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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L'ultima Adunata
A Casoni di Mussolente l'estremo commiato al Presidentissimo degli alpini Bortolo Busnardo. Il racconto di un pomeriggio intenso e emozionante
Pubblicato il 27-01-2012
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Ore 14: manca ancora un'ora all'inizio del funerale di Bortolo Busnardo, il grande presidente dell'ANA Montegrappa che è “andato avanti” dopo una vita esemplare dedicata alla famiglia, al lavoro e ai suoi alpini. Ma i posti a sedere della chiesa parrocchiale di Casoni di Mussolente sono già tutti occupati.
Tanta gente è ancora fuori sul piazzale, parcheggiano i pulmini dei gruppi alpini, arrivano i gonfaloni e le bandiere, ed è già presente anche il presidente nazionale dell'ANA Corrado Perona, accolto dal presidente di sezione Carlo Bordignon e arrivato da Biella per l'estremo omaggio “al grande amico e coetaneo Bortolo, grandissimo alpino”.
Anche in questa triste circostanza l'organizzazione delle penne nere si rivela impeccabile: protezione civile agli incroci per regolare il traffico, custodia degli ampi parcheggi per i partecipanti alle esequie, servizio d'ordine e protocollo, sistemazione e inquadramento all'esterno della chiesa delle varie rappresentanze sezionali, combattentistiche e d'arma per l'affollato picchetto d'onore al passaggio della bara.

Il cappello del Presidentissimo sul cuscino tricolore. Foto Alessandro Tich
Le rappresentanze delle sezioni alpine si schierano con i loro gagliardetti.
Leggiamo qualche nome: Varese, Treviso, Feltre, Trento, Trieste, Savona, Vittorio Veneto, Alto Adige. Tutto l'arco alpino, idealmente, si stringe attorno alla sezione Montegrappa.
Ci sono i sindaci dei nostri Comuni con le fasce tricolori, e anche tanta gente comune.
Alle 15 meno un quarto, gagliardetti al cielo e tutti sull'attenti: il feretro fa il suo ingresso nella piazza e procede verso la chiesa mentre la fanfara sezionale intona il “Signore delle cime”. Dietro la bara, portata a spalle da sei alpini, un altro alpino porta verso l'altare il cappello del Presidentissimo, fedele compagno di tutta una vita, adagiato su un cuscino tricolore.
La piccola chiesa di Casoni non ce la fa a contenere tutti i presenti. Per la maggior parte degli intervenuti, rimasti sul piazzale assieme ai gruppi schierati, la cerimonia viene vissuta dagli altoparlanti.
Il parroco officiante, rivolto a Busnardo, sottolinea la partecipazione di così tante persone: “E' la loro presenza che parla di te, più che le mie parole”.
Il primo applauso - ne seguiranno altri - è per il messaggio letto dai figli: “Caro papà, ci hai insegnato a essere forti, a non abbatterci, a essere umili, all'aiuto verso gli altri. Sei stato un papà, nonno, marito e amico davvero speciale.”
Dopo l'eucarestia, l'atmosfera si carica di emozione con la lettura della “Preghiera dell'alpino”, seguita nuovamente dal “Signore delle cime” cantato dal coro Edelweiss Ana Montegrappa. Tutta la gente fuori nel piazzale - con le vibranti note del celebre canto irradiate dagli altoparlanti - si mette pure, con voce sommessa, a cantare: è un momento stupendo.
Un altro, grande applauso segue il saluto, con la voce rotta dalla commozione, di Fabrizio Busnardo, alpino doc come suo padre Bortolo: “Grazie a tutti voi per essere qui, grazie ai donatori, a tutti gli alpini. Grazie, grazie a tutti, grazie papà.”
L'ultima testimonianza è riservata al presidente nazionale ANA Perona, che rende onore “al grandissimo Bortolo, grandissimo alpino, uno della nostra famiglia”.
Di Busnardo, Perona ricorda “la sicurezza, la calma, la determinazione, la correttezza e il suo modo completo dal punto di vista associativo”.
“Questa sezione - aggiunge il presidente ANA - ha avuto sicuramente un rilancio grande nei tempi trascorsi. Bortolo, da questo grande ambiente alpino, ha saputo trarre qualcosa che ha saputo trasmettere a noi e a voi. Ci mancherà, ma noi alpini abbiamo una grande dote, quella di non dimenticare.”
“Credere in qualcosa: Bortolo ci lascia oggi questo messaggio - conclude Perona -. A sé stesso, alla famiglia, all'Associazione, alla sua vita ha dato sempre la serietà e l'esempio. Dobbiamo fare tesoro dell'esempio che ci ha lasciato.”
L' intenso momento conclusivo è il saluto d'onore al feretro all'uscita dalla chiesa.
Tutti ancora sull'attenti, mentre il coro intona “Stelutis Alpinis”. Poi la tromba suona il “Silenzio”, ultimo solenne commiato prima del rompete le righe per l'affettuoso abbraccio ai famigliari.
Sul piazzale c'è anche uno striscione. C'è il simbolo dell'ANA e c'è scritto semplicemente: “Grazie..!!”. Sotto la scritta, tre foto di Bortolo Busnardo lo ritraggono felice e sorridente, com'era sempre quand'era in mezzo ai suoi alpini e come tutti lo vogliamo ricordare. C'è anche la nostra foto, quella di Bassanonet, con il Presidentissimo che saluta con la mano.
Ora ci saluta per sempre, mentre si dirige verso il cimitero di Possagno, sotto l'ombra amica e amata del Monte Grappa.
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