Ultimora
10 Dec 2024 12:39
Incendio ospedale Vicenza, 'nessun ferito o intossicato'
10 Dec 2024 12:18
Fondaco Tedeschi viene ceduto ma ristorante Alajmo non molla
10 Dec 2024 11:22
In Veneto Pdl per istituzione giornata sicurezza lavoro
10 Dec 2024 11:20
Università di Padova prima in Italia per sostenibilità
10 Dec 2024 10:44
Incendio in lavanderia ospedale Vicenza, sospesi gli interventi
10 Dec 2024 10:07
Coniugi uccisi 33 anni fa a Vicenza, a processo presunto killer
10 Dec 2024 13:08
++ Fumata nera del Parlamento su giudici costituzionali ++
10 Dec 2024 12:56
Il Concertone del Primo Maggio torna in piazza San Giovanni
10 Dec 2024 13:00
Esplosione a Calenzano: trovato il corpo dell'ultimo disperso, le vittime salgono a 5
10 Dec 2024 12:13
I 10 candidati a Persona dell'anno 2024 per il Time, tra i finalisti la prima presidente donna del M
10 Dec 2024 12:53
Cinque anni fa i primi casi di Covid a Wuhan
10 Dec 2024 12:39
++ Calenzano: trovato il corpo dell'ultimo disperso ++
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
L’idiota di Galilea
L’Antiruggine di Castelfranco ospita martedì 20 dicembre la presentazione del nuovo monologo teatrale di Natalino Balasso
Pubblicato il 19-12-2011
Visto 2.630 volte
Martedì 20 dicembre Natalino Balasso porta all’Antiruggine di Castelfranco un incontro di presentazione del suo lavoro L’idiota di Galilea. Il monologo teatrale musicato da Mario Brunello parla delle avventure di un Maestro e dei suoi discepoli, i fatti della buona novella sono narrati questa volta da un idiota, un idiota alla Dostoevskij. Il testo è costruito utilizzando un canovaccio di suggestioni nate dalla lettura di Vangeli gnostici, apocrifi, scritti filosofici dell’ambiente greco-romano e invenzioni favolistiche. Il protagonista non ha nulla dell’eroe, nulla di tragico, non ha nemmeno un nome, è un semplice piallatore che narra il suo incontro con un Maestro. Quando arrivò la buona novella, un messaggio che parlava di liberazione, subito al racconto tramandato si sostituì la mediazione dei testi scritti, quelli resi ufficiali. Accadde così che proprio gli schiavi, i diseredati, gli ultimi, proprio quelli a cui era rivolta la parola di speranza, furono tagliati fuori dalla comprensione del messaggio cristiano. Fino a pochi secoli fa la scrittura era prerogativa di una classe ricca e privilegiata, le sacre Scritture potevano essere lette e comprese da un numero irrisorio di persone e l'interpretazione del messaggio divino è rimasta nelle mani di una minoranza facoltosa, c'è sempre stato il bisogno di un Santo dei Santi che ne consentisse l'accesso. E gli umili? I semplici? Hanno dovuto farselo raccontare, e non c'era alternativa, dovevano fidarsi, allo stesso modo in cui dovevano fidarsi delle leggi che, si diceva, erano fatte a loro difesa. Dice Balasso: "... la religione è un pretesto per affrontare un tema che oserei definire "il" tema: allo schiavo analfabeta, la buona novella della liberazione scritta su un pezzo di carta la dovrà leggere qualcun altro”. L’appuntamento è per le ore 21 come sempre a ingresso responsabile.
Natalino Balasso
Il 10 dicembre
- 10-12-2023ChatGPTich
- 10-12-2022La sostenibile leggerezza dell’essere
- 10-12-2022Se ne va il Pater familias
- 10-12-2021Testa e Croce
- 10-12-2021Violenza fuori servizio
- 10-12-2020La scomMesa
- 10-12-2020Impegno per Zonta
- 10-12-2020La meglio gioventù
- 10-12-2019Andiamo a rotoli
- 10-12-2015Cosa non c'è in cartellone
- 10-12-2014Cassola Police
- 10-12-2013Pedemontana a tutti i costi
- 10-12-2013Data di scadenza
- 10-12-2013Tarallucci al veleno
- 10-12-2012M5S, candidati sotto l'albero
- 10-12-2010Vin brulè con l'alcoltest
- 10-12-2010Perché il PD predica bene e razzola male