Ultimora
20 Dec 2025 07:03
Circa 4 tonnellate di botti sequestrati dalla Guardia di Finanza
19 Dec 2025 19:01
Scontro auto-camion, morta una donna di 79 anni
19 Dec 2025 16:38
'Le farfalle della Giudecca' proiettato nel carcere di Venezia
19 Dec 2025 15:14
Caldo anomalo e poca neve sulle montagne venete in vista del Natale
19 Dec 2025 14:48
Nuovi murales per i reparti pediatrici dell'ospedale di Verona
19 Dec 2025 14:31
'Olimpichetto', a Vicenza torna mostra dopo un tour mondiale
20 Dec 2025 06:20
Pugilato: Anthony Joshua batte lo youtuber Jake Paul, KO al sesto round
20 Dec 2025 00:12
Pubblicati i file su Epstein, nei documenti oltre 1.200 vittime
20 Dec 2025 00:14
Usa lanciano attacchi aerei contro l'Isis in Siria
19 Dec 2025 22:30
Il Dipartimento di Giustizia Usa pubblica le carte di Epstein
19 Dec 2025 22:14
Supercoppa: Inter battuta 4-3 ai rigori, Bologna in finale con il Napoli
19 Dec 2025 21:53
'Raid israeliano su un rifugio a Gaza, 6 morti'
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
A dirla con Macbeth
È andato in scena ieri sera, al Teatro Remondini, il terzo appuntamento della rassegna “Il Teatro ti fotografa”. Sul palco il Macbeth, di Teatro Bresci
Pubblicato il 19-01-2017
Visto 1.956 volte
È andato in scena ieri sera, mercoledì 18 gennaio, al Teatro Remondini, il terzo appuntamento della rassegna “Il Teatro ti fotografa”. Sul palco il Macbeth, di Teatro Bresci, diretto da Fausto Cabra e Silvia Quarantini.
Cinque gli interpreti sempre in scena, per questa rivisitazione della celebre tragedia shakesperiana: Giacomo Rossetto e Anna Tringali nel ruolo dei protagonisti, Macbeth e lady Macbeth, e poi Massimiliano Mastroeni, Renzo Pagliaroto e Andrea Tonin, che si sono avvicendarti con versatilità nell’interpretazione dei numerosi coprotagonisti del dramma.
Camicia bianca, pantaloni neri, cravatta e valigetta, la divisa indossata dagli attori, a raffigurare il mondo del business dei nostri tempi che ha sostituito la corte medioevale scozzese teatro della tragedia del potere scritta da Shakespeare – le cravatte, col nome del personaggio scritto a chiare lettere, usate anche come espediente di scena per mettere in evidenza i cambi di ruolo degli attori.
Macbeth, di Teatro Bresci, al Remondini
L’allestimento contemporaneo, curato da Floda Yensid e Stefano Razzolini (tanta plastica, anche sacchetti di nailon comparsi sui volti degli attori a soffocare esistenze e parole; solo tavoli e sgabelli in scena, un po’ tavoli da obitorio un po’ palco sul palco, da cui declamare i versi alati del Bardo; luci da party e spettrali torce al led), insieme alle musiche composte da Mimosa – interessante giovane attrice e cantautrice italiana che ha già in attivo diverse produzioni e collaborazioni di successo – a tratti quasi dei jingle, e ai numerosi slogan moderni alla Yes, we can, che qui assumono un’inevitabile connotazione a tinte macabre, oltre agli inserti drammaturgici aggiunti testo originale, hanno contribuito a un innesto efficace nella contemporaneità dei temi della corsa al potere, e dei meccanismi della passione, messi in scena da Shakespeare. A questi, sono stati aggiunti, coi linguaggi della modernità, quel senso di spaesamento e di resa-offesa nei confronti della manipolazione per interessi altrui di cui siamo tutti vittime, allora come ai nostri tempi.
L’amalgama è andato a effetto in diversi momenti, anche se è prevalso un andamento a due marce della rappresentazione, che ha visto larga parte dello spettacolo dedicata all’interpretazione del testo originale: alcuni passi cruciali fatti rivivere dal “palco sopra il palco” sono stati connotati da ritmi lenti – e lo spettatore che conosce il testo costeggia, decelerando, o procedendo in anticipazione rispetto all’azione.
Come visto anche in altre produzioni fiorite nei teatri in quest’anno di celebrazioni dedicate al grande drammaturgo inglese, la promessa della “fedeltà” al testo, trattandosi dei capolavori di Shakespeare, è sempre una scommessa e un azzardo, nessuna garanzia.
Interessanti, nel lavoro di Teatro Bresci, le parti che offrono al pubblico una visione di sponda della tragedia, e gli effetti della contaminazione coi linguaggi del presente.
Applausi, dal pubblico del Remondini.
Il 20 dicembre
- 20-12-2024Il Re Leon
- 20-12-2023Benvenuti a Bassagno
- 20-12-2023Bassano del Nulla
- 20-12-2019L'Italia del futuro
- 20-12-2019Torte di Natale
- 20-12-2018Sarà uno spettacolo
- 20-12-2017La conquista dello spazio
- 20-12-2017La città accogliente
- 20-12-2016La profezia di Andrew
- 20-12-2016Il filo di Arianna
- 20-12-2015Natale a secco
- 20-12-2014Ristoratori Bassanesi, cena di Buon Natale alle case di riposo
- 20-12-2013La Regione “on the road”
- 20-12-2013Ceramica 2.0
- 20-12-2013AkzoNobel. Donazzan: “Non ci sono le ragioni per chiudere”
- 20-12-2013M5S. Attivista espulso...via email
- 20-12-2012VIA col vento
- 20-12-2012Angarano City
- 20-12-2011Ponte di Rivarotta: a Natale circolazione nei due sensi
- 20-12-2011“Mi aspetto un 2012 importantissimo”
- 20-12-2010In arrivo a Bassano 9 rilevatori di velocità
- 20-12-2010“Rivoluzione” al Museo Civico
- 20-12-2009La campagna va in città
- 20-12-2009Elezioni regionali: è Luca Zaia il candidato della Lega Nord
- 20-12-2009Neve a Bassano, i soliti disagi
Più visti
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.242 volte



