostenere minori costi? Proprio no caro Matteo, questa è l'ennesima strada affinché la burocrazia vinca su tutto, anche sul risparmio!
L'elenco di questi “eventuali” enti spendaccioni inoltre è uscito qualche giorno fa, dopo che, nel caso del mio Comune, circa venti giorni fa avevamo già risposto all'Autorità di vigilanza, allegando tutta la documentazione che accertava la convenienza economica per l'ente. Ciò porta ad una conclusione: nulla è stato verificato. Qualcuno quindi parla solo per giustificare ruoli e compensi, e decantare falsi traguardi politici non raggiunti.
Credo sia serio ricordare i principi fondamentali che devono regolare l'azione della Pubblica Amministrazione: efficienza, efficacia ed economicità. In questo momento con dispiacere devo ammettere che il tuo governo si sta allontanando da tali principi. Sarebbe forse cosa più adeguata che per giudicare l'operato di un Comune si considerassero i servizi che questo Comune offre alla cittadinanza, rispettando sempre quel famoso insensato patto di stabilità, le risorse umane ed economiche che ha a disposizione e l'avanzo d'amministrazione che ogni anno fa.
Invece in Italia se non si seguono gli ordini impartiti dai burocrati di Roma e si agisce seguendo i principi di efficacia, efficenza ed economicità, si rischia di essere considerati spreconi. Che desolazione!

Rossella Olivo
Sindaco di Romano d'Ezzelino

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