Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Redazione
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 12-08-2011
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Dopo il successo del tour de 'Il razzismo è una brutta storia” le cartoline dal 'piccolo paese' attratto da tentazioni xenofobe transitano ora ne 'La Fila Indiana'. In questo spettacolo Celestini ripropone e aggiorna la sua arte affabulatrice, per l'occasione in chiave antixenofoba, per raccontare la Penisola che siamo diventati.
«C’era una volta un piccolo paese…» Cominciano così tante delle favole nere di Celestini. A sentirle raccontare possono sembrare solo favole ma ripercorrerle a teatro permette di capire che non sono semplici storie, sono racconti della realtà che fanno sorridere, ma anche vergognare e soprattutto riflettere.
Nel "picoclo paese" di Celestini i partiti sono quelli dei Mafiosi e dei Corrotti, l’economia nazionale si fonda sulla grande multinazionale del chiodo dove tutti, fruttivendoli, medici e insegnanti, hanno lavorato. Nel piccolo paese c’è anche una piccola scuola dove i bambini prendono lezioni di fila indiana, perché stare in cerchio rende tutti uguali e questa è un’abitudine naturale che bisogna perdere.
Ascanio Celestini
Lo spettacolo, lucido ritratto di un paese divenuto chiuso, razzista e rancoroso, è costruito come un collage di racconti scritti in fretta dopo l’incendio di un campo nomadi o dopo il naufragio di una barca di emigranti. Una serie di storie sul tema del razzismo che indagano il mondo attuale con curiosità e acume e che consegnano al pubblico una visione della realtà che rimette al centro della propria riflessione la responsabilità individuale e collettiva.
Con un andamento narrativo capace di accordarsi agli scarti improvvisi del pensiero ed un ritmo incalzante che invita ad ascoltare sempre più attentamente, lo spettacolo è ”dedicato a chi è costretto a stare in fila indiana, ma sa guardarsi indietro ed avere il coraggio di uscire dalla fila e presentarsi con il suo nome ed il suo volto, smettendo di essere semplicemente un numero tra tanti.”
In caso di maltempo lo spettacolo verrà trasferito al Teatro Remondini. Biglietti in prevendita presso l’Ufficio Operaestate in Via Vendramini 35 Info 0424/524214 www.operaestete.it