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Alessandro Tich
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Bassanonet.it
L'occasione perduta
Si è chiusa la mostra-record di Vicenza. E il sindaco Variati bacchetta Bassano “per la mancata collaborazione”. Un rapporto da ricucire in vista della nuova mostra in Basilica Palladiana nel 2014. Con un sorprendente retroscena...
Pubblicato il 23-01-2013
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La questione è rimasta in sordina, silenziata dall'opportunismo politico, dal 6 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013: le date di apertura e di chiusura della mostra-boom “Raffaello verso Picasso” in Basilica Palladiana a Vicenza.
E ora che la mostra si è chiusa, con il bilancio record di oltre 273mila spettatori paganti, il mai sopito antagonismo tra Vicenza e Bassano del Grappa è puntualmente venuto alla luce del sole.
E' stato il sindaco di Vicenza Achille Variati a prendere idealmente la catapulta e a lanciare un piccolo macigno in direzione del Brenta, nel corso della conferenza stampa conclusiva - svoltasi ieri a Palazzo Trissino - sulla mostra-evento curata da Marco Goldin.

“La sola cosa che mi è dispiaciuta - ha affermato il primo cittadino di Vicenza - è la mancata collaborazione con la città di Bassano. Ci sarebbe voluta più armonia e questo non è successo.”
Una dichiarazione che è esplicitamente riferita alla mancata sinergia con l'Amministrazione bassanese nel circuito dei pacchetti promozionali e turistici collegati alla mostra di Vicenza e al contemporaneo allestimento, al Museo Civico di Bassano, della mostra “Novecento Italiano - Passione e Collezionismo.”
“Non serve farsi la guerra” - ha aggiunto Variati, che tuttavia non chiude la porta in faccia all'amata-odiata Bassano auspicando, anzi, una ripresa dei “rapporti diplomatici” a scopo collaborazione in vista della nuova mostra di Goldin (“Verso Monet - Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”) in programma in Basilica Palladiana a Vicenza dal 22 febbraio al 4 maggio 2014.
Per Bassano del Grappa, perdere il treno dell'effetto-Vicenza - sotto il profilo del marketing territoriale e della movimentazione turistica - è stata una grande occasione perduta. Anche se - ed è un retroscena sorprendente - quel treno le era stato offerto su un piatto d'argento. Ma per alchimie di palazzo a noi ancora ignote, non se ne è fatto nulla.
“Agli inizi, 5-6 mesi prima della mostra di Vicenza - riferisce il presidente del Consorzio di promozione turistica “Vicenzaè” Dino Secco - avevamo concordato con il sindaco Variati che per il turismo sarebbe stato provvidenziale coinvolgere altre realtà della provincia tra cui Bassano del Grappa. Ho preso dei primi contatti informali a Bassano, dove il sindaco Cimatti aveva delegato la questione ad altri. Avevamo proposto che la mostra sul “Novecento Italiano” fosse collegata alla mostra di Vicenza, con un biglietto unico che permettesse ai visitatori in Basilica Palladiana di recarsi anche a Bassano del Grappa e viceversa. Questo non è stato possibile. Vicenza è andata quindi per conto suo e Bassano è andata per conto suo.”
“In un secondo momento - rivela ancora Secco - Bassano ha chiesto il biglietto unico, ma Vicenza ha rifiutato perché ormai era troppo tardi, l'organizzazione della mostra era già partita.”
A bocce ferme, non resta quindi che archiviare la vicenda e voltare definitivamente pagina.
“Adesso - conclude il presidente di “Vicenzaè” - assieme a Variati dovremo affrontare un ragionamento con il Comune di Bassano per far sì che le due città possano concordare una presenza insieme in occasione della mostra di Vicenza dell'anno prossimo.” Missione possibile?
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