Ultimora
20 Nov 2025 13:50
Firmato accordo per soccorso aereo notturno a Venezia
20 Nov 2025 13:41
Sgominata banda dedita ai furti in appartamento nel Polesine
20 Nov 2025 12:40
Studenti vandali e genitori esigenti, conducenti bus esasperati
20 Nov 2025 12:21
Museo Correr a Venezia, 5 milioni per riallestimento primo piano
20 Nov 2025 12:15
'Io so' l'omaggio a Pier Paolo Pasolini con reading a Treviso
20 Nov 2025 11:56
Restyling da 400 mila euro per la Coop di Oderzo
20 Nov 2025 13:33
Nuova opera di Laika per il World children's day: 'Shame on you'
20 Nov 2025 13:10
Mondiali: sorteggio a Zurigo, l'Italia di Gattuso con il fiato sospeso
20 Nov 2025 13:04
Mondiali: Sorteggio a Zurigo, l'Italia di Gattuso con il fiato sospeso
20 Nov 2025 13:07
Le prospettive della prossemica nella realtà virtuale
Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
Il colpo di grazia alla ceramica artistica
Le bollette di guerra rischiano di far saltare le oltre 200 imprese venete del settore. L’allarme di Maria Teresa Maroso (Confartigianato)
Pubblicato il 07-08-2022
Visto 4.892 volte
La persistenza delle bollette di guerra rischia di creare danni devastanti alle imprese, soprattutto dopo la ripresa dalle ferie estive.
Molte aziende infatti hanno mantenuto per almeno una parte del 2022 contratti di approvvigionamenti energetici a prezzi già prefissati, ma con il passare dei mesi questi contratti stanno via via scadendo. Nella seconda parte dell’anno arriveranno all’incasso fatture energetiche a prezzi correnti e quindi esorbitanti.
Per le aziende che ancora non sono riuscite a ribaltare sui clienti, o sulla filiera, gli aumenti stratosferici dell’energia i margini si sono compressi fino ad erodersi quasi completamente in alcuni casi.
Il distretto della ceramica artistica di Nove
Sono le criticità principali di quei comparti che lavorano al limite della competitività e che difficilmente possono alzare i prezzi in modo unilaterale senza subire contraccolpi commerciali.
Il caso eclatante nella nostra economia bassanese riguarda la ceramica artistica, settore artigianale ad alto consumo di energia.
Una nicchia di mercato già sottoposta ad una fortissima selezione negli ultimi anni, in cui le aziende “survived” hanno mescolato abilità artigianali seriali che vanno di pari passo con il mantenimento di una straordinaria tradizione artistica e culturale.
«La ceramica sta subendo rincari sulle bollette del gas che non si erano mai visti prima.
Ogni mese le tariffe aumentano e siamo arrivati all’impossibilità di poter far fronte a queste spese senza rimetterci. Sostanzialmente molte imprese stanno lavorando in perdita», lancia l’allarme Maria Teresa Maroso, presidente regionale dei ceramisti di Confartigianato Imprese Veneto. Per i ceramisti rimasti intrappolati nella guerra dei prezzi energetici non sono sufficienti nemmeno la riduzione degli oneri di sistema o dell’Iva e il contributo straordinario relativo al credito di imposta. La ceramica artistica, seppur drasticamente ridimensionata, conta pur sempre 200 aziende per circa 700 addetti, e rappresenta una delle tante punte di diamante del “fatto” in Italia.
«Ci aspettavamo un sostegno reale e proporzionato agli aumenti, sia dalla Regione che dal Governo. Nonostante le nostre ripetute richieste di aiuto quello che è arrivato è veramente poca cosa. Rappresentiamo uno dei settori di punta dell’artigianato artistico regionale, la ceramica artistica merita la dovuta attenzione».
Se nell’attuale situazione internazionale del mercato dell’energia nessuno è in grado di fare previsioni (riprenderanno rapporti “normali” con la Russia? Per quanto i prezzi rimarranno così alti?), per mettere un salvagente attorno alle imprese più energivore la strada del supporto pubblico è praticamente l’unica percorribile.
«Siamo seriamente preoccupati del rischio di riduzione della disponibilità di gas per il prossimo inverno - conclude la presidente Maroso. Il gas è una materia vitale per le nostre imprese e i segnali contradditori e allarmanti sulle forniture che leggiamo quotidianamente si aggiungono a quelli delle tariffe. È il momento di dimostrare con provvedimenti tangibili e importanti il sostegno al nostro comparto. È evidente che non possiamo essere lasciati soli a sostenere costi che, fin dai prossimi mesi, non ci permetteranno nemmeno di avere un minimo di marginalità».
Un problema, quello energetico, che sarà il primo di quelli in agenda che si troveranno a gestire i prossimi inquilini di Palazzo Chigi.
Più visti
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 15.904 volte
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 12.008 volte
Attualità
15-11-2025
PFAS Pedemontana: Vicenza Istituisce il Comitato Provinciale di Coordinamento
Visto 8.724 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.015 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 15.904 volte




