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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Modalità lettura 4 - n.1
Insieme a Letture Rubate, un incontro con Alice Berti e il suo Calipso
Pubblicato il 29-09-2024
Visto 3.550 volte
Il numero odierno della nostra rubrica racconta un duplice incontro: quello con il Gruppo di Lettura “Letture Rubate”, attivo alla Biblioteca di Romano d’Ezzelino e quello con l’autrice Alice Berti e il suo Calipso, graphic novel uscito nel 2022 per Bao Publishing.
Una breve presentazione del gruppo, che nato nel 2013 riunisce una dozzina di adulti che leggono romanzi, ma anche graphic novel e racconti rivolti a giovani lettori (13-17 anni): “Rubiamo i libri dagli scaffali dei ragazzi, sottraendoli e sottraendoci a una visione predefinita, a una divisione della letteratura in categorie volute dal mercato editoriale. Una volta al mese ci ritroviamo insieme, per condividere impressioni, emozioni idee che la lettura ha suscitato”. L’appuntamento si rinnova nei locali della Biblioteca ogni secondo sabato del mese alle ore 15.
Di seguito, il resoconto della conversazione intrattenuta con Alice Berti e i suoi lettori a cura di Jasminka Grendele, che ringraziamo sentitamente.
il Gruppo di Lettura in biblioteca a Romano d'Ezzelino con al centro Alice Berti
Calipso, di Alice Berti, merita un’attenta lettura per la capacità di coniugare narrazione visiva e testuale in modo armonioso. Attraverso una storia avvincente e personaggi che interrogano la nostra umanità, offre una riflessione originale sulla condizione femminile e sulle sfide della società contemporanea. Dopo Neon Brothers (Bao, 2020), è la conferma del talento di Alice Berti e della formula del graphic novel come forma d'arte narrativa.
Alice Berti, illustratrice e fumettista bassanese, si rivela fin da subito un’ospite generosa rispondendo a domande che partono da lontano. Qual è la definizione di graphic novel? L’articolo nella lingua italiana è maschile o femminile? Senza dubbio maschile — risponde Alice (un o il romanzo grafico, in quanto “novel” in inglese è appunto il romanzo). Nell’uso orale spesso prevale l’assonanza con novella e si sceglie l’articolo femminile.
Il graphic novel indica un fumetto dai contenuti impegnati e dagli esiti, almeno nelle intenzioni, romanzeschi. Qual è la modalità di lettura che non rischi di mancare il dialogo tra parole e immagini, trascurando i dettagli dei disegni e il loro valore artistico?
Le lettrici di “Letture Rubate” hanno a volte la sensazione di leggere i graphic novel prestando più attenzione ai testi che non alle tavole. Alice Berti dichiara che la sua passione è da sempre per il segno grafico, per l’illustrazione e il fumetto: le sollecitazioni le arrivano dal cinema, dai videoclip, dai libri, dalle canzoni: “c’è sempre una colonna sonora, che ascolto durante la stesura di un’opera”. Prima dunque la storia per immagini, in seguito i testi si prendono lo spazio necessario. In Calipso le tavole non sono dettagliate, pochi gli sfondi per lo più di interni oppure le vedute della città di Roma e di una metropoli coreana; sono invece in primo piano volti e corpi per meglio evidenziare emozioni e azioni, come nei manga. I colori giocano su variazioni di tonalità calde. È lo stile di una fumettista che si occupa di ogni cosa da sola, come ci tiene a sottolineare Alice.
Si schermisce Alice Berti, quando si citano altri titoli come Persepolis, di Marjane Satrapi e Blankets, di Craig Thompson. “Quelli sono classici”, afferma, opere che hanno contribuito a fare la fortuna letteraria del genere. Calipso si colloca sulla scia del loro successo popolare, che in Italia annovera tra gli altri il nome di Zerocalcare. Con la differenza che, sottolinea Alice, lei predilige senz’altro storie che non siano esplicitamente biografiche o autobiografiche, ma d’invenzione, pur attingendo dalla sua esperienza di vita. Come in Neon Brothers, dove l’illustratrice appena ventenne racconta la storia di un gruppo di adolescenti in un mondo distopico.
O come in Calipso, che narra la strana avventura di una giovane donna, che lascia la provincia per cercare lavoro e amore nella capitale eterna, Roma. Li trova entrambi, ma rischia di perdere la sua umanità vestendo i panni di una killer d’uomini violenti verso le donne. Il suo nome in codice è Calipso. Il costo personale è altissimo e inaccettabile. Alice Berti racconta di avere voluto esplorare il disagio mentale femminile, e maschile, della sua generazione. Nella testa di Calipso c’è un rimuginare costante su temi che stanno particolarmente a cuore anche all’autrice: la noia della quotidianità, la sessualità, l’amore e l’amicizia, il bisogno di radicarsi in una relazione; ma anche il forte desiderio di andare per il mondo contando unicamente sulle proprie forze; e ancora la discriminazione e la violenza contro le donne e il bisogno di giustizia. Calipso è una ragazza senza un passato, senza traumi d’infanzia a “giustificare” le sue azioni: una antieroina che vive solo il presente in una comunicazione difficile con i suoi pari. La mission impossible per l’agente segreto Calipso è imparare a vivere una lunga storia d’amore prima di tutto verso se stessa. Ci riuscirà? Paradossalmente è l’amicizia con Lola l’unica cosa che la àncora e la proietta verso il futuro. Per noi lettrici è evidente il desiderio dell’autrice di offrire uno spessore psicologico alla protagonista e ai personaggi che le ruotano intorno. Nessuno di loro è stereotipato o appiattito sulla pagina; come Alessandro, socio e compagno di Calipso, che vive la sua asessualità con dubbi, inciampi e svolte. Si fanno protagoniste anche le due città, Roma e la metropoli coreana: fascinosamente danno e tolgono, a chi le sceglie.
Calipso è un graphic novel curato in ogni sua parte. I risguardi sono illustrati e mettono in guardia chi legge: “This is not a spy story” e “This is not a love story”. Ma tra le lettrici c’è chi l’ha letta proprio come una storia di spie, ispirata magari al film Nikita, di Luc Besson, e chi invece ha sofferto con la protagonista la sete d’amore e le relazioni di dipendenza amorosa. Anche la copertina è di particolare impatto visivo. Alice svela alle lettrici curiose che il colore giallo-arancio è stato una scelta che ha aumentato i costi di stampa. Ha il pregio di mettere in giusto risalto la figura di Calipso, fasciata da un abito bianco senza contorni, quasi una trasparenza, un invito a guardare oltre il corpo, e forse a notare che sul retro copertina la donna impugna una pistola. Si rivela un romanzo di formazione atipico, ogni titolo di capitolo ispirato a una canzone.
Alcune lettrici hanno condiviso la lettura di Calipso e Neon Brothers con figli e figlie.
Senza dubbio il primo graphic novel della Berti cattura lettori e lettrici di dodici-tredici anni affrontando temi quali la giustizia sociale, il coraggio individuale e di squadra, il più recente è rivolto invece a una fascia d’età dai diciassette anni in poi: argomenti come il poliamore e l’asessualità possono arricchire un dialogo intergenerazionale con esiti sorprendenti.
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