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Il partito armato
Presentazione in Sala Chilesotti giovedì 16 dicembre del libro “Terrore rosso. Dall’autonomia al partito armato” la ricostruzione di dieci anni di storia italiana
Pubblicato il 15-12-2010
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Giovedì 16 dicembre, a partire dalle ore 17.30, in Sala Chilesotti al Museo Civico ci sarà la presentazione del libro “Terrore rosso. Dall’autonomia al partito armato” edito da Laterza, autori Pietro Calogero, oggi Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Venezia e pubblico ministero che ha avviato l'istruttoria «7aprile», Carlo Fumian, docente di Storia Contemporanea e il giornalista Michele Sartori, che ha seguito come inviato dell'Unità la cronaca di quegli anni in Veneto. Calogero e Fumian saranno presenti all’incontro, coordinerà la presentazione Sergio Frigo.
E’ un occasione per ripercorrere altre pagine degli anni ’70, un decennio che spesso è richiamato alla memoria solo da immagini psicadeliche: sostituire per qualche attimo la colonna sonora e il ricordo dei pantaloni a zampa d’elefante con gli effetti delle parole, degli spari e degli sguardi dei suoi protagonisti può servire a ritrovare le chiavi di lettura che aiutano a comprendere meglio il nostro presente.
Il libro ricostruisce pagine essenziali della lotta armata in Italia nei cosiddetti “anni di piombo”. La prima parte, la cronaca di Michele Sartori, prende il via dagli eventi del 1971 e dalle parole gridate alla conferenza di Roma di Potere Operaio: “L'unica proposta di partito è quella del partito armato”. Sartori racconta il percorso di crescita esponenziale del partito-movimento di Antonio Negri Autonomia Operaia Organizzata, la nascita dei Collettivi Politici in Veneto, ala militare del Fronte comunista combattente, i contatti con i vertici delle BR, la questione delle armi, la corsa in discesa della violenza e il passaggio agli omicidi, un crescendo che ha acceso le scintille alle notti dei fuochi a Padova del febbraio-marzo 1977, (e abbiamo tutti ancora negli occhi le immagini delle piazze infuocate di ieri, qualcuno cerca di interrogarsi sulle analogie n.d.r.). Si analizza anche il ruolo dei giornali e della comunicazione di Autonomia con le sue riviste “Controinformazione”, “Potere Operaio”, “Il Rosso”, un link per conoscere l’interessante questione sull’uso del linguaggio e dei codici di comunicazione, tema che dovette affrontare Calogero nel corso delle sue inchieste www.carmillaonline.com/archives/2010/10/003653.html.

E leggendo ritorna a galla, con l’emersione fredda dei numeri, anche il ricordo che nel triennio 1977-1979 in Veneto furono registrati 1197 atti di violenza di cui 708 solo a Padova, una escalation che ha portato con sé una lunga scia di morti. La seconda parte del libro contiene l'intervista di Silvia Giralucci, figlia di una vittima delle BR, a Pietro Calogero, che è stato uno dei protagonisti delle inchieste di quegli anni contro l’eversione di destra e di sinistra. Illustrando metodi e obiettivi delle sue indagini, nel libro il magistrato sottolinea anche il ruolo che hanno avuto le strutture deviate dello Stato come il Sid nei progetti terroristici. Carlo Fumian, nella terza parte della pubblicazione fornisce un saggio che propone una ricostruzione storica più ampia del terrorismo, apre l’ottica parlando della genesi del fenomeno nel mondo occidentale e poi ripercorre la storia del partito armato in Italia. L’appuntamento è ad ingresso libero.
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