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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
E “Area Parolini” sia
La giunta comunale di Bassano approva definitivamente il PPE “Area Parolini”. “Ora i proprietari dell'area potranno dare il via alla riqualificazione di un ambito degradato per il quale era atteso questo momento da oltre 30 anni”
Pubblicato il 09-04-2014
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Si aggiunge un'altra tacca - e che tacca - all'ormai celebre lista degli “Habemus” di Bassanonet: Habemus PPE “Area Parolini”.
Come anticipato in un nostro precedente articolo, lo scorso febbraio la giunta comunale di Bassano del Grappa aveva adottato il nuovo PPE (Piano Particolareggiato) dando il via alla “mutazione genetica” in senso urbanistico della strategica porzione di città, nota anche come ex Piano Mar ed ex Torri di Portoghesi, compresa tra l'area della stazione ferroviaria, via Tabacco e via Ca' Baroncello.
Ora, a poco più più di un mese di distanza come previsto dall'iter amministrativo, il governo cittadino ha approvato le controdeduzioni alle osservazioni relative al PPE medesimo, che è stato quindi definitivamente approvato.

L'area ex Italgas di via Tabacco, uno dei nodi dell'intervento urbanistico del PPE "Area Parolini" (foto: archivio Bassanonet)
Così facendo - come sottolinea un comunicato trasmesso in redazione dall'ufficio stampa del Comune di Bassano - “si è chiusa definitivamente una delle questioni maggiormente dibattute a Bassano fin da quando il PRG aveva individuato per le aree ad ovest dell’infrastruttura ferroviaria un nuovo disegno urbano”.
“Ora i proprietari dell’area potranno dare il via alla riqualificazione di un ambito degradato per il quale era atteso questo momento da oltre 30 anni” - rimarca ancora la nota stampa comunale, che riportiamo integralmente di seguito:
COMUNICATO
Approvato definitivamente il PPE “Area Parolini”
Con l’approvazione, lo scorso martedì 1 aprile 2014 della delibera di Giunta relativa alle controdeduzioni alle osservazioni relative al Piano Particolareggiato denominato “Area Parolini”, ma conosciuto storicamente prima come “Piano Mar”, che risale al lontano 1983 e poi come “Torri di Portoghesi”, si è chiusa definitivamente una delle questioni maggiormente dibattute a Bassano fin da quando il PRG aveva individuato per le aree ad ovest dell’infrastruttura ferroviaria un nuovo disegno urbano.
L’Amministrazione Cimatti, fin dal suo insediamento nel 2009, ha dedicato approfonditi studi e sostenuto sforzi amministrativi, tecnici ed anche legali, alla risoluzione di un problema che si può semplificare in un unico concetto: evitare che in città, ed in particolare a ridosso del centro storico, venissero edificati edifici non consoni per altezza alla tradizione del paesaggio cittadino, giungendo allo stesso tempo ad un accordo tra pubblico e privato tale da portare benefici alla comunità in termini di viabilità, di verde cittadino, di opere di interesse collettivo.
Un contributo molto importante al raggiungimento di questo obiettivo è stato dato dagli architetti Antonio Guglielmini e Massimo Vallotto, che hanno sviluppato, senza nulla chiedere all’Amministrazione, il Masterplan Bassano 2020.
L’ipotesi progettuale finale approvata prevede: la riduzione delle altezze massime consentite da 17 a 10 piani fuori terra, riducendo quindi considerevolmente le altezze da oltre 55 ad un massimo di 31 metri; la riduzione del 13% delle cubature precedentemente autorizzate; la realizzazione di attrezzature pubbliche e di dotazioni territoriali con minimo ricorso all’espropriazione.
Viene inoltre ridefinita la viabilità dell’area con la realizzazione di un asse stradale parallelo alla ferrovia che si colleghi mediante rotatorie alla viabilità già esistente su via Ca’ Baroncello e Largo Parolini, che permetterà finalmente di ridurre drasticamente il traffico in discesa Brocchi con l’attuazione del doppio senso di via Parolini e di via XI Febbraio; vengono definite le percentuali delle strutture ammesse, per un 30% da destinare a commerciale/direzionale e per il rimanente 70% a residenziale; vengono identificati parcheggi pubblici, piste ciclabili, aree pedonali per rendere vivibile la nuova area urbana.
Cuore del progetto, la bonifica dell’area ex Italgas e la realizzazione di un parco cittadino di oltre 5.000 metri quadrati, tale da restituire qualità ad un brano di città oggi periferico seppur prossimo al centro storico.
A fronte della definizione dell’accordo viene inoltre messa la parola fine al contenzioso attivato con un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale da parte di Numeria sgr, uno dei soggetti proprietari dell’area, contro il provvedimento di annullamento del precedente accordo pubblico-privato.
L’iter amministrativo per la realizzazione della nuova Area Parolini può quindi dirsi definitivamente concluso ed ora i proprietari dell’area potranno dare il via alla riqualificazione di un ambito degradato per il quale era atteso questo momento da oltre 30 anni.
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