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RedazioneRedazione
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Musica

Bassano capitale dell'Europa che balla

Incontro con gli ideatori di Trash-Dance, serata electro di grande successo delle notti bassanesi

Pubblicato il 14-01-2010
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Un'università da finire e un lavoro di grafico che non dà troppe soddisfazioni. Un migliaio di idee in testa, ma l'impossibilità di concretizzarle.
Sono passati tre anni, ma per come stanno adesso le cose sembra una vita: ora Nicola, insieme ad Una, è l'ideatore di una delle serate più cool del Veneto, Trash-Dance, e ha già collaborato con brand, artisti, festival e locali di prestigio internazionale (55DSL, New Age Club, Excuse Me, Inesco e Vinile in Veneto, Rocket, iPogo, Don’t Fuck About e Neon Disco a Milano, e il mitico EXITfest).
Proprio tre anni fa, Nicola si appassiona alla scena electro che sta esplodendo in Europa, una vera e propria rivoluzione social-culturale per cui l'idea classica di concerto viene stravolta da un party dove rock e elettronica si mescolano in una chimica radicalmente nuova.

La conoscenza di Una è il passo successivo per realizzare le idee che girano in testa: i due, che ancora oggi collaborano e stanno insieme, partono per Londra per un viaggio che sarà decisivo. Il lavoro di mr. Erol Alkan al mitico Trash di Londra, locale protagonista per un decennio delle notti londinesi, e i djset dei profeti del genere (Rory Phillips e lo stesso Alkan, per fare due nomi), sono di fondamentale ispirazione per Nicola e Una. “Trash-Dance nasce proprio in quel momento” spiega Nicola, “è un tributo a quella scena. Fin dall'inizio, l'idea era di rivoluzionare il territorio, di fare qui qualcosa che accadeva soltanto nelle metropoli”. Il primo party organizzato dai due ragazzi risale al 2 giugno 2007, con gli allora ancora smascherati Bloody Beetroots. Ma per un anno le cose non funzionano. “In un certo senso, ci sembrava che la gente non fosse abituata a quel genere di party. Mancava l'attitudine giusta: rispetto e distacco nei confronti dell'artista, capacità di recepire la novità musicale...” L'incontro con Gian Maria Girardi, in arte Martini Bros., ideatore delle serate Excuse me, arriva al momento giusto: “insieme a lui, è nato il progetto Ruby. Si trattava di serate a Treviso rivolte principalmente agli studenti, una sorta di 'martedì universitario'. Poi in realtà ci siamo trovati con un pubblico molto più vario. Con Ruby le cose hanno decisamente cominciato a girare! Gian Maria è stato determinante: ci ha dato una marea di consigli su grafica e promozione. È anche grazie a lui se siamo arrivati fino a qui”.
Il resto è storia nota. Le serate cominciano a funzionare benissimo anche qui, a Bassano. La stagione al Vinile è addirittura trionfale, e dà a Nicola e Una la visibilità e la credibilità meritate: “e per questo va ringraziata un'altra persona importantissima per noi, Paolo del Vinile. Ha creduto in noi, ci ha dato carta bianca su tutto. La collaborazione con il Vinile è ancora oggi molto gratificante”. Nel 2009, i due ragazzi hanno portato a Bassano artisti di calibro internazionale (tra gli altri, Proxy, Danger, Alex Gopher...), con un approccio promozionale radicalmente innovativo per la cultura del night nordestino: “si può dire che, in un certo senso, abbiamo portato qui un po' di quella cultura che abbiamo conosciuto in giro per l'Europa: grafica di grande impatto, le foto al pubblico, la valorizzazione in tutto e per tutto dell'artista (che viene anche invitato a rimanere un giorno in più per una visita alla città). Per fare questo ci siamo sbattuti – e ci stiamo sbattendo – tantissimo. Ma ne vale certamente la pena”. Anche perché Bassano, a loro detta, ha saputo rispondere alle serate con calore e grande partecipazione. Una spiega come “questo non accada dappertutto. Pensa che qualche artista, anche molto importante, si è convinto a venire qui da noi per le recensione ottime avute da colleghi che avevano già partecipato a Trash-Dance: per me e Nicola è una soddisfazione enorme”.
Sabato 16 gennaio è in programma una serata da non perdere con Das Glow, al Vinile. Un altro nome prestigioso della scena dance internazionale: “scegliamo gli artisti in modo da soddisfare un po' tutti i sottogeneri dell'electro. L'unico criterio è la qualità” afferma sicuro Nicola, “del resto, è facile andare a Milano perché qui non c'è niente. Il nostro obiettivo invece è che la gente di Milano venga qui”.
E se davvero Bassano per qualche sera non sembra più un paesino ai piedi del Grappa con qualche decina di migliaia di anime ma sale sull'olimpo della scena electro europea, vanno ammirati l'impegno, la volontà e le idee di Nicola e Una, di Trash-Dance.

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