Ultimora
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
30 Dec 2025 16:41
Autostrade Alto Adriatico, nessun aumento di pedaggio nel 2026
30 Dec 2025 16:13
Da gennaio a novembre 2026 torna la rassegna Musei in Musica
30 Dec 2025 16:13
Schianto a Verona, morto automobilista di 76 anni
30 Dec 2025 16:01
Travolse e uccise una famiglia con l'auto, investita è grave in ospedale
30 Dec 2025 14:14
Oltre 45mila 'botti' irregolari sequestrati a Padova
30 Dec 2025 21:04
Si siede e affronta gli agenti in moto a Teheran, il video è virale
30 Dec 2025 21:07
È morta Tatiana Schlossberg, la nipote di Jfk aveva 35 anni
30 Dec 2025 20:56
Il Senato pronto a riprendere l'esame del fine vita
30 Dec 2025 20:15
Si blocca l'Eurostar, treni in tilt in mezza Europa
30 Dec 2025 20:12
Incidente alla funivia, 100 turisti bloccati a 2800 metri
30 Dec 2025 19:45
Il governo incassa la manovra. Scontro sui salari
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
La musica bella di Godano
All’Orvettspace di Mussolente, ospite dei soci di Uglydogs, Cristiano Godano è stato protagonista di un incontro in parole e musica e ha presentato il suo nuovo libro
Pubblicato il 18-01-2020
Visto 2.261 volte
«La vera musica è quella bella». Sembra un’affermazione bambina, ma Godano, mai avaro di parole, ha scelto queste ieri all’Orvettspace di Mussolente, ospite dei soci di Uglydogs, come cornice per raccontare il suo amore per la musica e i suoi gusti musicali.
«Il rock con la chitarra non è più un mito per i ragazzi d’oggi, le nuove generazioni non impazziscono come noi per gli strumenti ma sono affascinati dalla tecnologia», e questo non è necessariamente un male, aggiunge. Alle nuove tendenze che poi forse così nuove non sono Godano guarda con curiosità.
Trent’anni di Marlene Kuntz, mille incontri e tante esperienze diverse nel mezzo, tra queste non ultima la pubblicazione di un secondo libro dopo la raccolta di racconti uscita nel 2008, intitolato Nuotando nell'aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz, edito da La nave di Teseo.
Francesco Nicolli con Cristiano Godano (ph Giorgio Crestan per MarosticaFotografia79)
Sta inoltre per uscire, per necessità e forza di cose dopo Sanremo, precisa Godano, il suo primo lavoro da solista in cui il frontman dello storico gruppo italiano sperimenta nei suoi vari aspetti l’assunzione di un ruolo artistico autonomo nel paesaggio musicale italiano. Nella conversazione con Francesco Nicolli che ha costituito la prima parte dell’appuntamento, Godano ha parlato anche del suo rapporto con la scrittura riferita alla musica e alla letteratura, rapporto che ha sempre in passato privilegiato il prodotto a breve respiro — il racconto, il testo di una canzone. Anche per la lettura ha la stessa attitudine: legge molto ma mai a lungo nel corso della giornata — niente indigestioni di pagine da far bruciare gli occhi per Cristiano.
Parlando dei canali di diffusione della musica più attuali, che condizionano non solo tecnicamente il prodotto del lavoro di gruppi e di artisti, Godano che ne aveva scritto con rabbia in Ricovero virtuale chiede ora “gentilezza”: la gentilezza di fermarsi ad ascoltare, di dedicare attenzione, di non consumare dischi e canzoni con l’ottica del fast food — un tipo di gentilezza lontana anni luce dal “gentilissimi” a refrain tanto modaiolo che circola oggi. Venendo all’attualità e all’impegno sociale del gruppo, impegnato con altri artisti in iniziative e testimonianze di solidarietà ad esempio al modello portato avanti da Mimmo Lucano www.artistixriace.it/, o di vicinanza al movimento delle Sardine, Godano ha dichiarato che l’attualità con le sue derive e il suo portato di aggressività è davvero un incubo, che le spinte al sovranismo sono forti e fanno paura e che non ha remore a riconoscere che le Sardine li hanno emozionati. Solo un accenno e una sottolineatura alla ricerca di nuovi orizzonti espressivi della band concretizzati nello spettacolo teatrale pensato per sonorizzare le immagini del film muto “Il castello di Vogelod”, capolavoro degli anni Venti del secolo scorso diretto da Friedrich Wilhelm Murnau (con Claudio Santamaria).
La seconda parte della serata è stata dedicata alla musica. L’esordio accompagnato alla chitarra con Notte, da “Senza peso” (2003), disco nato a Berlino alla cui realizzazione hanno collaborato Rob Ellis e Head. Segue Lieve da “Catartica”, album d’esordio del gruppo che contiene anche la splendida canzone che ha dato il titolo al libro di Godano Nuotando nell’aria, con la quale chiuderà la serata. Nei bellissimi spazi dell’Orvett girano poi le note e le parole di La canzone che scrivo per te, da “Che cosa vedi?” e di Ti giro intorno, tratta di “Il vile”. Segue un omaggio a Neil Young, artista molto amato dal cantante e autore piemontese, con una fedele Needle and the Damage Done; poi risuonano parole e note della cupa Stato d’animo e di Musa, inserite in “Uno” (2007).
L’ispirazione “che fa uscire da sé” nell’arco di trent’anni di attività non è mai mancata ai testi dei Marlene Kuntz, e la domanda provocatoria ma ricorrente su quali siano stati i lavori più belli del gruppo, riferita ai primi tre dischi, cade nel vuoto. La voce affascinante di Godano nuota davvero giovane nell’aria.
Grandi applausi e qualche ululato, dal pubblico degli Uglydogs.
Il 30 dicembre
- 30-12-2024Canta che ti Telepass
- 30-12-2022Campagna Infelix
- 30-12-2021Made in Germano
- 30-12-2021Game Over
- 30-12-2020L'anno che è venuto
- 30-12-2018Riflessi di fine anno
- 30-12-2018Il caso Monegate
- 30-12-2017Profezia di Fine Anno
- 30-12-2016Duemiladicias7
- 30-12-2016Der Kommissar
- 30-12-2015Schianto sulla Valsugana
- 30-12-2015Ricomincio da 3 + 4
- 30-12-2011Il Tar del Lazio blocca la Pedemontana
- 30-12-2011Tutti X Francesca
- 30-12-2010Man of the Year
- 30-12-2010“Ecco come ridurremo le liste di attesa”
- 30-12-2009Scuola, soppressa la sede staccata dell'“Einaudi” a Marostica
Più visti
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
Visto 4.105 volte



