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Redazione
Bassanonet.it
Tardogotico 2.0
Ultimo incontro di “Ekfrasis - storie dell’arte” per Operaestate Festival. Luca Scarlini racconta alla Pieve di San Martino a Campese domenica 16 agosto alle 17.30 il meraviglioso affresco di Pisanello “San Giorgio e la Principessa”
Pubblicato il 13-08-2015
Visto 2.547 volte
Ancora protagonista la bella storia dell’arte domenica 16 agosto alle 17.30 in Località Campese a Bassano del Grappa presso la Pieve di San Martino.
Luca Scarlini, accompagnato dalla soprano Paola Crema, presenterà “San Giorgio e la Principessa di Pisanello”, spettacolo promosso dal Comune di Bassano del Grappa e inserito nel ricco cartellone di Operaestate Festival Veneto, il festival promosso dal Comune di Bassano con la regione del Veneto e la rete delle aziende inserite negli Amici del Festival.
La meraviglia del tardogotico, immagine mirabile di bellezza e orrore, è il capolavoro di Pisanello (1395 - 1455 ca), purtroppo attaccato nel corso dei secoli dall’incuria e dalle intemperie. E’ la sola opera superstite dell’assai più vasto impianto pittorico che decorava la cappella Pellegrini nella Chiesa di Sant’Anastasia di Verona.

Luca Scarlini, ancora protagonista ad Operaestate
Pisanello è l’ultimo protagonista della stagione del gotico internazionale, arte di straordinario lusso, fatta di prodigi dorati e di raffigurazioni spigolose di corpi al limite dell’astrazione, di sorprendente modernità.
Gli affreschi di Sant’Anastasia raffigurano il mito di San Giorgio con il drago, riempiendo la rappresentazione di figure curiose o tragiche: gli impiccati sullo sfondo, l’uomo che ha le fattezze di un mercenario turco. Nella parte più danneggiata dell’affresco, a sinistra, rimane la vivissima immagine di una salamandra, che si contorce tra gli avanzi del pasto consumato dal drago.
I committenti di questa opera erano stati i potenti Pellegrini di Verona e rimangono irrisolti i molti enigmi della rappresentazione, che hanno fatto pensare agli eventi storici del Concilio di Basilea, come anche a numerose coincidenze storiche nel momento in cui la città si avviava ad entrare nell’orbita della Serenissima.
Pisanello, medaglista squisito e abilissimo, frequentava da vicino i centri del potere, offrendo la propria arte straordinaria ai signori del tempo, ma la fantasia della sua visione ha sedotto nel tempo moltissimi e diversi altri artisti. Tanto i Surrealisti (per questo affresco aveva una passione Leonor Fini), quanto Franco Zeffirelli che ai raffinatissimi abiti di questa pittura ha fatto riferimento per i costumi del suo celebre “Romeo e Giulietta”.
Ad accompagnare la narrazione di Scarlini, per farci entrare ancora di più nelle atmosfere del tempo, come ad ascoltare gli stessi suoni che sentiva Pisanello mentre dipingeva, i brani eseguiti dalla soprano Paola Crema, tutti di tradizione quattrocentesca: di Luzzasco Luzzaschi i tre brani “Aura soave”, “O primavera” e “Ch’io non t’ami cor mio”; di Alessandro Striggio “Fuggi, speme mia, fuggi”, di Marenzio “Amor poi che non pòi” e infine di Vincenzo Galilei “Qual miracolo amore”.
Un pomeriggio tra le bellezza dell’arte e della natura, per un viaggio nel passato impossibile da dimenticare.
Ingresso: 5€ Info e prenotazioni: Biglietteria Operaestate 0424524214
Tutto il programma del Festival su www.operaestate.it
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