Pubblicità

Brassaï. L’occhio di Parigi

Pubblicità

Brassaï. L’occhio di Parigi

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Primo piano

Musica

La musica bella di Godano

All’Orvettspace di Mussolente, ospite dei soci di Uglydogs, Cristiano Godano è stato protagonista di un incontro in parole e musica e ha presentato il suo nuovo libro

Pubblicato il 18-01-2020
Visto 2.033 volte

Pubblicità

Brassaï. L’occhio di Parigi

«La vera musica è quella bella». Sembra un’affermazione bambina, ma Godano, mai avaro di parole, ha scelto queste ieri all’Orvettspace di Mussolente, ospite dei soci di Uglydogs, come cornice per raccontare il suo amore per la musica e i suoi gusti musicali.
«Il rock con la chitarra non è più un mito per i ragazzi d’oggi, le nuove generazioni non impazziscono come noi per gli strumenti ma sono affascinati dalla tecnologia», e questo non è necessariamente un male, aggiunge. Alle nuove tendenze che poi forse così nuove non sono Godano guarda con curiosità.
Trent’anni di Marlene Kuntz, mille incontri e tante esperienze diverse nel mezzo, tra queste non ultima la pubblicazione di un secondo libro dopo la raccolta di racconti uscita nel 2008, intitolato Nuotando nell'aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz, edito da La nave di Teseo.

Francesco Nicolli con Cristiano Godano (ph Giorgio Crestan per MarosticaFotografia79)

Sta inoltre per uscire, per necessità e forza di cose dopo Sanremo, precisa Godano, il suo primo lavoro da solista in cui il frontman dello storico gruppo italiano sperimenta nei suoi vari aspetti l’assunzione di un ruolo artistico autonomo nel paesaggio musicale italiano. Nella conversazione con Francesco Nicolli che ha costituito la prima parte dell’appuntamento, Godano ha parlato anche del suo rapporto con la scrittura riferita alla musica e alla letteratura, rapporto che ha sempre in passato privilegiato il prodotto a breve respiro — il racconto, il testo di una canzone. Anche per la lettura ha la stessa attitudine: legge molto ma mai a lungo nel corso della giornata — niente indigestioni di pagine da far bruciare gli occhi per Cristiano.
Parlando dei canali di diffusione della musica più attuali, che condizionano non solo tecnicamente il prodotto del lavoro di gruppi e di artisti, Godano che ne aveva scritto con rabbia in Ricovero virtuale chiede ora “gentilezza”: la gentilezza di fermarsi ad ascoltare, di dedicare attenzione, di non consumare dischi e canzoni con l’ottica del fast food — un tipo di gentilezza lontana anni luce dal “gentilissimi” a refrain tanto modaiolo che circola oggi. Venendo all’attualità e all’impegno sociale del gruppo, impegnato con altri artisti in iniziative e testimonianze di solidarietà ad esempio al modello portato avanti da Mimmo Lucano www.artistixriace.it/, o di vicinanza al movimento delle Sardine, Godano ha dichiarato che l’attualità con le sue derive e il suo portato di aggressività è davvero un incubo, che le spinte al sovranismo sono forti e fanno paura e che non ha remore a riconoscere che le Sardine li hanno emozionati. Solo un accenno e una sottolineatura alla ricerca di nuovi orizzonti espressivi della band concretizzati nello spettacolo teatrale pensato per sonorizzare le immagini del film muto “Il castello di Vogelod”, capolavoro degli anni Venti del secolo scorso diretto da Friedrich Wilhelm Murnau (con Claudio Santamaria).
La seconda parte della serata è stata dedicata alla musica. L’esordio accompagnato alla chitarra con Notte, da “Senza peso” (2003), disco nato a Berlino alla cui realizzazione hanno collaborato Rob Ellis e Head. Segue Lieve da “Catartica”, album d’esordio del gruppo che contiene anche la splendida canzone che ha dato il titolo al libro di Godano Nuotando nell’aria, con la quale chiuderà la serata. Nei bellissimi spazi dell’Orvett girano poi le note e le parole di La canzone che scrivo per te, da “Che cosa vedi?” e di Ti giro intorno, tratta di “Il vile”. Segue un omaggio a Neil Young, artista molto amato dal cantante e autore piemontese, con una fedele Needle and the Damage Done; poi risuonano parole e note della cupa Stato d’animo e di Musa, inserite in “Uno” (2007).
L’ispirazione “che fa uscire da sé” nell’arco di trent’anni di attività non è mai mancata ai testi dei Marlene Kuntz, e la domanda provocatoria ma ricorrente su quali siano stati i lavori più belli del gruppo, riferita ai primi tre dischi, cade nel vuoto. La voce affascinante di Godano nuota davvero giovane nell’aria.
Grandi applausi e qualche ululato, dal pubblico degli Uglydogs.

Più visti

1

Attualità

08-01-2025

C’è imposta per te

Visto 14.520 volte

2

Attualità

10-01-2025

Linea d’ombra

Visto 11.790 volte

3

Attualità

07-01-2025

L’uomo dei Ponti

Visto 11.613 volte

4

Politica

10-01-2025

Finco Pilato

Visto 10.490 volte

5

Attualità

10-01-2025

Il Trionfale della Pedemontana

Visto 10.289 volte

6

Attualità

09-01-2025

La Cittadella Eterna

Visto 9.413 volte

7

Politica

07-01-2025

Baila Moreno

Visto 9.410 volte

8

Industria

08-01-2025

Federico Visentin: “Un 2025 di sfide e stagnazione”

Visto 7.624 volte

9

Attualità

11-01-2025

Lessico e Nuvole

Visto 7.356 volte

10

Teatro

11-01-2025

Ricchi e famosi: carriera brillante cercasi

Visto 2.966 volte

1

Attualità

08-01-2025

C’è imposta per te

Visto 14.520 volte

2

Attualità

16-12-2024

Paolo Primo

Visto 13.453 volte

3

Attualità

10-01-2025

Linea d’ombra

Visto 11.790 volte

4

Attualità

24-12-2024

Tutto in una notte

Visto 11.745 volte

5

Attualità

07-01-2025

L’uomo dei Ponti

Visto 11.613 volte

6

Attualità

23-12-2024

Fincle Bells

Visto 11.427 volte

7

Attualità

16-12-2024

Eurovision

Visto 11.074 volte

8

Attualità

30-12-2024

Canta che ti Telepass

Visto 11.066 volte

9

Attualità

31-12-2024

Acca Ventiquattro

Visto 11.041 volte

10

Attualità

05-01-2025

Scacchi Matti

Visto 10.832 volte