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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
La manomissione delle parole
Gianrico Carofiglio ospite giovedì 14 aprile alla libreria Palazzo Roberti
Pubblicato il 13-04-2011
Visto 3.413 volte
Giovedì 14 aprile presso la libreria Palazzo Roberti Gianrico Carofiglio presenta il suo libro La manomissione delle parole edito da Rizzoli. L’autore parlerà dunque di un tema interessante e attuale, soprattutto in un’epoca storica in cui l’incontinenza verbale e un certo imbarbarimento linguistico sono malanni diffusi, e la de-formazione del linguaggio ha l’effetto di deviare il pensiero, le idee, e anche le azioni. E’ utile in proposito sapere ad esempio che esistono strumenti nuovi e interessanti che riguardano la comunicazione politica e l’uso della rete e delle nuove tecnologie nelle campagne elettorali www.spindoc.it/
Magistrato antimafia nel distretto di Bari e senatore della Repubblica, Carofiglio a Bassano in veste di scrittore propone un saggio in cui esamina, in un percorso letterario e civile ricco di suggestioni e di intrecci inattesi, prospettive diverse di lettura e, appunto, d’uso delle parole. Il suo è un invito esplicito a fare una manutenzione attenta del linguaggio per ripristinare la sua forza originaria. - Anche solo chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario - ricorda Carofiglio, e scrive: “Le parole come minime dosi di arsenico, dall’effetto lentamente, inesorabilmente tossico: questo è il pericolo delle lingue del potere e dell’oppressione, e soprattutto del nostro uso – e riuso – inconsapevole e passivo. Per questo è necessaria la cura, l’attenzione, la perizia da disciplinati artigiani della parola, non solo nell’esercizio attivo della lingua – quando parliamo, quando scriviamo – ma ancor più in quello passivo: quando ascoltiamo, quando leggiamo”. L’attenzione critica all’uso delle parole insegna a percepire le disincronie, le improprietà inopportune, insegna a cogliere le strumentalizzazioni utilizzate spesso ad esempio nella comunicazione mediatica. E’ il linguaggio che dà forma alla realtà, la descrive ricreandola in pensiero leggibile anche ad altri, ed è sempre una gioia per chi ama la lettura e la scrittura scoprire che esiste la parola giusta, la sfumatura che corrisponde e che aderisce perfettamente ai pensieri. L’approssimarla, o peggio il non trovarla, equivalgono al mutismo, alla sostituzione dell’emozione con il non detto, e quindi con il vuoto. Dialogherà con l’autore Cristina Bellemo. L’appuntamento è a ingresso libero.
un'analisi con tag cloud delle parole usate da Gianfranco Fini a Mirabello
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