Ultimora
15 Jun 2025 12:43
Aymane morto a 16 anni, 'esempio di coraggio e umanità'
14 Jun 2025 18:31
Grande frana sulla Croda Marcora, tra San Vito e Cortina
14 Jun 2025 17:38
Il padre di Chantal, 'sono stati anni durissimi'
14 Jun 2025 17:33
Il padre di Chantal: "Sono stati anni durissimi"
14 Jun 2025 17:14
Ragazzo rischia di annegare a Jesolo, salvato dai bagnini
14 Jun 2025 16:11
A Caracalla la prima di Allevi di MM22
15 Jun 2025 17:08
Sanita', Zerocalcare e Parisi: "Presidi territoriali fondamentali"
15 Jun 2025 17:09
A 16 anni si tuffa e salva due bagnanti, poi annega
15 Jun 2025 17:00
Dal Milan al trionfo di Berlino, ecco Ringhio Gattuso
15 Jun 2025 17:03
Raid israeliani su Teheran. Allarme rientrato in Israele. Trump apre a 'Putin mediatore'
15 Jun 2025 16:32
Mondiale per club: in campo alle 18 Bayern-Aukland City LIVE
15 Jun 2025 16:24
Catherine Hardwicke presidente dell'Ischia Global Festival
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
A dirla con Macbeth
È andato in scena ieri sera, al Teatro Remondini, il terzo appuntamento della rassegna “Il Teatro ti fotografa”. Sul palco il Macbeth, di Teatro Bresci
Pubblicato il 19-01-2017
Visto 1.838 volte
È andato in scena ieri sera, mercoledì 18 gennaio, al Teatro Remondini, il terzo appuntamento della rassegna “Il Teatro ti fotografa”. Sul palco il Macbeth, di Teatro Bresci, diretto da Fausto Cabra e Silvia Quarantini.
Cinque gli interpreti sempre in scena, per questa rivisitazione della celebre tragedia shakesperiana: Giacomo Rossetto e Anna Tringali nel ruolo dei protagonisti, Macbeth e lady Macbeth, e poi Massimiliano Mastroeni, Renzo Pagliaroto e Andrea Tonin, che si sono avvicendarti con versatilità nell’interpretazione dei numerosi coprotagonisti del dramma.
Camicia bianca, pantaloni neri, cravatta e valigetta, la divisa indossata dagli attori, a raffigurare il mondo del business dei nostri tempi che ha sostituito la corte medioevale scozzese teatro della tragedia del potere scritta da Shakespeare – le cravatte, col nome del personaggio scritto a chiare lettere, usate anche come espediente di scena per mettere in evidenza i cambi di ruolo degli attori.

Macbeth, di Teatro Bresci, al Remondini
L’allestimento contemporaneo, curato da Floda Yensid e Stefano Razzolini (tanta plastica, anche sacchetti di nailon comparsi sui volti degli attori a soffocare esistenze e parole; solo tavoli e sgabelli in scena, un po’ tavoli da obitorio un po’ palco sul palco, da cui declamare i versi alati del Bardo; luci da party e spettrali torce al led), insieme alle musiche composte da Mimosa – interessante giovane attrice e cantautrice italiana che ha già in attivo diverse produzioni e collaborazioni di successo – a tratti quasi dei jingle, e ai numerosi slogan moderni alla Yes, we can, che qui assumono un’inevitabile connotazione a tinte macabre, oltre agli inserti drammaturgici aggiunti testo originale, hanno contribuito a un innesto efficace nella contemporaneità dei temi della corsa al potere, e dei meccanismi della passione, messi in scena da Shakespeare. A questi, sono stati aggiunti, coi linguaggi della modernità, quel senso di spaesamento e di resa-offesa nei confronti della manipolazione per interessi altrui di cui siamo tutti vittime, allora come ai nostri tempi.
L’amalgama è andato a effetto in diversi momenti, anche se è prevalso un andamento a due marce della rappresentazione, che ha visto larga parte dello spettacolo dedicata all’interpretazione del testo originale: alcuni passi cruciali fatti rivivere dal “palco sopra il palco” sono stati connotati da ritmi lenti – e lo spettatore che conosce il testo costeggia, decelerando, o procedendo in anticipazione rispetto all’azione.
Come visto anche in altre produzioni fiorite nei teatri in quest’anno di celebrazioni dedicate al grande drammaturgo inglese, la promessa della “fedeltà” al testo, trattandosi dei capolavori di Shakespeare, è sempre una scommessa e un azzardo, nessuna garanzia.
Interessanti, nel lavoro di Teatro Bresci, le parti che offrono al pubblico una visione di sponda della tragedia, e gli effetti della contaminazione coi linguaggi del presente.
Applausi, dal pubblico del Remondini.
Il 15 giugno
- 15-06-2024Demagonia
- 15-06-2023Campi di battaglia
- 15-06-2022Manu in alto
- 15-06-2022Un Astra fa
- 15-06-2022Notte di fuoco
- 15-06-2021Territori nell’ombra
- 15-06-2021Teatro Astra, cede il tetto
- 15-06-2020Cambio di direzione
- 15-06-2019Rapulzel
- 15-06-2019Minority Report
- 15-06-2018SOAp Opera
- 15-06-2018La questione in ballo
- 15-06-2018L'Imprevisto
- 15-06-2018E luce fu
- 15-06-2018Il messaggio dell'ex
- 15-06-2017Il Caffè shakerato
- 15-06-2017Patto Cinico
- 15-06-2017Pericolo di estinzione
- 15-06-2017Maria che risposta
- 15-06-2015Piazza degli Eroi
- 15-06-2013“Ma sio fora la sacralità non si trafora”
- 15-06-2013Non ci siamo proprio
- 15-06-2013No Slot
- 15-06-2012In giro per Bassano…un trattore senza targa
- 15-06-2011Bye-bye, gelso bianco
- 15-06-2011La piccola Ester uccisa da un meningococco
- 15-06-2010Giunta: “Generazione Italia per riavvicinare la gente alla politica”