Ultimora
2 Dec 2025 14:24
Tir travolge operai lungo A31, un morto e un ferito grave
2 Dec 2025 14:19
Fondazione Cini, oltre 80 iniziative e simposio su longevità
2 Dec 2025 14:04
Muore schiacciato dal basculante difettoso del suo garage
2 Dec 2025 13:59
Esplosione in centro estetico a Vicenza, nessun ferito
2 Dec 2025 13:33
Itabus potenzia offerta in Veneto, nuove linee internazionali
2 Dec 2025 13:17
Dado Galeotto 2026, il calendario per sfidare l'indifferenza
2 Dec 2025 14:02
Corsa di gruppo, il run club meglio di Tinder
2 Dec 2025 13:39
Crollo ai Fori Imperiali, 4 indagati, anche un ingegnere
2 Dec 2025 13:01
Tajani a Riad con mille aziende, nuova spinta all'export
2 Dec 2025 13:31
La difesa di Sempio: "Le foto davanti a casa Poggi il giorno della morte dimostrano che dice la veri
2 Dec 2025 13:15
Media, Mogherini fermata nell'ambito dell'indagine su Seae
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Modalità lettura - n.19
Non è un paese per vecchi: ma così è, se vi pare. Il celebre libro scritto da Cormac McCarthy è il protagonista di questa puntata di "Modalità lettura"
Pubblicato il 09-07-2017
Visto 2.143 volte
Calcoli folli sull'età pensionabile, sull'ammontare declinato al presente-passato-futuro delle pensioni, Api assassine e quella frase presa a prestito che circola come un disco rotto nei dibattiti e sui giornali...
No country for old man, tradotto in Non è un paese per vecchi è un libro scritto da Cormac McCarthy nel 2005, e pubblicato in Italia da Einaudi (pp. 254, 17 euro) ispirandosi al quale i fratelli Joel e Ethan Coen hanno prodotto un film vincitore di quattro Premi Oscar.
Il titolo originale del romanzo riprende il primo verso di Sailing to Bysantium (Navigando verso Bisanzio), una poesia meditativa e profonda di William Butler Yeats che parla di mutamento e della ricerca di un’età dell’oro. «I guai cominciano quando si inizia a passare sopra alla maleducazione. Quando non si sente più dire “Grazie” e “Per favore”, vuol dire che la fine è vicina». È questa la premessa dell’affacciarsi all’orizzonte di un mondo in disfacimento, dove un’irrimediabile perdita di valori porta a non riconoscere più il rispetto, la solidarietà e l’onestà e ha lasciato campo aperto alla violenza, all’avidità e alla sopraffazione.
Un noir in piena regola dunque, vestito da western, dove vincitore del duello è il male. Ambientato negli anni ’80 sul territorio al confine tra Texas e Messico, nel sud degli Stati Uniti, il libro ha come protagonisti tre uomini, ciascuno emblema a modo suo di una deriva della civiltà incombente, e in fondo, per tutti e tre inaccettabile.
La vicenda ha inizio quando Llewelyn Moss, un saldatore reduce del Vietnam, mentre è impegnato nella caccia alle antilopi del deserto, si ritrova coinvolto in un regolamento di conti fra narcotrafficanti. Tra cadaveri di pick up e di uomini crivellati, compare una valigia contenente due milioni di dollari: Moss non ha tempo per pensare, decide e si appropria della valigetta, dando così inizio a un inseguimento che avrà come conseguenza fatti di una violenza inaudita. Sulle sue tracce, si incrociano le strade di due uomini: da un lato uno che sembra personificare il “bene”, la giustizia (lo sceriffo Bell), ma che ha una macchia sulla coscienza che il tempo e una vita di buone azioni non riescono a lavare; dall'altro un assassino spietato con una sua folle filosofia di “giustizia”: Anton Chigurh. «Ogni momento della tua vita rappresenta una svolta e una scelta. A un certo punto hai compiuto una scelta. E tutto è andato di conseguenza», dice Chigurh − quando è in vena di parlare − al malcapitato di turno che ha avuto la sventura di incontrare lui e la sua arma esagerata, annientatrice.
La scelta di Moss era inevitabile per lui, in quel posto, in quel momento. La tragedia moderna, senza santi né eroi, a cui dà voce Cormac McCarthy è questa.
Il film non tradisce − sono accettabili alcune licenze di omissione − se non per il fatto che la figura dello sceriffo Bell non risulta a tutti gli effetti la vera protagonista del romanzo, scelta che invece McCarthy afferma dall’inizio alla fine, conducendo il suo personaggio stanco per mano, lui e il suo mondo, verso i deserti della sconfitta.
Il 02 dicembre
- 02-12-2024Il Castello dei Tesserini
- 02-12-2023Porgi l’altra guancia
- 02-12-2023Gettone di assistenza
- 02-12-2023Campanile Sera
- 02-12-2022Dynasty
- 02-12-2017Mura contro Mura
- 02-12-2016Marchio d'Area Volkspartei
- 02-12-2015Ma la notte No
- 02-12-2015Natale Democratico
- 02-12-2014Fluad, “morte sospetta” all'Ulss 15 di Cittadella
- 02-12-2013La Tares secondo Luca
- 02-12-2013Tutto casa e cantiere
- 02-12-2013Gli ultimi fuochi
- 02-12-2013 Energia Sostenibile: a Bassano la presentazione del PAES
- 02-12-2012Commissione VIA Centro Commerciale Unicomm: Rosà ribadisce la sua posizione
- 02-12-2011Habemus Parking (completo)
- 02-12-2011Smantellato il cantiere del Tempio Ossario
- 02-12-2011Fringuelli e fanciulli
- 02-12-2011Il muro sul fiume
- 02-12-2010Quell'ufficio inagibile dentro l'ospedale
- 02-12-2010Donazzan scatenata: “Abroghiamo il valore legale del titolo di laurea”
- 02-12-2009E Bassano lancia il Cinquecentenario di Jacopo
- 02-12-2008Rapina con pestaggio, un arresto
- 02-12-2008Un anno di squalifica per Emanuele Sella
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.170 volte



